Messo ormai da parte il passo falso compiuto con l'edizione 2015, F1 2018 si presenta con l'ambizione di arricchire e migliorare l'impalcatura costruita coi suoi predecessori. Tra le modalità, la Carriera conferma il suo ruolo centrale: si parte dalla selezione dell'aspetto fisico del pilota tra alcuni modelli predefiniti, per poi decidere la scuderia di cui fare parte tra quelli del campionato. L'aspetto ruolistico viene poi arricchito dall'introduzione della giornalista Claire. Le risposte del giocatore alle domande che gli vengono poste durante il weekend di gara devono infatti arrivare entro un tempo limite e possono influenzare il rapporto con la squadra e le altre scuderie. Passando invece alla sezione ricerca e sviluppo, resta l'impostazione basata sui punti esperienza che si accumulano centrando determinati obiettivi. Le dinamiche che regolano gli aggiornamenti sono state riviste per rispondere alle diversità di ogni team, tenendo in considerazione pregi e difetti nel mondo reale. Un alone d'incertezza sui progressi è dato dall'introduzione della cosiddetta "fog of war" sugli alberi di specializzazione della ricerca, ma soprattutto dai cambi di regolamento. Arrivati a un certo punto della stagione e dello sviluppo dell'auto, è possibile che parte del lavoro compiuto diventi vietato nella stagione successiva, per cui bisogna decidere se spendere risorse per adattarlo in vista dei cambiamenti oppure no. Andando a dare un'occhiata alle altre modalità, tornano la Prova a Tempo, i Campionati, gli Eventi e il multiplayer online.
Di tutto questo parliamo nella video recensione in testa all'articolo, mentre se volete una disamina più approfondita vi invitiamo a leggere la recensione di F1 2018 a cura di Rosario Salatiello.
