Naoki Yoshida e gli sviluppatori della Creative Business Unit III hanno reiterato in più occasioni di essersi ispirati a una pletora di fiction mentre scrivevano e immaginavano Final Fantasy 16: da Godzilla a Neon Genesis Evangelion, passando per Ultraman, John Wick e Il cavaliere oscuro. Ma l'opera che più li ha influenzati è stata senza alcun dubbio Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, meglio conosciuta dalle nostre parti col titolo dell'adattamento televisivo targato HBO, Il Trono di Spade. Sappiamo quindi per certo che Il Trono di Spade ha avuto un impatto fulminante sullo sviluppatore giapponese, e in effetti ci sono alcune somiglianze... come dire... importanti che i fan sicuramente avranno notato.
Vediamo insieme le 10 citazioni de Il Trono di Spade in Final Fantasy 16 che saltano subito all'occhio e perché, ma state attenti alle anticipazioni visto che le prossime righe gronderanno spoiler sia sul gioco che sulla serie TV. E nel caso in cui stiate ancora rimuginando sul finale del gioco, non possiamo fare a meno di rimandarvi al nostro recente approfondimento.
Clive Rosfield AKA Jon Snow
Il protagonista di Final Fantasy 16 è un buon punto di partenza per la nostra disamina. Il Trono di Spade è una storia corale, ma è indubbio che Jon Snow sia il personaggio più importante dell'opera per diversi motivi, in particolare il fatto che si scopra essere, proprio alla fine, il legittimo erede al trono che dà il titolo alla serie TV.
Clive condivide con Jon non solo i tratti somatici - i capelli lunghi e neri, la barba incolta in età adulta - ma anche un carattere sensibile e impavido al momento opportuno, un forte senso di giustizia e un profondo affetto per i suoi amici e famigliari. Per molto tempo si è creduto che Jon fosse un bastardo, e Clive all'inizio fa parte di una banda di mercenari che si fanno chiamare, appunto, "i bastardi".
Oltre a tutto questo, e al loro lignaggio segreto, Clive e Jon hanno in comune uno zio e un cane speciale. Ne Il Trono di Spade, Jon è fortemente legato a suo zio Benjen Stark, che però sparisce nel corso della prima stagione per rifarsi vivo solo nell'ultima; al contrario, in Final Fantasy 16 lo zio di Clive, Byron Rosfield, compare quasi dal nulla a metà gioco per dargli aiuto e accompagnarlo persino durante il suo viaggio.
Infine, sia Jon che Clive hanno un fedelissimo compagno a quattro zampe speciale. In entrambi i casi, si tratta di un cucciolo che i loro padri hanno trovato al nord e affidato alle cure del protagonista, e mentre lo Spettro di Jon è un metalupo che lo accompagna fino alla fine della serie TV, il lupo di Clive, Torgal, si scopre essere un discendente di Fenrir, l'antico guardiano di Shiva, i cui poteri da Dominante si risvegliano proprio grazie alla presenza di Jill Warwick.
Jill contro il Regno di Ferro
Alcuni anni prima del flashback in cui controlliamo Clive e Joshua da bambini, la casata dei Rosfield aveva preso come ostaggio politico la piccola Jill Warrick per mettere fine alla guerra tra Rosaria e i Territori del Nord che avevano cominciato un'invasione per sfuggire alla Piaga. A quel punto, Jill era stata cresciuta come una Rosfield, e sia Clive che Joshua avevano preso a considerarla una specie di sorella acquisita. È lo stesso destino che capita a Theon Greyjoy, adottato da Ned Stark per lo stesso identico motivo prima dell'inizio de Il Trono di Spade, e pertanto considerato uno di famiglia fino al suo tradimento nella seconda stagione della serie TV.
