60

Final Fantasy 7 Rebirth, analisi del trailer

Si intitolerà Rebirth la seconda parte di Final Fantasy 7 Remake: ecco tutto quello che abbiamo scoperto guardando e riguardando il trailer.

SPECIALE di Christian Colli   —   17/06/2022
Final Fantasy VII Rebirth
Final Fantasy VII Rebirth
Articoli News Video Immagini

Final Fantasy VII Rebirth è stato la sorpresa che ha chiuso in pompa magna il Celebration Broadcast con cui Square Enix ha deciso di festeggiare il venticinquennale di Final Fantasy VII: una carrellata di annunci riguardanti giochi vecchi, nuovi e vecchi che tornano in una nuova veste su una o più piattaforme. Dopo la remastered Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion è stato quindi il momento di annunciare ufficialmente il seguito di Final Fantasy VII Remake, ma anche e soprattutto il fatto che questo ambizioso progetto conterà solo tre episodi in totale. Rebirth arriverà su PlayStation 5 in un generico inverno 2023 (tra dicembre 2023 e marzo 2024 conferma Koch Media), mentre per il terzo capitolo dovremo aspettare ancora un bel po', tant'è che non se ne conosce ancora il sottotitolo.

Dunque analizziamo il trailer di Final Fantasy 7 Rebirth mostrato ieri e cerchiamo di capire meglio cosa abbiamo visto in quel minuto e mezzo. Ah, occhio che state per entrare nel campo minato degli spoiler: se non avete giocato Final Fantasy VII Remake state lontani dalle prossime righe, perché si parte proprio dal finale!

L'analisi del trailer

Final Fantasy VII Rebirth, Cloud e Sephiroth in cammino
Final Fantasy VII Rebirth, Cloud e Sephiroth in cammino

"Ciò che è stato fatto è immutabile. Il passato è per sempre". Con queste parole inizia il primo trailer di Final Fantasy VII Rebirth e con una piuma che galleggia nel vento e scende sopra Zack e Cloud, che si vedono per un attimo prima di uno stacco su Meteora che distrugge il mondo.

"Ma il futuro, anche se scritto, si può cambiare. Pensa al futuro, non al passato", prosegue la voce narrante. Zack e Cloud, in quella scena, stanno tornando, a Midgar dopo il finale di Crisis Core: Final Fantasy VII. Nella storia originale, quella che abbiamo conosciuto per anni, Zack moriva crivellato dai colpi dei soldati della Shinra e Cloud si trascinava fino alla città, per poi rifugiarsi in un'identità fittizia per superare lo shock. Nel finale di Final Fantasy VII Remake, però, Zack e Cloud arrivano insieme a Midgar in una realtà alternativa che a quanto pare è stata generata dall'intervento dei Numen nella storia del nuovo gioco.

Se volete saperne di più sul finale e sul suo significato, vi rimandiamo alla nostra analisi che, a quanto pare, potrebbe aver azzeccato più di una previsione. Il trailer di Rebirth, infatti, prosegue con una domanda in sovrimpressione: "Che ne sarà del pianeta?". Nella scena successiva, vediamo Cloud e Sephiroth avvicinarsi a un ponte in uno scenario naturale a cielo aperto. Si notano anche due elementi dell'interfaccia - la minimappa in alto e il menù Comandi in basso a sinistra - che suggeriscono si tratti di una scena di vero e proprio gameplay, e in particolare di esplorazione. Ma se la libertà sarà pari a quella di un open world, è difficile dirlo.

Il ponte è leggermente diverso, ma sembra proprio quello che porta al Monte Nibel: quello, insomma, è il famigerato flashback di Kalm che i giocatori dell'originale conoscono benissimo. Cloud dice: "Lui vuole portare a termine ciò che ha cominciato. Vuole ciò che secondo lui gli spetta, e dominare il pianeta con Jenova". Il protagonista sta parlando di Sephiroth e infatti una scritta in sovrimpressione si domanda: "Quali sono le mire di Sephiroth?".

