Dopo circa 30 anni di collaborazione EA Sports e FIFA, la federazione internazionale che controlla e gestisce il calcio a livello mondiale, hanno deciso di separarsi e prendere due strade distinte. Il colosso nordamericano continuerà a produrre videogiochi di calcio, questa volta sotto il marchio EA Sports FC, mentre l'associazione di Gianni Infantino ha detto che si è già accordata con altri sviluppatori per creare "il miglior gioco calcistico sul mercato", ma questo sarà pronto solo a partire dal prossimo anno.
In attesa di sapere come, ma soprattutto cosa sarà il prossimo videogioco ufficiale siamo volati a Londra per parlare con David Jackson, VP of brand di EA SPORTS dell'evoluzione di "FIFA": EA Sports FC.
Primo passo
È strano essere invitati a parlare di un gioco che sarà presentato il prossimo luglio, ma EA Sports ha voluto approfittare dell'inaugurazione di un nuovo campo da calcio presso la Turnham Academy per cominciare a introdurre un videogioco che, come prima novità, viene definito una piattaforma e non semplicemente un nuovo capitolo. "Siamo qui per parlare della nostra visione, ma anche dei nostri valori", ha detto Jackson. "Uno di questi è la necessità di diffondere il calcio, non importa che sia virtuale o reale. Crediamo che EA Sports FC possa avere un impatto positivo per tutti coloro che vogliono impegnarsi in uno sport".
"Lo possiamo fare investendo in strutture locali nelle quali giocare a calcio, come nel creare una piattaforma globale", ha continuato il VP di EA Sports, aggiungendo durante l'inaugurazione del campo Rocky e Wrighty (dedicato a Ian Wright e David Rocastle) che EA "ha fatto abbastanza bene nel calcio virtuale, adesso vuole farlo in quello reale".
Si tratta del primo passo sulla strada dell'annuncio ufficiale di EA Sport FC, che sarà fatto il prossimo luglio, ma che serve per cominciare a diffondere il marchio, così che gli appassionati di calcio sappiano che quest'anno il nuovo FIFA si chiamerà in maniera differente. "Questo è solo il primo passo, abbiamo fatto l'annuncio, vi abbiamo invitato per il lancio di questo campo, che sarà incluso anche nel nuovo gioco, e abbiamo cominciato a introdurre il marchio all'interno degli spazi precedentemente occupati da FIFA, poi a luglio arriveranno i passi 2 e 3 e le cose saranno più chiare", ha concluso David Jackson.
Le iniziative, ci ha confermato il VP of brand di EA SPORTS, saranno sia globali che locali, come è possibile vedere dai loghi EA Sports FC presenti da qualche giorno sulle dirette delle partite di Serie A, ma per il momento c'è una stagione da finire. I dettagli, però, restano ancora celati. C'è da dire che il calcio è seguito in maniera differente in ogni nazione ed EA prova sempre a contestualizzare le attività al paese di riferimento. "In Italia abbiamo un ottimo rapporto con la Serie A e con la Juventus, che è il team più seguito del paese, sicuramente ci saranno delle collaborazioni. Vogliamo sempre fare qualcosa che parli chiaramente coi fan del calcio di ogni nazione. Abbiamo un messaggio globale, ma anche delle forti partnership locali che ci aiuteranno a 'tradurre' il messaggio che vogliamo veicolare".
"Non è il momento giusto per fare annunci, è il momento più caldo della stagione sia nel calcio virtuale che in quello reale. Non possiamo ancora concentrarci al 100% sul nuovo gioco, ci sono tanti aggiornamenti in cantiere per FIFA 23", ha detto Jackson. "Quando la stagione terminerà, ecco che potremo dire senza remore tutto quello che stiamo facendo. Dovremo però essere sicuri che non ci sia confusione, che i nostri giocatori sappiano di questo cambiamento."
E a luglio EA sarà molto specifica anche sulle nuove licenze. Non sappiamo se ci sarà il debutto della richiestissima Lega Pro, ma l'autenticità è sempre stato il cuore di FIFA e lo sarà anche per EA Sports FC. "Anche se il mercato delle licenze è molto complesso", dice ridendo David Jackson, "quello italiano particolarmente, ma l'Italia è estremamente importante per noi."
I motivi della separazione
La cosa che tutti si sono chiesti quando EA e FIFA hanno annunciato la separazione è stata, ovviamente, cosa è successo? I due colossi, infatti, collaborano da quasi 30 anni e, fino ad oggi, non c' è mai stato un gioco di calcio di EA senza la licenza FIFA. "Abbiamo goduto di questi 30 anni di questa fantastica collaborazione con la FIFA", ha confermato David Jackson. "ma quello che abbiamo compreso dai nostri giocatori è che le loro aspettative in questi anni sono cambiate. E visto che il nostro desiderio è quello di soddisfare queste esigenze, abbiamo pensato che il gestire un nostro brand sia un modo per rispondere a queste necessità più velocemente. Per questo abbiamo deciso di abbandonare il brand FIFA e di investire tutte le energie in quello di EA Sports FC. Vedendo le reazioni che hanno avuto i nostri giocatori e i nostri partner come la Premier League, la Serie A, il Real Madrid o il Liverpool, crediamo di aver fatto la cosa giusta."
Questo cambio, quindi, non sarà solo superficiale, dato che consentirà a EA di poter prendere decisioni più velocemente. D'altra parte quando si è in due bisogna sempre bilanciare le necessità di entrambe le parti. "Adesso non ci sono limiti nel provare a soddisfare le necessità dei nostri giocatori e dei partner," ha detto il VP of brand di EA SPORTS.
Esport?
"L'esport deve necessariamente evolvere sotto il brand di EA Sports FC" è la lapidaria risposta di David Jackson imbeccato sul lato competitivo di FIFA. Non solo perché molti dei tornei che abbiamo adesso hanno "FIFA" nel nome, ma soprattutto perché abbiamo ascoltato i nostri partner e i nostri giocatori professionisti e abbiamo chiaro quello che loro vogliono che ci sia nel nostro gioco del futuro e nella piattaforma che creeremo. Quindi sono sicuro che l'esport evolverà non solo sotto il profilo del gioco, ma anche per tutti quei partner che credono molto nel lato competitivo del titolo."
È ancora presto per parlare di EA Sports FC, del gioco si sa pressoché nulla. L'impressione, però, è che in questo modo EA sia più libera di gestire la propria creatura, nel bene o nel male. Oltre ad avere sicuramente molti più fondi da investire per nuove licenze e collaborazioni, una cosa che farà sicuramente piacere a molti.
CERTEZZE
- Il cambio di nome dovrebbe portare maggiore libertà creativa
- Connessione col territorio più forte
- Più risorse da investire
DUBBI
- Niente gioco fino a luglio