Sebbene Jill non tradisca i Rosfield, anche lei, come Theon, viene catturata e torturata per anni, ma a questo punto Final Fantasy 16 rovescia la narrativa de Il Trono di Spade: mentre Theon è originario delle Isole di Ferro, e viene torturato dai Bolton del nord, Jill - che viene dal nord - è presa come prigioniera dagli uomini del... Regno di Ferro. Theon, purtroppo, perderà l'onore (e anche qualcos'altro) durante la sua ordalia, mentre Jill ne esce rafforzata e riuscirà persino a vendicarsi del suo aguzzino, passandolo personalmente a fil di spada.
I tre volti di Dion
L'audace Dominante di Bahamut, Dion Lesage, in realtà è un mix di personaggi de Il Trono di Spade. In primo luogo, e questa è l'analogia più evidente, Dion impazzisce come Daenerys Targaryen alla fine dell'ottava stagione - seppur per motivi completamente diversi - e attacca il suo stesso Dominio Cristallino sotto forma di Eikon, causando morte e distruzione che peseranno sulle sue spalle come macigni per il (breve) resto della sua vita. A differenza di Dany che, invece, rivendica con orgoglio le sue azioni contro Approdo del Re. La scena dell'attacco di Bahamut alla città è praticamente uguale, per non dire che ci sono alcune riprese da terra che appaiono identiche a quelle dell'episodio 8x05, "Le campane".
Dion è anche un po' Jaimie Lannister. Come lui, è il biondo primogenito di un'importante casata che non diventerà mai sovrano, una figura controversa e ambigua, divisa tra le intenzioni più nobili e la sua lealtà alla famiglia. E ironicamente, è anche un po' Renly Baratheon, e non tanto perché ha una relazione con un altro nobiluomo - sir Terence in Final Fantasy 16, sir Loras Tyrell ne Il Trono di Spade - ma anche e soprattutto perché si vede soffiare la corona da un fratello.
Goetz e Hodor
Questa è facilissima, anche se la Creative Business Unit III ha cercato di mascherarla il più possibile, forse per prevenire qualche polemica infelice. Il gigantesco ma buono e gentile Goetz è l'apprendista della vecchia commerciante Charon - che lui chiama affettuosamente Nan, cioè "nonnina" - e del fabbro Blackthorne, per cui lavora quando non è diversamente affaccendato. Della sua storia sappiamo pochissimo, solo che Charon l'ha comprato per pochi guil dai suoi genitori, che lo maltrattavano e non ne intravedevano le potenzialità.
Ovviamente Goetz è ispirato al personaggio di Hodor, che ne Il Trono di Spade è interpretato dall'attore irlandese Kristian Nairn. Nel racconto di Martin, Hodor è il fedele stalliere degli Stark, una specie di gigante (nel senso che probabilmente ha davvero sangue di gigante!) afflitto da disabilità intellettiva che riesce a ripetere solo la parola "Hodor" e pertanto tutti chiamano così. Nella serie TV, Hodor porta in spalla il piccolo Brandon Stark proprio come fa Goetz con Jill all'inizio del gioco, e la sua unica parente in vita è una bisnonna che fa da balia ai piccoli Stark e tutti chiamano... Vecchia Nan.
I due Re della Notte
Sia Il Trono di Spade che Final Fantasy 16 hanno un antagonista molto simile, nel bene e nel male, con la differenza che nella serie TV non è l'unico antagonista, se vogliamo considerare la pletora di personaggi negativi come i Lannister, Ditocorto, i Bolton e così via. Il più pericoloso, però, è sicuramente il Re della Notte, un'entità che esiste al di là della Barriera di ghiaccio che divide Westeros in due e che possiede il potere di rianimare i morti sotto forma di zombi. Il Re della Notte ha origini antichissime, ma il suo obiettivo è sterminare ogni essere vivente: sarà Arya, la sorella di Jon, a sconfiggerlo nell'ultima stagione della serie.