Final Fantasy VII Rebirth, Zack trascina Cloud fino a Midgar in una realtà alternativa?
Final Fantasy VII Rebirth, Zack trascina Cloud fino a Midgar in una realtà alternativa?

La scena seguente conferma il flashback summenzionato, perché vediamo Cloud e Sephiroth affacciarsi sulle gole del Monte Nibel, accompagnati da un cinematografico movimento di telecamera che mostra, in lontananza, il traliccio della corrente elettrica. Le due scene dimostrano un'enorme cura per i dettagli ambientali: l'avevamo già notata in Final Fantasy VII Remake, ma ora dovremmo aspettarci di più, specie se consideriamo che il gioco è in sviluppo solo per PlayStation 5, che ci auguriamo spremerà fino all'ultima goccia. La tecnologia della console Sony, però, potrà aiutare il team fino a un certo punto, e starà a tutta la sensibilità artistica di Kitase e compagnia riuscire a raccontare uno dei flashback più iconici nella storia dei videogiochi.

Peccato, tra l'altro, che non si sia visto neppure un combattimento: in quel flashback, infatti, ce ne sono di memorabili. Nel trailer, Cloud dice: "Ti ho vista a terra. Ho pensato che fosse troppo tardi". "Scusa, cosa stai insinuando?", risponde Tifa. "Che sono morta? Che ti sto ingannando?".

Final Fantasy VII Rebirth, il Monte Nibel in una scena
Final Fantasy VII Rebirth, il Monte Nibel in una scena

Il trailer prosegue con un'altra brevissima carrellata di scene che appartengono alla linea temporale originale: di nuovo la Meteora che colpisce il mondo, poi Aerith che prega nella Città Perduta. "È realtà? È immaginazione?", si domanda una scritta in sovrimpressione. È un interrogativo lecito perché molti conti a questo punto non tornano. E infatti il trailer si chiude sulla scena iniziale, quella con Zack che sorregge Cloud sulla via per Midgar. "Qui ci siamo stati insieme cinque anni fa", dice la voce di Cloud, sicuramente rivolgendosi all'amico. "Dove sei? Che ti è successo?". E Aerith aggiunge: "Sto facendo di tutto per trovarti". L'ultima battuta potrebbe appartenere a Zack, che dice: "Perdonami. Sono stato una delusione".

Chissà in che modo e in che momento si incastrano questi scambi: se avete giocato attentamente Final Fantasy VII Remake, infatti, vi sarete accorti che nessuno dei personaggi che hanno conosciuto Zack Fair, e che lo menzionano solo di sfuggita, fa riferimento al suo destino. Una cosa, però, è certa: a un certo punto, il SOLDIER ha consegnato a Cloud la sua Spada Potens. La stessa arma sulle sue spalle nella scena che chiude il trailer, la stessa che i protagonisti incrociavano lasciando Midgar nel finale di Final Fantasy VII Remake.

Misteri e ipotesi

Final Fantasy VII Rebirth, la Spada Potens sulla schiena di Zack
Final Fantasy VII Rebirth, la Spada Potens sulla schiena di Zack

Quando abbiamo analizzato il finale di Final Fantasy VII Remake, abbiamo fatto diverse ipotesi sul suo significato e sul modo in cui lo scrittore Kazushige Nojima stava reinterpretando la storia originale, suddividendola in più parti. Il controverso Capitolo 18, in cui il canovaccio del 1997 parte del tutto per la tangente, ci aveva dato un indizio sulla scelta del sottotitolo: non aveva senso, infatti, parlare di un Remake Parte 1 se la Parte 2 fosse stata assai diversa, come sembra che sia ora che abbiamo assaggiato Final Fantasy VII Rebirth. Avevamo fatto anche un'analogia, in quell'approfondimento, menzionando la Rebuild of Evangelion di Hideaki Anno. Sembra che l'operazione Remake sia esattamente la stessa cosa: la storia ricomincia in modo molto simile, ma pian piano si notano sempre più differenze, e poi a un certo punto diverge quasi completamente.

