Fallout 76 comincia ad avere i suoi anni sulle spalle: non parliamo di un titolo online incredibilmente longevo ma sul finire dell'ottobre 2021 il gioco Bethesda spegnerà tre candeline. Arrivati quindi a tre anni di vita, dopo aver recuperato, sistemato, aggiustato il gioco, gli sviluppatori si sono lanciati in una nuova avventura.
Si tratta di Fallout Worlds, una costola di Fallout 76 che permette ai giocatori di vivere le proprie avventure in un'Appalachia personalizzata. Parliamo di una modalità che offre la possibilità di personalizzare la propria esperienza di gioco, editando modificatori sulla difficoltà, i danni inflitti e/o subiti e persino l'estensione (in termini sia di quantità oggetti che ampiezza) dei C.A.M.P.. Insomma, un'alternativa custom alla modalità avventura. Ne abbiamo parlato con Bo Buchanan e Mark Tucker, rispettivamente lead e game designer di Fallout Worlds di Fallout 76 durante un'intervista.
L’idea alla base
"L'idea di Fallout Worlds parte, chi l'avrebbe mai detto, da un'idea di Todd Howard!" esordisce Buchanan ridendo. Rispetto a qualsiasi altro gioco Bethesda, Fallout 76 infatti non si è mai prestato al modding, come accaduto invece agli altri capitoli della serie (e non solo: qualcuno ha detto mod di Skyrim?), per via della sua componente online. Non avere una lista di salvataggi sicuri per sperimentare in tranquillità, più tutte le problematiche tecniche del caso, hanno portato gli sviluppatori a concentrarsi molto sulla modalità avventura.
L'obiettivo a lungo termine però è sempre stato quello di offrire server personalizzabili dai giocatori: perché Fallout 76, confermano gli sviluppatori, è sì un unico gioco ma il modo in cui viene giocato dalla sua community varia da giocatore a giocatore. C'è quello in cerca di un'esperienza survival decisamente impegnativa, e chi preferisce rilassarsi ampliando il suo C.A.M.P. con verande e finestrelle in muratura.
Serviva quindi un intervento esterno da parte di Bethesda per rendere tutto questo possibile, e grazie a Worlds questo si concretizzerà attraverso due tipologie di mondi a disposizione dei giocatori: quelli pubblici e i personalizzabili. I primi sono creati dagli sviluppatori stessi e basati su diverse esperienze, dalle più toste a quelle più rilassate. Gli altri invece saranno i mondi creati dai giocatori, in base ai loro gusti e preferenze. "L'interfaccia di Fallout Worlds è semplice ed intuitiva: volevamo fornire uno strumento divertente e creativo ai modder più incalliti ma senza dover escludere i giocatori più casual o che, semplicemente, non hanno mai avuto esperienza con il modding" dice Buchanan.
Per questo non saranno necessari particolari tutorial per giocare con Worlds; "consigliamo di iniziare proprio da questi mondi per comprendere il potenziale di Worlds; per capire, in base alle modifiche fatte, come cambia l'esperienza di gioco" suggerisce Tucker durante la tavola rotonda.
La progressione del personaggio
Punto cruciale sull'esperienza è la progressione del personaggio. Potenzialmente non ci sarà mai bisogno di giocare alla modalità avventura di Fallout 76, basterà semplicemente creare un personaggio. Se ne avete già uno al quale siete affezionati, il gioco creerà un doppio del vostro alter ego e nella modalità Worlds giocherete sempre con la versione di livello più alto. Ad esempio: il vostro personaggio è a livello 25? Verrà fatta una copia e importato dall'Avventura in Worlds. Fintanto che il livello della modalità Avventura sarà più alto della sua controparte Worlds potete sovrascrivere i progressi dal primo verso il secondo, ma non potrete sovrascrivere quello dell'avventura con il PG di Worlds di livello superiore.
Questo per evitare scorrettezze sul leveling dei personaggi e scongiurare l'ipotesi che vengano creati "mondi per livellare". Inoltre Stash e progetti non saranno condivisi, sia per evitare quanto detto prima che per tutelare l'inventario dei giocatori che con tanta fatica hanno raccolto nella loro avventura alluminio e viti sfuse; non si potranno infine moddare armi o oggetti che non si possiedono. "Worlds è un po' come Las Vegas: ciò che succede nei mondi, rimane nei mondi!" ironizza Buchanan.
Il limite è la fantasia
Cosa si potrà fare allora nei mondi personalizzati? A quanto pare il limite pare essere la fantasia dei giocatori e gli sviluppatori sembrano non esserne turbati. "Dare in pasto alla nostra community i mondi di gioco personalizzati è prima una sfida, perché dobbiamo assicurarci che tutto funzioni correttamente, ma anche un divertimento. Siamo curiosi di vedere cosa combineranno i giocatori, cosa creeranno e come useranno gli strumenti che abbiamo fornito loro. Siamo certi che qualcuno cercherà di 'rompere' il gioco, ma l'obiettivo in realtà è vedere fino a dove la community riesce a spingerlo." Dicono sia Buchanan che Tucker. Va detto che Worlds permetterà ai giocatori non solo di liberare la creatività ma anche di riportare esperienze di Fallout 76 passate in auge, come il passato Nuclear Winter, tanto amato da giocatori ma dismesso dagli sviluppatori dopo un po' perché, ammettono loro stessi, molto esoso in termini di manutenzione.
Ci saranno quindi numerose impostazioni dedicate alla difficoltà del gioco, per renderlo più accessibile o molto più intenso. Punti vita, punti abilità, danni di ogni tipo, compresi quelli da caduta, ma anche condizioni meteorologiche ("Vi sfidiamo a giocare con la nebbia!" dice Buchanan) e comparsa dei nemici.
Lato C.A.M.P. invece si potrà costruire in luoghi dove precedentemente non era possibile stabilire un insediamento, e farlo molto più in grande. Parliamo di lotti quasi cinque volte più alti della norma e il doppio più estesi in larghezza, con un aumento del 50% della capienza... e in Fallout Worlds non servono i generatori per avere un C.A.M.P. funzionante. Buchanan però ci ha tenuto a darci un consiglio per il nostro mondo personalizzato: "Se attivate sia le ragdoll che gli smembramenti, potrete scagliare in aria in nemici per poi vederli esplodere. Provate a non ridere dopo averlo fatto almeno una volta!"