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F1 2020, il provato della nuova beta

Altra tappa di avvicinamento verso l'inizio del campionato del mondo. Ecco il nostro nuovo provato di F1 2020

PROVATO di Luca Olivato   —   12/06/2020
F1 2020
F1 2020
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Codemasters ha rilasciato un'altra versione di prova di F1 2020, il gioco ufficiale della Formula 1, la cui uscita è prevista per il 10 luglio, e non abbiamo esitato a metterci all'opera per una nuov provato. Le novità rispetto alla precedente build sono in piccola parte di carattere contenutistico, ma abbiamo notato alcuni tangibili affinamenti anche al modello di guida e all'intelligenza artificiale. Partiamo col dire che le modalità di gioco erano solo le due mostrate qualche settimana fa, ossia il singolo week-end di gara e la prova contro il tempo. L'attesissima My Team e la Carriera, unitamente al multiplayer, rappresenteranno quindi il grosso su cui concentrarsi in sede di recensione, visto che dal punto di vista tecnico possiamo affermare di aver provato una release quasi definitiva.

Nuove texture

Anzitutto sono state aggiornate le livree delle monoposto; non solo sono state arricchite di qualche sponsor mancante, ma soprattutto sono state dotate di texture in risoluzione più elevata. Anche i cockpit sono stati completamente rivisitati, ed ora ciascuna scuderia è caratterizzata dal proprio volante personalizzato. Gli effetti climatici sono migliorati, soprattutto per quel che riguarda le gare bagnate, in cui, in particolare se ci si trova nelle retrovie, si vive l'impressione di trovarsi in balia delle onde.

In questa build erano selezionabili anche le F2 del 2019 e le F1 classiche, il cui parco si arricchisce con la mitica Jordan "7Up" che portò Michael Schumacher al debutto nel Gran Premio del Belgio del 1991; le Benetton B194 e B195 con cui il campione tedesco conquistò i primi titoli mondiali; le dominanti Ferrari F1-2000 e F2004, riveduta e corretta per l'occasione. Si tratta di un'aggiunta senz'altro apprezzabile dagli appassionati di vecchia data, ma ci pare che la realizzazione delle vetture storiche sia meno curata rispetto a quelle moderne, e non solo per gli abitacoli più poveri di dettagli (comprensibilmente, visto il periodo), ma per un modello di guida che è sembrato troppo simile a quello dei V6 ibridi moderni, pur con certe caratteristiche, come ERS e DRS, ovviamente disabilitate.

F1 2020 Screenshot Set1 09

Le piste

Parlando delle piste, possiamo confermare la presenza di tutti i 22 tracciati che avrebbero dovuto caratterizzare il settantesimo campionato del mondo di Formula 1, con quattro tracciati (Baharain, Silverstone, Suzuka e Austin) che anche quest'anno sono proposti in due varianti: quella standard e quella corta. Le due new entry sono naturalmente Zandvoort, in Olanda, il cui layout non è stato modificato nel corso di queste settimane, e Hanoi, in Vietnam, svelato solo di recente da un trailer rilasciato da Codemasters. La pista, di cui non avevamo potuto parlare, nella precedente anteprima, per motivi di embargo, è un circuito cittadino semi-permanente, caratterizzato da tre lunghi rettilinei, di cui uno letteralmente eterno (1500 metri). Estremamente tecnico, manca di personalità: se non ci fosse la bandiera del paese del sud est asiatico avremmo pensato ad una versione veloce della pista di Valencia. Per quanto riguarda i rimanenti circuiti, non ci sono grosse novità rispetto a F1 2019; qua e la si nota qualche dettaglio leggermente modificato visibile solo agli occhi dei più esperti.

F1 2020 Screenshot Set1 04

Precisione di guida

Analizzando il modello di guida troviamo delle interessanti variazioni rispetto alla precedente build. Anzitutto, nella schermata di impostazione della gara (numero di giri, condizioni meteo, aiuti alla guida) si può scegliere se adottare uno stile realistico, in cui tutti i parametri sono modificabili e le vie di fuga rallentano le monoposto come nella realtà (si tratta del modello fisico classico della F1 di Codemasters) o sportivo, adatto ai neofiti. In questo caso tutti gli aiuti sono abilitati, compresi il riposizionamento dell'auto e lo sterzo assistito. Si tratta di una scelta ben precisa da parte dello sviluppatore anglosassone che con questo capitolo punta a rendere accessibile il gioco anche a chi non è mai salito su una monoposto virtuale. Lo sterzo assistito infatti aiuta a mantenere la traiettoria ideale limitando in parte la libertà dell'utente e le comunque possibili divagazioni sull'erba sono punite in modo molto blando. È chiaro che non è pensabile di trionfare, utilizzando queste impostazioni, con un'intelligenza artificiale superiore al 40%, ma può rappresentare una palestra propedeutica a livelli di simulazione più alti.

F1 2020 Screenshot Set1 11 Monaco

La minimappa indica ora i detection point e le zone in cui è possibile attivare il DRS, mentre è stata completamente rivista la gestione dell'ERS. Nella precedente build, una volta premuto il famoso pulsante magico, si attivava la maggior potenza e spettava al pilota scegliere manualmente in che modo consumare l'energia accumulata; se si decideva di utilizzarla sino all'esaurimento della batteria, era sufficiente attendere qualche curva affinché il sistema si ricaricasse. Ora si possono selezionare tre mappature, sulla falsariga di quello che accade per la miscela aria/benzina: così si riduce la microgestione dell'ERS durante la gara. Inoltre, se l'energia dovesse arrivare a zero, è necessario attendere il giro seguente prima di poterlo sfruttare nuovamente.

L'asticella della difficoltà sembra essersi spostata un po' più in alto: con i medesimi settaggi abbiamo fatto molta più fatica ad imporci a Monza con l'Alfa Romeo di Giovinazzi. Chiudiamo con le note tecniche: la telecronaca è affidata all'accoppiata Carlo Vanzini-Luca Filippi e si limita alla griglia di partenza e al podio; c'è stato poi un passo indietro con il supporto della tecnologia DLSS di NVIDIA che nella precedente build funzionava senza problemi mentre in questa si rifiutava di far partire la renderizzazione.

La nuova versione di F1 2020 mostra dei tangibili miglioramenti rispetto a quella precedente, e affina ulteriormente un modello di guida già rodato. Buone notizie per gli appassionati di automobilismo, nell'attesa del piatto forte del menù, la modalità My Team che promette di essere molto interessante ma che fino a questo momento abbiamo visto solo sulla carta

CERTEZZE

  • Gestione dell'ERS ulteriormente migliorata
  • Nuova modalità per neofiti
  • Grafica sensibilmente migliorata rispetto alla precedente build

DUBBI

  • Qualche bug tecnico da sistemare
  • Il mouse non si può utilizzare nei menù
  • Modalità My Team da valutare