Questo non lo rende molto diverso da Ultima, il cattivone di Final Fantasy 16 che ha una storia abbastanza simile: anche lui esisteva prima degli esseri umani, che anzi ha creato insieme ai superstiti della sua specie, nella speranza che un giorno ne sarebbe sorto uno così potente da poter incanalare tutto l'etere per rimodellare il mondo a loro piacimento. Pertanto Ultima possiede la capacità di trasformare gli esseri viventi in Akashic, creature senza libero arbitrio che vivono solo per servirlo.
Anabella: Cersei o Catelyn?
Le similitudini tra Clive e Jon Snow si riflettono nel rapporto del protagonista di Final Fantasy 16 con sua madre Anabella: nella serie TV, la moglie di Ned Stark, Catelyn, odia Jon perché è l'unico figlio che suo marito ha avuto da una prostituta, disonorandola. Non saprà mai che in realtà Ned copriva la defunta sorella Lyanna, che aveva avuto Jon dal legittimo erede al Trono di Spade, Aegon Targaryen, e così facendo lo proteggeva da tutti coloro che avrebbero potuto attentare alla sua vita e a quella degli Stark.
In Final Fantasy 16, Anabella disprezza Clive per un'altra ragione: è un ragazzo forte e impavido, mentre Joshua, il secondogenito che ha ereditato il potere della Fenice, è un bambino gracile e sensibile.
Al di là del suo antagonismo nei confronti del "bastardo" Jon, Catelyn Stark è tuttavia un personaggio molto positivo ne Il Trono di Spade, perciò è stato con un pizzico di perversione che Yoshida e i suoi l'hanno fusa con la sua nemesi diretta, Cersei Lannister. Da quest'ultima Anabella eredita l'ossessione per il potere e per il lignaggio - che Cersei è disposta a preservare con l'incesto - e nel corso del gioco si comporta proprio come la bionda Lannister, sacrificando tutto e tutti per il trono del suo terzo figlio, Olivier, avuto da Sylvestre Lesage, padre di Dion e imperatore di Sanbreque.
C'è anche da dire che il piccolo Olivier è chiaramente ispirato a Robin Arryn, nipote di Catelyn da parte di sua sorella Lisa: nel gioco Olivier si comporta in maniera ossessiva e petulante proprio come faceva il piccolo lord di Nido dell'Aquila, prima che gli eventi lo strappassero al tossico abbraccio della madre.
Valisthea come Westeros
Esiste anche qualche curiosa corrispondenza tra i due mondi in cui si svolgono le storie di Final Fantasy 16 e Il Trono di Spade. Come sappiamo, quello di Final Fantasy 16 si chiama Valisthea ed è diviso in due continenti, Cineria e Ciclonia, divisi da uno specchio d'acqua noto come Mare Stretto. La storia si svolge soprattutto nel continente occidentale, ma col passare del tempo finisce per coinvolgere anche quello orientale in un climax che riguarda il destino del mondo intero. Anche Le cronache del ghiaccio e del fuoco si svolge principalmente nel Continente Occidentale, chiamato anche Westeros, ma l'azione si sposta quasi subito anche nelle terre orientali di Essos. A dividerle c'è un tratto di mare chiamato, ehm, Mare Stretto.
Ironicamente, uno degli avamposti più importanti di Westeros prende il nome di Torri Gemelle, mentre a Valisthea abbiamo le Sponde Gemelle che svolgono praticamente la stessa funzione. E la capitale di Sanbreque è sostanzialmente identica a come HBO ha raffigurato in TV la capitale di Westeros: una roccaforte - la Fortezza Rossa nella serie TV - che si erge sopra una città, il Dominio Cristallino in Final Fantasy 16 e Approdo del Re ne Il Trono di Spade.
