Stanchi di sentir parlare solo di Elden Ring: Shadow of the Erdtree? Beh oggi non è il vostro giorno fortunato, dato che l'acclamata espansione del soulslike open world di FromSoftware è ancora caldissima. Se non altro, però, molta gente è già arrivata alla conclusione del DLC, quindi ci è parso un buon momento per parlare dei suoi boss, dato che il loro numero è tutt'altro che sottovalutabile e molte di queste battaglie sono persino migliori di quelle che si trovano nel gioco base.
Certo, non tutti gli scontri di questa espansione sono perfetti, in tutti i souls d'altronde ci sono boss più e meno riusciti... abbiamo pertanto pensato di buttar giù una comoda classifica dei cinque migliori, cercando di spiegare perché li abbiamo scelti in quest'ordine. Ovviamente, sono tutti boss principali, visto che, nonostante non manchino i boss secondari validi, nessuno si avvicina realmente alla qualità di quelli più importanti e curati.
Ah, ovviamente in una classifica simile non potranno mancare alcuni grossi spoiler sui boss, ma abbiamo comunque evitato di svelare lo scontro finale. Molti non lo hanno ancora raggiunto e crediamo sia il caso di rimanere vaghi ancora per un po'. Cominciamo!
5 – Rellana, cavaliera della luna gemella
Quello che per molti sarà il secondo legacy dungeon di Shadow of the Erdtree nasconde anche uno dei suoi boss migliori. Quello con Rellana è uno scontro piuttosto semplice: è una guerriera che attacca con due spade e discreta frequenza, esteticamente non dissimile da altri cavalieri cariani incontrati (anche se la sua armatura è probabilmente quella esteticamente più bella di tutto il gioco per un personaggio femminile).
Una volta raggiunta la seconda fase, però, le cose si fanno davvero stuzzicanti: Rellana carica le spade con due diversi elementi, e usa a tempi alterni potenti attacchi infuocati ad area e proiettili magici in rapida successione. Ricorda, per certi versi, una sorta di evoluzione del Pontefice Sulyvhan di Dark Souls 3.
Una volta scatenati i suoi poteri, la potenza e velocità di Rellana diventano tali da raddoppiare il ritmo del combattimento, eppure tutto ciò che la cavaliera fa è contrastabile e degnamente bilanciato, senza contare che è persino possibile fermarla a forza di parry senza troppi problemi se si ha un buon tempismo. Un boss ben calcolato e perfettamente in grado di far capire subito a chiunque quale sarà la difficoltà del DLC, che non si guadagna una posizione più alta solo perché artisticamente e narrativamente non raggiunge gli altri scontri in lista.
4 – Midra, signore della fiamma della frenesia
Midra è un boss che meriterebbe la top cinque già solo per la sua introduzione. Nonostante sia piuttosto vuota, l'area che precede la sua battaglia è tra le più suggestive di tutto Elden Ring, e l'esplorazione del piccolo Legacy Dungeon che gli fa da casa non fa che rendere il suo incontro ancor più inquietante.
La sua è una battaglia incredibilmente scenica (e ben nascosta), che se affrontata onestamente risulta anche tra le più divertenti, dato che i suoi attacchi sono sì ingannevoli ed eccessivi, ma hanno in realtà tempistiche e aree piuttosto precise, ed è possibile attaccarlo in sicurezza comprendendoli a dovere. Non sale oltre solo perché non ha reali climax durante il combattimento, plausibilmente perché il picco di questo boss risiede proprio nel modo in cui viene presentato.
3 – Il boss finale
Ora, eviteremo di spoilerarvi il boss finale, ma, per chi già lo conosce, sappiamo benissimo che è già tra i più divisivi e discussi nei souls. Per quanto ci riguarda, però, la scelta è eccelsa sia dal punto di vista scenico che da quello narrativo, e la battaglia è molto meglio strutturata di quanto possa sembrare ad un primo sguardo.
