FIFA 19, secondo contatto

Di FIFA 19 abbiamo già parlato durante lo scorso E3: il gioco di calcio sviluppato da Electronic Arts quest'anno fa un importante salto in avanti, aggiudicandosi i diritti di Champions League ed Europa League. Un'aggiunta che non si limita a loghi, sigle e coreografie, ma permette al calcistico canadese di aggiungere un ulteriore strato di profondità ad un'esperienza già di per sé molto ricca. Quello che possiamo raccontarvi oggi non è altro che un approfondimento di quanto già detto un paio di mesi or sono, ma durante l'evento organizzato a Milano abbiamo raccolto informazioni anche su altre novità, che potremo condividere con voi tra alcuni giorni. Il quadro complessivo che si va a dipingere è davvero positivo e, per gli appassionati della serie, l'appuntamento del prossimo 28 settembre con FIFA 19 sarà di quelli da non perdere.

Tra Champions League e novità di gameplay

Rispetto all'E3, la novità più interessante che abbiamo potuto notare durante la nostra recente prova di Milano è legata allo sfruttamento della Champions League: le sigle, le coreografie, i loghi, le riprese televisive e più in generale tutto quello che ruota attorno alla competizione sono stati riprodotti molto bene. E un lavoro simile è stato fatto anche per l'Europa League. La telecronaca di FIFA 19, inoltre, presenta tutta una serie di nuove linee di dialogo dedicate alla competizione: noi abbiamo potuto ascoltare quella inglese verificando che l'integrazione è stata ben fatta, ma supponiamo che lo stesso valga per la controparte italiana. L'integrazione della Champions è stata promessa a tutti i livelli, quindi non coinvolgerà soltanto il torneo in sé ma anche la Carriera, Il Viaggio e via dicendo. A livello di gameplay il grosso delle novità sono quelle già oggetto dell'articolo di giugno. Quella forse più interessante, anche a livello tecnologico, è l'Active Touch System: mentre prima l'approccio del giocatore alla palla era calcolato unicamente in base alla velocità e alla posizione della sfera rispetto all'atleta, adesso il contesto in cui si trovano (quindi attacco piuttosto che difesa, con o senza avversari accanto e così via) sono variabili tenute in considerazione per produrre l'animazione finale, così da avere risultati più credibili ma soprattutto fluidi.

In maniera analoga le 50 - 50 Battles regalano ai contrasti maggior realismo: mentre prime il giocatore meno fisico tendeva a scostarsi prima del contatto, ora tenterà con maggior impegno di disturbare il suo avversario, con esiti meno scontati. Attendiamo invece di provare in maniera più approfondita le Timed Finishing: pensate alla ricarica di Gears of War che premia chi riesce a premere con il giusto tempismo una seconda volta il pulsante, penalizzandoci però in caso di errore; analogamente in FIFA 19 quando si esegue un tiro ci viene data l'opportunità di schiacciare il tasto una seconda volta, con una maggior potenza e precisione qualora si riesca a farlo nel momento giusto, mentre un risultato meno esaltante se invece si dovesse sbagliare. Il problema, sulla carta, è che i giocatori più forti potrebbero imparare ad eseguire questa tecnica con una frequenza di riuscita molto, molto alta, a meno che EA non riesca a trovare un bilanciamento perfetto per cui sia davvero un rischio anche per gli utenti più abili.

Le aggiunte legate a FUT e ad altre modalità aggiuntive di FIFA 19 saranno invece oggetto del prossimo articolo che tra qualche giorno ci permetterà di entrare nel dettaglio anche su quegli aspetti dell'esperienza. Per ora ci troviamo al cospetto di un capitolo che rifinisce il gameplay ma sfrutta le nuove licenze per rinnovare tutta l'offerta del pacchetto. Le premesse sono insomma buone, per i verdetti invece occorre aspettare il settembre prossimo.