Capcom ultimamente non ne sbaglia mezza: la firma giapponese ha beccato una serie di centri quasi perfetti da quando si è riorganizzata e anche quest'anno - tra il successo (meritato) di Resident Evil 4 e uno Street Fighter 6 che sembra pronto a tornare nell'Olimpo dei picchiaduro - sembra non poter fare passi falsi. Solo un gioco nella lista delle produzioni in arrivo, è circondato da dubbi, quell'Exoprimal che dà l'impressione di voler essere il primo serio tentativo della casa di buttarsi sui live service. Considerando i precedenti "esperimenti" in tal campo, non sorprende che il suo annuncio abbia fatto storcere più di un naso.
Ora, Capcom non è esattamente una principiante quando si tratta di esperienze online: l'appena citato Street Fighter 6 sembra vantare un netcode mostruosamente solido, e anni di Monster Hunter hanno già portato i tecnici a sviluppare un know-how di tutto rispetto nel campo. Exoprimal è però un titolo un po' diverso da quelli citati: un action al contempo cooperativo e competitivo, sempre online, con una gestione di sviluppo e classi che ricorda da vicino altre produzioni occidentali non particolarmente fortunate.
Anche in questo caso però a capo del progetto non ci sono certo degli sprovveduti (il director, Takuro Hiraoka, è con la casa dai tempi di Resident Evil 5, e proprio con i Monster Hunter si è fatto le ossa), quindi abbiamo provato con gioia una nuova beta di Exoprimal creata per la stampa, nettamente più sostanziosa della demo testata in passato. Con tutte le exotute a disposizione e molte modalità nuove da provare, abbiamo avuto finalmente modo di analizzare l'ultimo curioso pargolo di Capcom un po' più a fondo. Ecco cosa vi aspetta.
Un multiverso giurassico
La prima cosa che salta all'occhio di Exoprimal è il fatto che, nonostante sia un titolo chiaramente del tutto online, contiene molta più narrativa di quanto prevedibile. La storia gira attorno all'intelligenza artificiale Leviathan che, completamente impazzita, inizia a rapire i dipendenti della Aibius - la compagnia che la ha creata - per inserirli in simulazioni di combattimento contro dei dinosauri. Nel mondo di Exoprimal la Aibius è una delle principali aziende tecnologiche in circolazione e si occupa proprio dello sterminio di questi grossi rettili, dopo che un non meglio definito disastro nell'isola di Bikitoa ha portato strani portali ad aprirsi per tutto il globo, e a riversare orde di velociraptor e affini sulle città. Leviathan è chiaramente correlato in qualche modo a questo gigantesco casino e il vostro alter ego, un exocombattente mandato in missione proprio a Bikitoa, si ritrova improvvisamente catapultato nel campo di battaglia, costretto a capire cosa è realmente successo per poter tornare alla sua vita normale.
Potrà sembrarvi semplice, ma giocando ci si rende rapidamente conto di come la situazione sia ben più complicata di quanto sembri: Leviathan riesce in qualche modo a catturare combattenti da qualunque dimensione, con tanto di versioni alternative del vostro protagonista e dei suoi compagni di avventura. Inoltre, i succitati compagni sono una banda di pazzoidi caratterizzati in modo atipico, che contribuiscono alla storia indagando sugli eventi mentre voi vi sporcate le mani sul campo di battaglia.
Persino la progressione della storia è calcolata in modo sensato per un titolo simile: in pratica ad ogni tot di partite completate, si sbloccano una serie di nuovi filmati e dialoghi che fanno avanzare il gioco; le nuove modalità sembrano sbloccarsi avanzando, con un aumento sostanzioso della varietà negli scontri man mano che si continua.
Difficile che il grosso dei giocatori si concentri particolarmente sulla narrativa in un prodotto come questo, ma apprezziamo comunque molto il tentativo di Capcom di dar forma a una sorta di multiverso e a comprimari con una personalità; arricchisce l'esperienza, e aggiunge contenuti comunque interessanti da esplorare al titolo. Se vi aspettate collegamenti con Dino Crisis, ad ogni modo, cascate male: il personaggio di "Majesty" (sì, si chiama così) è un cristallino riferimento a Regina, ma è stato già precisato in passato come non ci siano collegamenti tra i due giochi; ciò detto, ci saranno collaborazioni con altri giochi Capcom e quello di Exoprimal è pur sempre un multiverso, quindi chissà che in futuro non spunti qualcosa.
Tute per tutti
Ci teniamo a precisare una cosa: la versione da noi provata era già funzionale e quando siamo riusciti a giocare con altri giocatori non ci sono stati sbalzi di sorta, ma le sessioni erano dedicate ai membri della stampa e, con a malapena una cinquantina di giocanti in tutto il globo, il matchmaking non è praticamente quasi mai riuscito a trovare partite con altri esseri umani. Quando questo accade il gioco sostituisce automaticamente i propri compagni e avversari con dei bot funzionali (seppur non brillantissimi), ed è con e contro di loro che abbiamo affrontato la stragrande maggioranza delle partite. Nella versione finale, problemi del genere non dovrebbero esistere.
Ciò detto, anche senza poter fare chissà quali strategie di gruppo, il test è stato comunque molto interessante, perché oltre a mettere a disposizione una grossa fetta della campagna - e quindi delle modalità disponibili - finalmente conteneva tutte e dieci le exotute, comodamente testabili in una modalità allenamento alquanto completa.
