Il 2024 sarà un anno memorabile per gli amanti dei giochi di ruolo nipponici: i nomi celebri li conosciamo, e dominano il marketing da settimane, ma i veri appassionati sanno che i prossimi mesi vedranno tornare un marchio che è un mito e che chiedevano a gran voce. Tuttavia, mentre la compilation con i due Suikoden rimasterizzati sembra essere svanita nel nulla, il progetto sviluppato da Rabbit and Bear Studios dopo una sfolgorante campagna di crowfunding è ormai arrivato al capolinea. Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, che uscirà il prossimo 23 aprile, è un vero e proprio successore spirituale della serie Konami: al timone, infatti, troviamo proprio Yoshitaka Murayama, il director di Suikoden e Suikoden 2 che lasciò la compagnia poco prima che arrivasse nei negozi anche Suikoden III.
Oramai si sa, i curricula valgono fino a un certo punto, specie se si parla di crowdfunding, ma l'ultimo trailer pubblicato nei giorni scorsi ha fondamentalmente rinnovato il nostro ottimismo. Quello che sappiamo su Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes conferma che ogni fan di Suikoden - e quindi dei JRPG degni di questo nome - farebbe bene a tenerlo d'occhio.
Non chiamatelo Suikoden?
Il DNA di Eiyuden Chronicle ci ha fatto tenerezza fin dai primissimi annunci: Murayama doveva avere proprio una voglia matta di tornare su quella formula e, considerando la brutta fine che ha fatto Suikoden come tante altre proprietà intellettuali nelle grinfie di Konami, si intuisce anche una punta di rivalsa già nell'illustrazione di copertina che richiama in maniera inequivocabile quelle dei primi Suikoden. Anche la storia promette di fare il verso alle opere che hanno ascritto Murayama al firmamento dei GDR giapponesi: il fatto che ci siano tre protagonisti principali non può che riferirsi a Suikoden III, anche se non sappiamo ancora se potremo sceglierne uno all'inizio dell'avventura e cominciarla dalla sua prospettiva come succedeva nel titolo Konami del 2002.
Sappiamo, però, che i protagonisti in questione saranno Nowa, un scapestrato membro della cosiddetta Guardia, e Seign Kesling, un ufficiale dell'Impero di Galdean: quest'ultimo sta rastrellando il continente in cerca di una tecnologia che amplifichi il potere delle cosiddette lenti runiche, e nel corso di una queste incursioni Seign e Nowa faranno amicizia e incroceranno il cammino di Marisa, la guardiana dei Runebarrows che li costringerà a mettere in discussione i loro ideali e il futuro che avevano immaginato.
È chiaro che Murayama intende imbastire una narrativa grandiosa, fatta di amicizia, guerre, cospirazioni e potenze ultraterrene: praticamente Suikoden, sì, con la speranza che l'avventura di Nowa, Seign e Marisa raggiunga le vette altissime di Suikoden II. Sarà una sfida durissima; non conosciamo ancora i nemici che i protagonisti dovranno affrontare, ma è difficile credere che Murayama non abbia schierato una iterazione riveduta e corretta del suo indimenticabile Luca Blight. A giudicare dal character design - lo firma ancora Junko Kawano, insieme a Junichi Murakami - sembra proprio che Eiyuden Chronicle voglia rievocare il ricordo di Suikoden sotto ogni aspetto: i personaggi mostrati a più riprese nel corso del trailer sembrano uscire dai giochi targati Konami, a cominciare dalla giovane Lian che è praticamente una copia carbone di Nanami.
Come suggerisce il sottotitolo, infatti, Eiyuden Chronicle prende in prestito anche la dinamica più importante di Suikoden, e cioè la possibilità di reclutare un centinaio di personaggi che si uniranno alla causa di Nowa e soci, combattendo sul campo insieme a loro oppure semplicemente prendendo posto al quartier generale che si espanderà di conseguenza, sbloccando servizi e funzionalità aggiuntive. La parziale carrellata del trailer promette una grandissima varietà di specie, tecniche di combattimento, abilità e caratteri: alcuni, peraltro, li abbiamo già conosciuti nello spin-off/prequel Eiyuden Chronicle Rising.
