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Ending Tau: abbiamo provato un roguelike non particolarmente originale

Grafica in pixel art, storia non proprio nuovissima e meccaniche molto familiari fanno di Ending Tau un gioco che dovrà lavorare molto prima dell'uscita.

PROVATO di Riccardo Lichene   —   18/10/2023
Ending Tau: abbiamo provato un roguelike non particolarmente originale
Ending Tau
Ending Tau
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Ending Tau è il classico esempio di un videogioco estremamente familiare con alcune punte di originalità sotto una superficie già vista e stravista: prospettiva isometrica, grafica in pixel art e struttura roguelike con un sistema di potenziamenti temporanei e permanenti. La sua ambientazione, insieme post apocalittica e primitiva, e i suoi potenziamenti a tema animale potrebbero incuriosire alcuni videogiocatori, ma se la progressione non inserirà della vera innovazione quando il gioco uscirà, potremmo trovarci davanti a un titolo piuttosto ignorabile.

Sviluppato da Extra Small e Sad Socket, Ending Tau vi metterà nei panni del solo e unico sopravvissuto a una maledizione che ha colpito le tribù di una giungla in quello che sembra un lontano passato. Solo voi potrete sconfiggerla e usarla contro chi l'ha scatenata per privare le persone della loro umanità.

Superare la pixel art

Ending Tau, purtroppo, è un altro gioco in pixel art che ne adotta tutti i canoni senza innovare, stancando subito gli occhi di chi gioca
Ending Tau, purtroppo, è un altro gioco in pixel art che ne adotta tutti i canoni senza innovare, stancando subito gli occhi di chi gioca

La pixel art, purtroppo, è stata fin troppo abusata dalle produzioni indipendenti e per questo l'industria è completamente satura di titoli che utilizzano questo stile visivo. Non spingendo i confini di questo tipo di grafica e limitandosi a seguirne i canoni, Ending Tau mette subito un paletto davanti a tutti quei giocatori che sono affaticati da questo stile visivo. Per godersi delle piccole novità introdotte dal gioco dovrete sorbirvi le solite animazioni, transizioni, dialoghi e filmati di sempre, un peccato viste le troppe cose familiari già presenti.

Se avete giocato a Hades o a Returnal, infatti, conoscerete i meccanismi base di Ending Tau: livelli generati in modo procedurale, potenziamenti temporanei nel corso di ciascun tentativo di arrivare in fondo al gioco, miglioramenti permanenti sbloccabili da una base a cui si fa magicamente ritorno ogni volta che si muore e una serie di personaggi con cui interagire per scoprire qualcosa di più della trama e delle motivazioni del protagonista. Ending Tau offre a chi piacciono i roguelike una struttura familiare e una storia che, purtroppo, sembra fin troppo simile al classico paradigma narrativo videoludico di un eroe maledetto che da solo deve sbarazzarsi di una maledizione che grava sulla sua Terra.

Animali fantastici e come indossarli

In Ending Tau potrete potenziarvi con la corazza di un armadillo, gli artigli di un lupo o le ali di un'arpia
In Ending Tau potrete potenziarvi con la corazza di un armadillo, gli artigli di un lupo o le ali di un'arpia

Una delle caratteristiche più interessanti di Ending Tau è il suo sistema di potenziamenti che mette a disposizione del protagonista le molte sfaccettature della maledizione che ha colpito l'umanità. Una divinità di cui non sono chiari gli intenti ha scatenato sul mondo una magia che trasforma lentamente gli uomini in animali con parti del corpo zoomorfe sempre più accentuate fino a renderli degli esseri primordiali. Il protagonista, invece, può prendere queste maledizioni e usarle come arma: le braccia di un armadillo si traducono in attacchi ad area che fanno tremare il terreno, le ali dell'arpia garantiscono salti più alti e la mente del lupo si traduce in un'abilità speciale che scatena un tornado di fuoco.

