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Foamstars, abbiamo provato il gioco simil-Splatoon di Square Enix

Foamstars non è un banale clone di Splatoon, ma un gioco multiplayer con una sua dignità: lo abbiamo scoperto alla Gamescom 2023, giocando la demo.

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   27/08/2023
Foamstars, abbiamo provato il gioco simil-Splatoon di Square Enix
Foamstars
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È chiaro il motivo per cui Foamstars sia stato immediatamente etichettato come un clone di Splatoon. Quando lo scorso anno Square Enix diffuse il primo trailer di questo frizzante gioco multiplayer, le somiglianze con la serie di Nintendo erano talmente ovvie che subito si è guadagnato il nomignolo di "Sapoon". Splatoon, ma col sapone al posto dell'inchiostro. E come dargli torto? Esattamente come in Splatoon, anche in Foamstars la propria squadra di quattro giocatori deve correre avanti e indietro per l'arena cercando di riempirla con il colore della propria fazione e impedire agli avversari di fare lo stesso; si può surfare e muoversi più rapidamente sulla schiuma del proprio colore, ma si resta impantanati e si subisce danno se si cammina su quella del colore avversario.

Ah, tutto è ambientato in una città piena di personaggi vestiti in maniera stilosa. I collegamenti tra i due giochi, a dirla tutta, si interrompono a questo punto: provare Foamstars alla Gamescom 2023 ha fatto invece emergere quanto il gioco riesca a essere diverso da Splatoon, con meccaniche che - al netto delle indubbie affinità - danno al gioco di Square Enix una personalità e un ritmo tutti suoi.

Come funziona Foamstars?

Passato un certo numero di minuti, l'arena di Foamstars comincerà a riempirsi di schiuma letale verso il centro, rendendo ancora più piccolo lo spazio in cui muoversi e concentrando i giocatori in uno spazio sempre più ristretto. Un po' come avviene in certi Battle Royale
Passato un certo numero di minuti, l'arena di Foamstars comincerà a riempirsi di schiuma letale verso il centro, rendendo ancora più piccolo lo spazio in cui muoversi e concentrando i giocatori in uno spazio sempre più ristretto. Un po' come avviene in certi Battle Royale

La mappa in cui era ambientata la demo di Foamstars alla Gamescom era una semplice arena circolare con una fontana nel mezzo. Niente dislivelli, trappole o pareti dietro cui coprirsi. In un altro gioco sarebbe stata la mappa più noiosa di sempre, ma in Foamstars è invece lo scenario perfetto per mostrare le caratteristiche del gameplay. A differenza dell'inchiostro di Splatoon - che si limita a colorare le superfici - la spuma in questo caso si ammassa, creando piccole montagne che possono essere utili per proteggersi dagli avversari o per attaccarli da una posizione sopraelevata. Inoltre, per eliminare un avversario non basta colpirlo a ripetizione ma è necessario prima riempirlo di schiuma, e solo dopo che è completamente paralizzato bisogna surfargli addosso. In questo modo si vengono a creare degli inseguimenti interessanti in giro per l'arena e, visto che è possibile salvare i propri compagni inermi prima che vengano messi K.O., ci si trova spesso davanti a una scelta: guadagnare una kill lanciandosi verso un avversario inerme o salvare un proprio compagno ricoperto di schiuma?

Un'altra variabile è nell'obiettivo di ogni partita: nella modalità Smash the Star 4 contro 4, per vincere non basta fare più uccisioni della squadra avversaria. Dopo aver collezionato un certo numero di kill, uno dei giocatori del team rivale (solitamente quello che sta giocando meglio) diventa lo Star Player, e per vincere la partita bisogna cercare di concentrare gli attacchi su di lui per eliminarlo. Il giocatore che diventa lo Star Player è tuttavia più forte e più resistente degli altri, e per farlo fuori c'è bisogno di lavorare di squadra, mentre gli avversari cercheranno di proteggerlo e allo stesso tempo di accumulare abbastanza uccisioni per svelare lo Star Player avversario. Questo vuol dire che fino all'ultimo secondo una partita che sembrava andare in una sola direzione potrà essere ribaltata.