Il nucleo della discussione internettiana si è soffermato per lo più sulla difficoltà della seconda fase di questo boss, effettivamente alquanto brutale, eppure noi crediamo che sia stata congegnata con criterio, perché l'inserimento di uno scontro così cattivo alla fine di questo DLC non è minimamente casuale. Tutta la questline principale di Shadow of the Erdtree è infatti pensata (se portata a termine nel miglior modo possibile) proprio per dare al giocatore delle facilitazioni contro questo boss, permettendo di combatterlo con ben due aiutanti guidati dall'intelligenza artificiale. Inoltre, la sua difficoltà può venir arginata ulteriormente esplorando a dovere, dato che in alcune zone del tutto facoltative si trovano oggetti chiaramente pensati per eliminare uno dei suoi attacchi più potenti e limitare i danni sacri che infligge.
Per chiunque invece voglia una sfida, questo boss è persino più terrificante di Malenia: la sua seconda fase ha alcuni attacchi che possono venir schivati solo con movimenti scarsamente intuitivi (in modo simile alla Waterfowl Dance) e, se lo si affronta senza benedizioni, basta davvero pochissimo perché vi cancelli dall'esistenza. Un vero muro di difficoltà, pensato per mettere alla prova anche i veterani più ferrati. Questo dovrebbe renderlo il boss migliore del gioco, eppure... anche noi pensiamo effettivamente che la seconda fase sia un pochino esagerata rispetto agli altri boss dell'espansione, tanto da esser stata in grado di bloccare per ore alcuni dei giocatori più rinomati al mondo. Forse la si poteva rendere più umana, mantenendo comunque alta la barriera; resta ad ogni modo una battaglia di qualità altissima e merita secondo noi la top tre.
2 – Bayle il terribile
"Curse youuuu Bayle!". Questo scontro è, per quanto ci riguarda, sia quello più spettacolare dell'intero DLC, sia quello correlato al personaggio più memorabile. Che lo si affronti da solo o in compagnia dello sventurato Igon, Bayle offre una battaglia esteticamente inarrivabile, un'epica storia di vendetta con al centro uno dei draghi più impressionanti e unici mai visti in un gioco di ruolo action.
Vero, ha qualche problema di telecamera, come spesso accade quando si affrontano boss enormi nei giochi FromSoftware, ma non è una battaglia disonesta: Bayle dispone di attacchi elettrici capaci di riempire lo schermo, così eccessivi, in realtà, da risultare piuttosto leggibili. È, in parole povere, un boss bilanciato, dato che i suoi pattern sono prevedibili e il numero mostruoso di punti vita che si ritrova può venir macinato sfruttandone le debolezze (tra cui il sempre favoloso sanguinamento) o il già citato Igon.
E se non bastasse l'impatto artistico dello scontro in sé, Bayle gode di una fase introduttiva non dissimile da quella di Midra, in pratica un'intera zona dedicata solo a sottolinearne l'immensa pericolosità. Indubbiamente un boss che rimarrà impresso a lungo nella memoria dei fan dei titoli From.
1 – Messmer l'impalatore
Ci aspettavamo, in tutta sincerità, che non sarebbe spettato a Messmer il ruolo di boss finale del DLC. Quello che non avevamo previsto è che si sarebbe guadagnato, ora della fine, la corona di boss migliore in assoluto. L'impalatore è uno dei personaggi più riusciti mai creati da From: un antagonista ben più sfaccettato di quanto si possa pensare, enormemente importante nell'universo di gioco e svelato in modo assolutamente impeccabile.
Ha tutte le caratteristiche del boss perfetto: è bilanciato a meraviglia e risulta sempre pericoloso quando lo si affronta, nonostante sia possibile schivare intuitivamente praticamente ogni sua mossa (persino gli attacchi multipli, dato che sono lineari). La sua seconda fase, peraltro, è per certi versi persino più facile e leggibile della prima, ma è incredibile da osservare in azione, e la dimensione e velocità dei suoi nuovi attacchi può cogliere di sorpresa quando ancora non si conosce il quadro generale della battaglia.
Sinceramente, troviamo sia il miglior boss di questo DLC, magnificamente integrato nella narrativa, iconico, divertente da affrontare e al centro di una delle migliori mappe mai create da FromSoftware. Davvero impeccabile.