Per ottenere queste migliorie dovrete interagire con degli altari dedicati agli animali e di cui potrete scegliere uno di quattro aspetti: l'attacco primario, il movimento, lo scatto e un'abilità speciale che infligge molti danni e si carica con le uccisioni. Potrete combinare i tratti degli animali che incontrerete per creare combinazioni di attacchi, abilità e metodi di schivata diversi. Sparsi per i livelli, poi, ci sono anche degli amuleti che forniscono potenziamenti passivi come un miglioramento alle abilità di un determinato animale, più vita al costo di non potersi più curare con il cibo sparso per le mappe o ancora una seconda possibilità quando si muore.

Sotto la superficie di un gioco che sembra fin troppo familiare si nascondono le potenzialità su cui riponiamo le nostre speranze per quando avremo tra le mani il prodotto finito
Sotto la superficie di un gioco che sembra fin troppo familiare si nascondono le potenzialità su cui riponiamo le nostre speranze per quando avremo tra le mani il prodotto finito

Combinare questi poteri (che possono essere potenziati trovando più altari) è il cuore del divertimento di Ending Tau e gli sviluppatori hanno già annunciato che quelli disponibili nella demo sono solo una parte dei poteri del gioco finale quindi è lì, e nei nuovi nemici più avanzati, che risiedono le nostre speranze per un'esperienza più originale, quando lo sviluppo terminerà.

Una mappa sorprendentemente esplorabile

Le mappe procedurali di Ending Tau hanno tante stanze sempre esplorabili per raccogliere risorse e potenziamenti
Le mappe procedurali di Ending Tau hanno tante stanze sempre esplorabili per raccogliere risorse e potenziamenti

Nella demo abbiamo incontrato tre ambienti differenti, la Giungla, le Caverne e la Giungla Profonda, ognuno composto da una serie di arene generate in modo procedurale che contenevano una, due o tre ondate di nemici. C'erano lupi che attaccavano dall'alto, granchi, piante che sparavano sfere di energia e grandi formichieri con attacchi ad area. Al contrario di quello che fanno molti roguelike, in Ending Tau è possibile tornare sui propri passi, lasciandosi indietro risorse e potenziamenti da raccogliere in un secondo momento. Non è possibile andare da un livello all'altro (tornare alla Giungla dopo essere arrivati alle Caverne per esempio), ma le arene sono posizionate in uno schema a griglia che è sempre navigabile per trovare nuove risorse e segreti.

Quando ci siamo presi il tempo di esplorare, infatti, abbiamo trovato non solo stanze addizionali con nuove parti di animali da equipaggiare, ma anche personaggi da salvare e riportare al campo base così da poter ottenere i loro potenziamenti. Nel corso dell'avventura raccoglierete una valuta chiamata Frammenti di Memoria che, quando salverete un particolare personaggio, vi servirà per poter accedere ai suoi bonus ricostruendo la sua capanna alla base. La progressione è già vista, ma intuitiva e gli sviluppatori promettono modifiche al gameplay sostanziali una volta aiutate le persone giuste.

Ending Tau è un gioco poco originale, ma comunque capace di divertire. Il suo sistema di potenziamenti combinabili ispirati agli animali (non importa se reali o mitologici) dà una considerevole rinfrescata al gameplay tra un tentativo e l'altro di arrivare al boss finale e la sua struttura ad arene aperte sempre esplorabili (anche quando vengono completate) è un piacevole elemento di libertà aggiuntiva per il genere roguelike. Per poter essere un titolo che vale la pena raccomandare, però, è fondamentale che quando sarà disponibile la versione definitiva siano stati fatti più passi in avanti per differenziare Ending Tau dalla pletora di esperienze roguelike isometriche hack and slash in pixel art disponibili al momento, soprattutto dal punto di vista narrativo.

CERTEZZE

  • Divertente sistema di potenziamenti ispirati agli animali
  • Libertà di navigare i livelli senza vincoli

DUBBI

  • Stile artistico in pixel art già visto
  • Generale mancanza di originalità