Papà Gav e papà Sam
Nel corso della sua avventura, Clive Rosfield stringe alleanze e amicizie, ma forse nessuna è importante come quella con Gav, un ricognitore di Cidolfus Telamon che inizialmente accoglie con diffidenza il nostro eroe e poi diventa letteralmente il suo fratello d'armi. Le missioni secondarie legate a Gav sono fantastiche e delineano in maniera riuscita il loro rapporto, specialmente dopo la morte di Cid: il gioco suggerisce che sia Gav a ereditare il suo soprannome dopo la dipartita di Clive alla fine del gioco. L'amicizia tra Clive e Gav rispecchia quella tra Jon Snow e Samwell Tarly ne Il Trono di Spade: i due si arruolano come Guardiani della Notte e Jon prende a cuore il pavido Sam, proteggendolo dai bulli che lo maltrattano.
Nel corso della storia, Sam è uno dei personaggi che cresce maggiormente e, a un certo punto, salva una ragazza e il suo figlio appena nato da morte certa. Sam si prende cura di Gilly e del bambino - che lei chiamerà Sam, proprio come lui - e finisce per innamorarsi della ragazza, violando il suo giuramento. Ora non sappiamo se in Final Fantasy 16 finisce allo stesso modo tra Gav e Edda, ma di sicuro le circostanze sono molto simili: Gav incontra la giovane donna incinta durante la sua missione a Cineria insieme a Clive, si prende cura di lei, la porta al Rifugio e, nel finale del gioco, parla del neonato come fosse suo figlio, avendolo in un certo senso adottato.
Hugo la montagna
Final Fantasy 16 non ha un gran cast di antagonisti: quelli più convincenti durano poco, Ultima è un nemico abbastanza scontato e Barnabas Thalmr, che aveva tanto potenziale, è davvero sacrificato. Benedikta Harman e Hugo Kupka sono probabilmente i più memorabili del lotto, e mentre la prima è ascrivibile alla canonica figura della femme fatale, il secondo è un po' più complesso: è chiaro che in Square Enix si sono ispirati al personaggio di Gregor Clegane, un energumeno feroce e selvaggio noto anche come "la Montagna". A differenza di Gregor, però, Hugo non è animato dalla brama di sangue, ma dalla passione per Benedikta, e pertanto insegue Clive con l'intento di vendicarne la morte. Il loro scontro è probabilmente uno dei più violenti, spettacolari e coinvolgenti del gioco.
Hugo Kupka è il Dominante di Titano e sebbene possa trasformarsi in un gigante roccioso fin dall'inizio, la sua forma finale, una volta perduto ogni controllo, è ironicamente grande come una montagna. Voluta oppure no, questa divertente citazione de Il Trono di Spade non è neppure l'unica che lo riguarda: durante una prima schermaglia, Clive mozza entrambe le mani di Hugo che lui, successivamente, fa sostituire con delle protesi immobili e dorate... proprio come succede a Jaimie Lannister ne Il Trono di Spade.
Due maledizioni
L'ultimo ponte che vale la pena menzionare - ma ce ne sono altri - tra Final Fantasy 16 e Il Trono di Spade riguarda una condizione fisica sospettosamente simile in entrambe le opere: la maledizione dei Portatori nel gioco Square Enix e il Morbo Grigio nella serie TV. Le cause sono abbastanza diverse, ma il sintomo è lo stesso, e cioè la pietrificazione dei tessuti organici. In Final Fantasy 16 succede ai Portatori, ovvero gli esseri umani in grado di canalizzare l'etere senza ricorrere alle schegge dei Cristalli Madre. Col tempo la loro pelle diventa di pietra, fino a consumarli del tutto, e purtroppo potrebbe essere questo il terribile destino cui va incontro Clive alla fine del gioco.
Ne Il Trono di Spade esiste una malattia molto simile chiamata Morbo Grigio, le cui cause sono sconosciute. È contagiosissima e basta un niente per contrarla, come scopre sulla sua pelle - è il caso di dirlo - Jorah Mormont mentre si trova a Essos: proprio come i Portatori a Valisthea, anche i malati di Morbo Grigio sono considerati spazzatura, ma invece di essere schiavizzati vengono esiliati in terre lontane, dove col tempo soccomberanno del tutto alla malattia e alla pazzia, trasformandosi in pietra dentro e fuori.