Sul comparto tecnico è inutile stare a discutere: Rabbit and Bear Studios ha scelto una combinazione di pixelart e sfondi 3D che rievoca il passato glorioso dei JRPG anni '90 con una punta di modernità. I trailer precedenti ci avevano preoccupato in merito alle animazioni, che sembravano grezze e incomplete, ma il nuovo montaggio toglie ogni dubbio: a essere precisi, è evidente che gli sprite, pur essendo particolareggiati e di dimensioni generose, non saranno animati alla perfezione durante l'esplorazione, mentre in combattimento pare che gli artisti si siano davvero spremuti, impreziosendo le animazioni molto più fluide e dettagliate con particellari e altri effetti 3D.
La stessa cura sembrerebbe essere stata riposta nella realizzazione dei nemici, anche se alcuni non saranno in 2D ma completamente poligonali. In ogni caso, Eiyuden Chronicle è tornato a mostrarsi in forma smagliante, e il trailer, accompagnato dalle bellissime musiche di Motoi Sakuraba, promette un GDR a cavallo tra passato e presente. E il futuro?
Battaglie e minigiochi
Anche il sistema di combattimento sembrerebbe restare fedele ai primi Suikoden, con un massimo di sei personaggi che possono essere schierati in battaglia su due file. Il giocatore decide le azioni di ogni singolo personaggio all'inizio del turno, che poi si svolge rispettando un ordine prestabilito sulla base dei valori di velocità individuali: ogni personaggio può attaccare normalmente, usare oggetti consumabili o ricorrere a magie e abilità speciali che si pagano con i canonici MP. Se nelle formazioni sono inclusi alcuni personaggi che hanno stabilito particolari legami attraverso la narrativa principale o le missioni secondarie, si può ricorrere alle Combo Eroi che sono sostanzialmente gli Unison Attack dei Suikoden: spettacolari scenette in cui due o più personaggi usano i loro poteri speciali di concerto per infliggere danni più ingenti del normale.
Il trailer ha però svelato una caratteristica inedita del sistema di combattimento: alcuni campi di battaglia - specialmente o soltanto quando si affrontano i boss più massicci - hanno una conformazione particolare e interattiva, perciò dovremo spostare i personaggi dietro i potenziali ripari per difenderli dai super attacchi dei boss, probabilmente nel corso del turno che precede l'animazione nemica.
Oltre ai combattimenti tradizionali, Hundred Heroes ripropone quelli campali dei vari Suikoden, anche se non siamo riusciti a capire a fondo le dinamiche di gameplay: sono scontri strategici in cui bisogna assegnare i personaggi alle varie unità, divise in cavalleria, arcieri, fanteria, stregoni e così via. I meccanismi specifici ci sono ancora ignoti, così come non conosciamo ancora le dinamiche dei duelli uno contro uno, troppo epici per lasciarli ai Suikoden: i trailer sembrerebbero suggerire che le decisioni prese durante lo scontro possano cambiare lo scenario, conferendo al duello una spettacolare natura cinematica.
Dulcis in fundo, il quartier generale. Sapevamo di questa funzionalità fin dal crowdfunding, tuttavia il trailer ha svelato una gran varietà di servizi e, soprattutto, minigiochi: questi ultimi includono le sfide culinarie alla Food Wars, le corse di strani animali simili a polli, una specie di card game in stile Magic, l'immancabile pesca e persino un minigioco che fa il verso alle trottole di Beyblade. Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, insomma, sembrerebbe essere a tutti gli effetti il Suikoden 6 che volevamo da una vita, ma la sua natura fortemente derivativa un po' ci preoccupa. Insomma, non rischierà di sembrare tutto già visto?
Il nuovo trailer di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes sembra riconfermare la bontà del nuovo JRPG confezionato da Yoshitaka Murayama e i suoi fedelissimi, ma dobbiamo ammettere che le somiglianze con Suikoden ci hanno abbastanza distratto. Il titolo Rabbit and Bear Studios sembra fantastico e un po' invidiamo quei giocatori che non hanno amato Suikoden 2, per i quali sarà tutto nuovo e bellissimo. Ripensandoci no, non li invidiamo per niente: meglio aver amato Suikoden 2 e averlo perduto che non averlo amato affatto. E se Eiyuden Chronicle sarà grandioso la metà, ne vedremo delle belle.
CERTEZZE
- Sembra proprio il Suikoden che volevamo da anni
- Hanno migliorato sensibilmente le animazioni 2D
- Il gameplay promette un'enorme varietà di contenuti
DUBBI
- Per i fan di Suikoden potrebbe essere un po' troppo derivativo
- Le aspettative sono così alte che rischiamo di restare delusi