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Forever Ago: abbiamo parlato con gli sviluppatori di questo nuovo gioco ricco di atmosfera

Abbiamo parlato coi creatori di Forever Ago per scoprire qualcosa di più di quanto il breve trailer abbia lasciato intuire.

INTERVISTA di Aligi Comandini   —   01/08/2022
Forever Ago
Forever Ago
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L'Annapurna Showcase quest'anno non contava titoli capaci di lasciare a bocca aperta la sua fanbase, eppure quanto presentato è riuscito ancora una volta a dimostrare la volontà del noto publisher indipendente di coltivare talenti, concentrandosi su partnership con team di sviluppo ricchi di artisti e supportando piccoli gruppi di programmatori desiderosi di portare a termine progetti normalmente ignorati dalle major per via delle loro peculiarità.

I Third Shift, un team composto da due giovani sviluppatori tedeschi, fanno innegabilmente parte del secondo insieme, e Annapurna ha deciso di supportarli nella creazione di un videogioco chiamato Forever Ago, che fin dal video di presentazione è sembrato quanto di meno commerciale sia concepibile nel panorama.

Si tratta infatti di un'avventura prevalentemente narrativa, in cui il protagonista, Alfred, decide di mettersi in viaggio dopo un tragico evento non meglio specificato. E il bello è che non sembrano esserci forzature, strani elementi mistici o pressioni per rendere le cose più esaltanti e ricche d'azione... Forever Ago si concentra solo sul "viaggio", sulle personalità che Alfred incontra, e sui luoghi che visita, tutti ispirati peraltro dalla natura e dai paesaggi del Nord America.

Insomma, parliamo di un titolo che ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult tra chi ama le esperienze meditative e tranquille, dato che guardando il gameplay presentato le caratteristiche curiose su cui indagare non mancano di certo. Abbiamo cercato di chiarire alcuni dei nostri dubbi in una breve intervista con gli sviluppatori di Forever Ago e, nonostante non abbiano voluto svelarci molti dei segreti della loro opera, qualche informazione interessante è spuntata. Ecco cosa sappiamo.

In camper e in compagnia

Forever Ago: un uomo e il suo cane, o 'un' cane... non è ancora chiaro
Forever Ago: un uomo e il suo cane, o "un" cane... non è ancora chiaro

Alfred è un vecchietto arzillo, ma non così in forma da poter vagare per chilometri e chilometri a piedi. Il suo viaggio sarà quindi prevalentemente a bordo di un camper, e coprirà varie location molto diverse tra loro. I Third Shift ci hanno peraltro confermato che non vi saranno sezioni "di guida" e il camper sarà attivo prevalentemente durante delle scene d'intermezzo tra una fase e un'altra. A quanto pare l'intenzione è quella di rendere il mezzo personalizzabile in qualche modo (seppur non siano entrati nei dettagli in tal senso), senza renderlo realmente centrale nelle meccaniche. Ah, già che stiamo parlando di luoghi visitabili, l'ambientazione di Forever Ago sarà basata sui paesaggi americani, ma non legata a doppio filo a luoghi reali.

Le mappe sono per lo più inventate, e solo parzialmente strutturate ispirandosi a vere location; sembra inoltre che non mancherà la varietà, visto che nel trailer si vedono sia distese desolate degne del deserto del Nevada, sia zone boschive ricche di vegetazione.

Come detto, a ogni modo, Alfred non sarà solo durante il suo girovagare. Il gioco vanterà un cast di personaggi piuttosto colorito e una discreta interattività ambientale, prevalentemente dedicata alla raccolta d'informazioni sui luoghi e sulle persone che li abitano. I compagni di Alfred non saranno poi solo umani: si vede infatti chiaramente il protagonista accompagnato da un cane in un paio di scene e screenshot. Quando abbiamo chiesto delucidazioni agli sviluppatori non si sono sbottonati sul ruolo del peloso a quattro zampe, ma hanno confermato che si tratta di un randagio che il nostro alter ego incontra durante l'avventura, e che avrà indubbiamente un ruolo significativo durante il viaggio.

È stato inoltre confermata anche la volontà di cambiare alle volte il ritmo e il gameplay della campagna. Una sezione boschiva è chiaramente in notturna, e vede Alfred alle prese con il maltempo, oltre a essere generalmente più tesa rispetto alle altre. Ora, non aspettatevi certo fasi survival durante questa scampagnata virtuale, però riteniamo che sarà interessante valutare come possa mutare la struttura del tutto di capitolo in capitolo.

Foto e ricordi

Forever Ago: il viaggio di Alfred sarà per lo più tranquillo, ma qualche sezione potenzialmente 'pericolosa' potrebbe esserci
Forever Ago: il viaggio di Alfred sarà per lo più tranquillo, ma qualche sezione potenzialmente "pericolosa" potrebbe esserci

Buona parte dell'esperienza sembra essere legata alla fotografia. È chiaro che gli sviluppatori siano appassionati di macchine fotografiche vintage, e in Forever Ago Alfred sembra averne una da cui non si separa praticamente mai. Le foto fatte servono a documentare il viaggio, e vengono a quanto pare inserite in un album/diario piuttosto importante per la progressione. Curiosamente, dovrebbero esserci anche dei piccoli puzzle ambientali legati proprio alla fotografia, a conferma di come la passione di Alfred per i paesaggi non sia un semplice contorno all'esplorazione.

Parlando di quest'ultima, le mappe non dovrebbero essere particolarmente estese. L'esperienza sarà per lo più lineare e guidata, con location più grandi di altre, ma mai realmente "aperte" e open map. Quanto visto, anche con tali limitazioni, resta comunque piuttosto impressionante se si considera che il gioco è programmato solo da due persone in Unity.

Forever Ago: Alfred avrà apparentemente a che fare con un colorito cast di personaggi durante il suo girovagare
Forever Ago: Alfred avrà apparentemente a che fare con un colorito cast di personaggi durante il suo girovagare

E la data d'arrivo prevista? Beh, ancora preso per dirlo. I Third Shift ci hanno detto di essere duramente al lavoro sul progetto e di avanzare piuttosto bene, tuttavia non sono ancora in grado di fare una previsione precisa. Ci vorrà quindi crediamo ancora un bel po' prima di vestire i panni del buon Alfred e la sua canuta barba. Poco male, la fiducia in Annapurna è totale, e chissà che anche questo titolo non si riveli una piccola perla indie.