Un multiplayer spumeggiante

Ogni personaggio ha la sua arma e le sue abilità, ma giocando sarà possibile sbloccare delle personalizzazioni estetiche per ognuno di loro
Ogni personaggio ha la sua arma e le sue abilità, ma giocando sarà possibile sbloccare delle personalizzazioni estetiche per ognuno di loro

Non saranno carismatici e originali come gli inkling di Splatoon, ma i personaggi di Foamstars sono tutti stilosi e ben differenziati nelle armi che usano, il modo in cui si spostano per l'arena e le abilità speciali che utilizzano. Ci sono personaggi agili come Soa e Agito che surfano velocemente per la mappa e sparano con doppia pistola, altri come Jet Justice che sono dei tank resistenti e dotati di potenti fucili, altri ancora fanno pochi danni, ma sono in grado di coprire l'intera arena di schiuma in pochi secondi.

Sperimentando è probabile che tra gli otto personaggi del roster ognuno trovi i suoi due o tre foamstar preferiti, ma la composizione della squadra sarà determinante: si potrà decidere di mettere in piedi una squadra bilanciata, una tutta basata sulla velocità, o ancora una capace di "schiumare" la mappa in tempi record.

In Foamstars alcuni personaggi sparano enormi bolle, altri coprono la superficie con potenti getti di spuma: bisognerà sperimentarli un po' tutti per trovare i propri foamstar preferiti
In Foamstars alcuni personaggi sparano enormi bolle, altri coprono la superficie con potenti getti di spuma: bisognerà sperimentarli un po' tutti per trovare i propri foamstar preferiti

Tutte le partite fatte alla Gamescom 2023 sono state intense e divertenti, tanto che alla fine della presentazione, con il punteggio sul 2-2, tutti i presenti hanno chiesto di restare qualche minuto in più per fare un'ultima e decisiva sfida. E che sfida che è stata, con le due squadre che alla fine inseguivano e difendevano i propri Star Player ormai inermi e in fin di vita. Chi ha giocato a Splatoon avrà immediatamente familiarità col modo in cui ci si sposta e si spara la schiuma, ma presto ci si rende conto di quanto diversi siano i ritmi della partita, quanto cambi la gestione delle distanze con gli avversari e quando diverso possa funzionare il gioco di squadra. Ci saranno altre mappe che aggiungeranno dinamiche differenti, così come non mancheranno altre modalità competitive e una campagna single-player su cui gli sviluppatori vogliono mantenere per il momento totale segreto.

Un giocatore inerme può anche essere utilizzato come un'arma contro i suoi compagni: surfandogli contro per eliminarlo lo si vede rotolare in una direzione per poi esplodere in un mucchio di spuma colorata
Un giocatore inerme può anche essere utilizzato come un'arma contro i suoi compagni: surfandogli contro per eliminarlo lo si vede rotolare in una direzione per poi esplodere in un mucchio di spuma colorata

A non convincere per il momento è la chiarezza dell'azione nelle ultime fasi di un round, anche se gli sviluppatori hanno evidentemente preso degli accorgimenti: l'arena di notte e il pavimento di colori scuri e ambrati aiutano a mettere in risalto la schiuma colorata dei giocatori, mentre le silhouette degli avversari sono ben visibili. Allo stesso tempo, però, i neon sullo sfondo rendono la lettura dell'azione un po' più difficile, specialmente verso gli ultimi minuti di un match, quando la mappa si riempie di schiuma e non si capisce benissimo il punto preciso in cui si sta sparando (complice di sicuro la poca dimestichezza coi personaggi e il comportamento delle loro armi).

Foamstars è stata una delle migliori sorprese della Gamescom 2023. Il gioco di Square Enix, bollato fin dall'inizio come un clone meno intrigante di Splatoon, ha dimostrato invece un'eccellente personalità, grazie soprattutto a meccaniche e interazioni diverse. Alcune di queste attingono chiaramente da altri giochi e generi, ma in questo contesto frizzantino e colorato contribuiscono a tendere Foamstars più fresco di quanto si potesse pensare.

CERTEZZE

  • Gli assomiglia, ma non è un banale clone di Splatoon
  • Personaggi molto ben differenziati nelle armi e nelle abilità

DUBBI

  • In certi momenti è visivamente un po' confuso
  • Resta ancora il punto interrogativo sulle altre modalità online e single-player