Final Fantasy VII Rebirth, Zack e Cloud arrivano a Midgar nella scena finale del trailer
Final Fantasy VII Rebirth, Zack e Cloud arrivano a Midgar nella scena finale del trailer

L'opera di Anno, che si è conclusa solo qualche tempo fa dopo una lavorazione di oltre dieci anni col film Evangelion 3.0+1.01, raccontava la serie animata Neon Genesis Evangelion da capo. Il primo film dei quattro previsti, Evangelion 1.01: You are (not) alone, era una specie di sintesi dei primi episodi dell'anime, senza troppe differenze. Il secondo film, Evangelion 2.02: You can (not) advance, proseguiva il racconto con varie anomalie, salvo esplodere in un finale che metteva in discussione l'intera opera. I due film successivi, che concludevano la Rebuild, raccontavano una storia completamente diversa rispetto a quella dell'anime originale. Stiamo facendo questo excursus per suggerirvi che, forse, Nojima e Nomura stanno facendo la stessa, identica cosa: Final Fantasy VII Remake ricominciava ("rifaceva", appunto!) la storia, ma Rebirth la cambia ed è, infatti, una "rinascita".

Final Fantasy VII Rebirth, la Meteora colpirà il mondo... oppure no?
Final Fantasy VII Rebirth, la Meteora colpirà il mondo... oppure no?

Ora bisogna solo capire cosa ci aspetta nel terzo episodio, anche perché non sappiamo fin dove arriverà Rebirth. Remake si prendeva tutto il prologo di Final Fantasy VII fino alla fuga da Midgar, e se dobbiamo dare credito ad alcuni recenti leak, è possibile che Rebirth si concluda con "quella scena là" nella Città degli Antichi, solo con un esito molto diverso. Il terzo e ultimo episodio dell'operazione difficilmente riuscirà a raccontare in un'unica soluzione tutta la sceneggiatura originale restante, perché è veramente tantissimo materiale, ed è plausibile che Nomura voglia scartare tantissimi contenuti che all'epoca facevano da riempitivo, soprattutto se punta a narrare un epilogo tutto nuovo. Tenete presente che il DLC con Yuffie, Episode INTERmission, introduceva nella storia Deepground e i personaggi del mediocre Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus. Concepita molti anni dopo Final Fantasy VII per uno spin-off incentrato su Vincent, questa sottotrama sembra destinata a diventare una parte integrante di Rebirth.

Final Fantasy VII Rebirth, come mai una sfumatura rossa nel logo?
Final Fantasy VII Rebirth, come mai una sfumatura rossa nel logo?

E poi c'è quella sfumatura rossa nel nuovo logo che ci ricorda un certo SOLDIER di rosso vestito. Lo stesso SOLDIER menzionato più e più volte nel corso del Celebration Broadcast, durante i trailer degli altri giochi. La stessa scena l'abbiamo vista nel trailer di Ever Crisis e in quello di Crisis Core, e a voler essere un po' meschini, conosciamo tutti la fissa di Tetsuya Nomura per il musicista Gackt, che ha ispirato le fattezze del famigerato Genesis Rhapsodos. Introdotto a posteriori nell'immaginario di Final Fantasy VII prima con Crisis Core e poi con Dirge of Cerberus, Genesis, che si è autoproclamato protettore del pianeta, è scomparso nel nulla - col corpo di Weiss tra le braccia, lo stesso Weiss che fa da boss opzionale in Episode INTERmission - e di lui non si è saputo più niente per anni. Final Fantasy VII Rebirth potrebbe significa il suo ritorno in scena, ma dobbiamo ammettere che l'idea non ci entusiasma affatto. Sarebbe comico se la terza parte del Remake si chiamasse una cosa tipo Regenesis o Regeneration, ma a questo punto... chi può dirlo?