Forse negli anni non sarà riuscito a mantenere quello status leggendario che aveva quando ancora lo chiamavano "il re di Squaresoft", ma quando Hironobu Sakaguchi mette il suo nome su di un gioco ai fan dei JRPG ancora si drizzano le orecchie. Il padre di Final Fantasy non ha mai realmente creato un titolo superiore ai suoi capolavori originali dopo essersi allontanato dalla casa madre, eppure tutto quel che ha prodotto mantiene un certo "je ne sais quoi" che rende impossibile girarsi dall'altro lato.
Da qualche tempo, tuttavia, Mistwalker - la casa di sviluppo da lui fondata - ha deciso di passare ai progetti mobile, forse per la loro popolarità o forse semplicemente perché Sakaguchi-san si è stancato dello sviluppo di tripla A dopo anni di tribolazioni. Eppure, pur con i limiti della piattaforma, ultimamente Mistwalker ha deciso comunque di sviluppare un nuovo JRPG di nome Fantasian, che è riuscito a far parlare di sé anche nel saturo ecosistema Apple. Ecco, ora Fantasian sta per uscire un po' ovunque, e noi abbiamo provato la sua conversione, chiamata Fantasian: Neo Dimension, su Nintendo Switch durante la Gamescom di Colonia. Saprà reggersi sulle sue gambe, o faticherà davanti all'agguerritissima concorrenza?
Fireball con l'effetto
La demo da noi provata a Colonia, in verità, era davvero breve. Ci abbiamo messo meno di venti minuti a concludere la prova e si trattava a tutti gli effetti di una singola mappa con un boss nella parte finale. Se non altro il test è stato sufficiente a valutare le prestazioni del gioco su Nintendo Switch (abbiamo giocato con la console staccata dal dock) e a verificare alcune delle sue meccaniche principali, comunque abbastanza interessanti da catturare la nostra attenzione.
Dal punto di vista narrativo, infatti, Fantasian non ha una premessa particolarmente originale o elaborata: tutto gira attorno a Leo, un classico protagonista che si ritrova in un universo alternativo e ha perso la memoria. Nulla che non si sia già visto un'infinità di volte (e specificamente il tema della perdita di memoria è alla base di alcuni dei migliori GDR narrativi mai creati, quindi non è nemmeno furbissimo usarlo come base al giorno d'oggi), ma se non altro il titolo ha delle caratteristiche abbastanza distintive in termini di sistemi, che riescono a staccarlo da gran parte degli altri JRPG nonostante le sue limitazioni.
La prima particolarità? Le mappe del gioco sono dei diorama tridimensionali, esteticamente molto piacevoli e comunque estremamente "leggibili" durante l'esplorazione. Questa trovata dà al gioco un look unico ed è pure intelligente dal punto di vista del design, perché la linearità e semplicità di certe zone ben si adatta alle piattaforme mobile. Su Switch in forma portatile ovviamente non si è notata molta differenza rispetto alla versione smartphone del gioco, ma immaginiamo che il tutto manterrà comunque un look piacevole e riconoscibilissimo anche sul grande schermo.
La chicca successiva? Fantasian permette di eliminare almeno in parte gli incontri casuali presenti durante l'esplorazione di quasi ogni JRPG vecchio stile. Lo fa attraverso un sistema chiamato Dimengeon System, che accumula tutti gli avversari che si incontrano casualmente durante l'esplorazione in una mappa a parte, permettendo di eliminarli tutti in gruppi massicci. La cosa potrà sembrarvi pressoché impossibile valutando le strutture tipiche dei giochi di questo genere, ma in realtà una volta entrati nel "Dimengeon" non solo si viene potenziati, ma i nemici vengono raggruppati con intelligenza e possono venir uccisi tatticamente in serie per liberarsi di ogni incontro casuale in una botta secca. Inoltre, il sistema di combattimento del gioco è studiato proprio per supportare questa meccanica, dato che i vari poteri hanno aree d'attacco regolabili e possono colpire più nemici ad area se utilizzati a dovere.
Nemici élite molto resistenti? Tirategli addosso i colpi più potenti, ma mentre lo fate tenete a mente i turni avversari, perché una magia "curva" o un attacco lineare possono ripulire la mappa da fastidiosi mostriciattoli che vi attaccherebbero poco dopo la vostra azione. Gestire le abilità e direzionarle a dovere aggiunge indubbiamente un po' di pepe alle battaglie e la presenza di un sistema di debolezze e resistenze elementali discretamente strutturato non fa che ringalluzzire ulteriormente le cose. Inoltre, Fantasian non è una passeggiata: il boss incontrato durante la demo era un golem discretamente ostico che, se non affrontato con furbizia, ovvero distruggendogli le braccia il più velocemente possibile, risultava perfettamente in grado di eliminare l'intero gruppo dei protagonisti con attacchi ad area multipli. Se si considera che la versione Neo Dimension del gioco conterrà anche una difficoltà aggiuntiva molto più elevata del normale, non ci sorprenderebbe se Fantasian potesse trasformarsi in un'esperienza discretamente hardcore per alcuni fan.
Insomma, quest'opera del buon Sakaguchi possiede comunque un discreto guizzo creativo che, unito alla sua peculiare direzione artistica, potrebbe renderlo un'esperienza assolutamente da tenere in considerazione per i fan dei GDR nipponici (specie su Nintendo Switch). Certo, ci sono dei giganti in arrivo, ma anche in questo periodo di concorrenza brutale sarebbe comunque un peccato vedere un lavoro di Hironobu Sakaguchi relegato ai soli dispositivi Apple.
La prova di Fantasian è stata piuttosto limitata, ma il gioco sembra avere comunque del discreto potenziale per i fan dei JRPG e la presenza di una nuova difficoltà potrebbe renderlo più appetibile a chiunque ami le sfide nel genere. Quanto provato è comunque solido e interessante meccanicamente, quindi non è il caso di ignorarlo, anche se non avrà sicuramente vita facile durante questo periodo ricco di GDR di gran valore.
CERTEZZE
- Meccaniche e sistemi interessanti, anche se con limitazioni strutturali
- L'estetica del titolo rimane unica
DUBBI
- Prova breve, che non ha mostrato particolari trasformazioni