Che Nintendo non sia mai stata favorevole all'emulazione lo si sapeva da anni ma in pochi si sarebbero aspettati un'azione legale nei confronti di due siti dedicati a ROM di vecchi giochi: il 20 luglio la compagnia di Kyoto cita per infrazione di copyright, infrazione di trademark e concorrenza sleale LoveRoms.com e LoveRetro.co, decisione che ha avuto ripercussioni a distanza di giorni. Di sua spontanea volontà infatti, il sito EmuParadise ha di fatto cessato la distribuzione gratuita di ROM di vecchi classici del passato. "(...) Non vale la pena rischiare conseguenze potenzialmente disastrose. In coscienza non posso mettere a rischio il futuro dei membri del team che hanno dato il loro contributo al sito per anni. Abbiamo portato avanti EmuParadise spinti dall'amore per i giochi del passato e per permettervi di goderne di nuovo. Purtroppo, non c'è modo per rendere contemporaneamente tutti felici e noi fuori dai guai." Queste le parole del fondatore di Emuparadise.
L'emulazione è una pratica che sì un po' fumosa a livello legale ma è stata anche l'unico modo di preservare di tanti titoli del passato. Soluzioni possibili e sostenibili per tutti, dai publisher al portafoglio degli utenti, si intravedono all'orizzonte ma i passi per arrivarci sono pochi e piccoli. Eppure la preservazione della memoria storica dovrebbe essere un tema importante, specialmente per colossi come Nintendo che su quei titoli ha costruito la sua fortuna. Nel nostro approfondimento video, che vuole essere un prolungamento del discorso iniziato in quest'altro speciale dedicato a Switch e alla sua vetrina di giochi del passato, cerchiamo di evidenziare aspetti salienti della questione, cercando di rispondere con spunti costruttivi alla domanda "Ha senso comprare giochi del passato su console di nuova generazione?"