C’è davvero poco o nulla di cui lamentarsi da questo punto di vista, ed è un peccato che il Wii non possa andare oltre alla risoluzione di 480p per aggiungere ulteriore pulizia e nitidezza all’immagine. Anche le ambientazioni, oltre 30 in tutto, hanno goduto però di una grande attenzione, ed è a dir poco esaltante osservare l’elevata interattività che permette di distruggere gran parte di ciò che è presente su schermo. Per esempio nello stage nel deserto, abbiamo con grande gusto riempito di colpi Vegeta, per poi scagliarlo contro una parate rocciosa salvo vederla sgretolarsi all’impatto. Non esageriamo affermando che la distanza dal cartone animato è quasi inesistente, a maggior ragione visto il taglio delle inquadrature utilizzato, estremamente cinematografiche e spettacolari. Ed è proprio quest’ultima caratteristica, la spettacolarità appunto, che i game designers hanno evidentemente messo in primo piano anche per quanto riguarda il sistema di controllo. Anzitutto è stato semplificata la gestione delle combo, che ora si possono realizzare con la semplice pressione ripetuta del tasto A; una caratteristica, questa, che pur togliendo profondità all’esperienza complessiva, permette a chiunque (e quindi anche al target giovanile a cui è rivolto il gioco) di dar vita a combattimenti estremamente coreografici e quindi vicinissimi allo spirito del manga. Per la versione Wii è stato compiuto inoltre un ulteriore passo avanti, dal momento che è stata perfezionata la possibilità di eseguire le mosse speciali eseguendo i movimenti con wiimote e nunchuck, grazie alla presenza di icone a fondoschermo che suggeriscono i movimenti da fare (ovviamente analoghi a quelli che poi verranno eseguiti dal personaggio). E vi assicuriamo che è davvero divertente portare il controller al fianco e poi in avanti per eseguire una kamehameha, per esempio. Un grosso punto a favore quindi per l’edizione per la console Nintendo, che porta con sè in esclusiva anche una quantomai promettente modalità di gioco online. Da parte sua l’edizione Sony consente invece, tramite il Disc Fusion System, di accedere a contenuti extra inserendo i dischi dei primi due episodi. In definitiva quindi, Budokai Tenkaichi 3 ci è proprio piaciuto, e siamo certi che i fan della serie saranno della nostra stessa opinione a Novembre, quando il gioco sarà in tutti i negozi.
Sullo showfloor del Barker Hangar di Los Angeles abbiamo molto volentieri messo le nostre mani su Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 per Wii (è prevista anche una versione Ps2), terzo episodio della serie di Atari che è stata di fatto in grado di sdoganare i picchiaduro tratti dai manga, prima di essa ritenuti per la maggior parte prodotti mediocri dedicati solo ai fan. E così, episodio dopo episodio, il publisher statunitense ha dato vita ad un franchise che, pur avendo sempre raccolto un incredibile successo di vendite, ha continuato a migliorarsi ed evolversi. Budokai Tenkaichi 3 si presenta con una lista incredibile di oltre 150 personaggi giocabili, aumentando quindi ulteriormente i 120 presenti nel secondo capitolo. Praticamente chiunque sia stato rappresentato nel fumetto, dai protagonisti assoluti fino ai comprimari più marginali, è stato preso da Atari e inserito in questo gioco. La componente grafica è decisamente valida, grazie ad un utilizzo molto evoluto ed intelligente del cel-shading, in grado di restituire modelli poligonali dalla grande ricchezza di dettaglio e perfette riproduzioni degli originali.