Le tute sono divise in tre diverse specializzazioni: assalto, tank e supporto, ma gli sviluppatori hanno lavorato duramente per offrire notevoli variazioni nel gameplay in base a quella scelta, e portare i giocatori a testare combinazioni multiple e varie sinergie. Il fatto che siano intercambiabili durante certe missioni può portare a delle nette variazioni di tattica in base alle necessità, almeno nei gruppi organizzati e in grado di comunicare. Tra le novità, abbiamo apprezzato in particolare il Krieger, un massiccio tank armato di missili e mitragliatrice Vulcan che può piazzare scudi ad area, e il Vigilant, un cecchino devastante sui singoli bersagli con la capacità di congelare i nemici. Tutte le tute ci sono però parse ben calcolate, con scelte come la Murasame per chiunque voglia sacrificare un po' di difesa per usare un tank dotato di ottimi danni, o il Nimbus, un support che può passare a piacere dalla modalità guaritore a quella offensiva. Il bilanciamento delle varie scelte, ovviamente, è ancora tutto da definire, ma possiamo dirvi tranquillamente che sul divertimento nell'utilizzo Capcom ha fatto un ottimo lavoro. Le opzioni sono tante, e sono tutte molto uniche, anche se le meccaniche di fondo del gioco non sono eccessivamente complesse.
Qusto non significa che Exoprimal sia un gioco "semplice": ogni tuta ha mosse speciali con tempi di ricarica specifici, supermosse devastanti da caricare, la possibilità di usare strumenti extra utilissimi e pure finezze meccaniche non sottovalutabili (il Barrage, ad esempio, può usare le frecce esplosive sparate sul terreno per lanciarsi in aria); i tecnicismi però non possono essere eccessivi, dato che i giocatori devono costantemente stare in movimento, e che la struttura non è delle più intuitive.
Ne ho uccisi più di te
Come già spiegato in passato, infatti, Exoprimal è sia un titolo cooperativo che competitivo: due squadre si sfidano per completare vari obiettivi in una sorta di costante modalità orda, che li vede dover eliminare masse di dinosauri nel minor tempo possibile e poi scattare subito verso l'arena successiva. Fin qui è tutto piuttosto semplice: si segue un drone che mostra chiaramente la strada verso la prossima battaglia, e ci si prepara al meglio ai nemici successivi. Quando però si completa la prima metà della partita le cose si complicano, e il gioco diventa più spiccatamente competitivo, con fasi che vi vedono a protezione di cubi in movimento, a difendere obiettivi specifici, o addirittura vi portano ad affrontare un equivalente delle classiche modalità conquista. Non abbiamo mai affrontato dei veri e propri deathmatch durante la nostra prova, e anche le competizioni più dirette (come conquista, appunto), costringono sempre a tener conto delle orde di dinosauri che rispuntano di continuo; il fatto che eliminare un avversario dia punti preziosi per la vittoria e rallenti di molto la squadra nemica, però, porterà alcuni team ad utilizzare senza ombra di dubbio un approccio molto aggressivo.
Dov'è il problema dunque? Beh, sta nell'organizzazione. Le modalità cambiano di volta in volta e, nonostante sia molto facile comprendere il gameplay di fondo, lo stesso non si può dire per quanto riguarda l'applicazione di tattiche ottimizzate, visto il costante mutamento dei dinosauri da affrontare e delle modalità. Pensate, è persino presente un sistema di modifiche alle tute (da sbloccare livellando) che cambia le caratteristiche delle loro abilità, per chi vuole davvero andare a fondo nel sistema. Ciò ovviamente offre una certa profondità agli alti livelli, ma può risultare un po' complicato per i neofiti, o anche semplicemente per chi non è abituato a interfacciarsi con gli altri giocatori e a usare la chat vocale (o gli indicatori di obiettivo posizionabili). Difficile dire se la community abbraccerà in toto la curiosa formula di Exoprimal o se le sue tante variazioni porteranno molti giocatori ad abbandonarlo per la confusione; ci vorrà tempo per scoprirlo. Noi ci siamo divertiti anche giocando prevalentemente con i bot, ma ci rendiamo conto di come possa risultare un'esperienza caotica a volte anche per utenti navigati.
Poco da lamentarsi invece dal punto di vista tecnico: il gioco era fluidissimo nonostante il numero di elementi a schermo (i dinosauri presenti alle volte sono veramente comparabili a un fiume di rettili, quindi tanto di cappello), e abbiamo apprezzato molto anche l'aspetto delle exotute, molto riconoscibili per aumentare la loro leggibilità a schermo nella massa dei nemici. Completare le missioni offre anche una valuta interna e delle ricompense, con cui è possibile ottenere varie skin (alcune di ottima fattura), emote, e altre chicche legate alla personalizzazione. Nella versione da noi provata non c'erano microtransazioni attive, ma era già presente un battle pass. Considerando che il gioco non è free to play, speriamo sinceramente che la casa ci vada leggera con questo genere di elementi in futuro.
Nonostante la sua peculiare struttura, che potrebbe stranire molti nuovi giocatori, Exoprimal sembra mantenere il livello di cura che abbiamo imparato ad aspettarci da tutte le produzioni Capcom recenti. Il gioco ha chiaramente del potenziale, ma starà alla community abbracciarlo, e al team giapponese evitare di inciampare nei classici errori delle produzioni live service. Per ora, possiamo dirvi che tritare dinosauri ha indubbiamente il suo perché.
CERTEZZE
- Gameplay divertente e curato, con una notevole varietà
- Molta più narrativa di quanto ci aspettassimo
- Struttura peculiare e unica, che offre varie modalità
DUBBI
- La struttura del gioco non è molto intuitiva
- Bilanciamento delle tute e varietà ancora da valutare
- Si tratta di un live service e la monetizzazione futura ci preoccupa