È sempre stato abbastanza semplice spiegare che cosa sia (o che cosa fosse) Fortnite. Non sono mai serviti tecnicismi particolari quali "sparatutto con visuale ravvicinata e componenti strategiche": bastava più o meno dire "quel gioco in cui devi eliminare tutti finché non resti soltanto tu e in cui puoi costruire per difenderti", e chiunque avrebbe capito. Oggi è più difficile, perché Fortnite Battaglia Reale è soltanto una delle modalità di gioco offerte da Epic Games; una che si perde in un calderone gigantesco di altre possibilità.
La prospettiva degli sviluppatori è innegabilmente cambiata. Probabilmente perché anch'essa deve adattarsi ad altre cose che cambiano: i tempi, i gusti del pubblico, le possibilità di funzionamento sul lungo periodo; essendo nato come live service, Fortnite deve garantire una base di utenti costante, e se gli utenti si stancano di fare sempre le stesse cose, in un modo o nell'altro vanno accontentati.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a uno dei più grandi cambiamenti negli ultimi anni: a dicembre 2023 Fortnite si è arricchito di ben tre modalità inedite: Fortnite Rocket Racing, Fortnite Festival e LEGO Fortnite. Tuttavia, e lo saprete benissimo se le avete già provate, parlare di "modalità" è altamente riduttivo, perché qui si tratta letteralmente di giochi a parte. Tutti gratuiti, tutti con la possibilità di utilizzare materiale (skin e personalizzabili) già messi da parte negli scorsi anni su Battaglia Reale.
Proviamo a fare il punto della situazione a capire che cosa è cambiato: perché se per LEGO Fortnite bene o male l'idea di fondo è abbastanza chiara, con Fortnite Rocket Racing si strizza l'occhio a Mario Kart e Rocket League, e con Fortnite Festival addirittura ai mai troppo rimpianti Rock Band e Guitar Hero.
LEGO Fortnite: sopravvivenza o svago, mattoncino su mattoncino
La collaborazione tra Epic Games e l'azienda di mattoncini danesi era diventata il segreto di Pulcinella già da qualche mese. Vero è che ci aspettavamo, al massimo, qualche skin utilizzabile su Battaglia Reale, al più delle armi "legose" da utilizzare per periodi di tempo limitati. E invece ecco qui letteralmente un videogioco a parte, una sorta di compromesso o via di mezzo tra Lego Worlds, Minecraft e Fortnite Salva il Mondo. In LEGO Fortnite è possibile creare da zero il proprio mondo di costruzioni, che ricalca a grandi linee i biomi già esplorati su Battaglia Reale a partire dal lancio fino alle ultime stagioni (pianure, boschi, montagne, deserti, e via dicendo). In verità non è proprio tutto tutto realizzato con i mattoncini LEGO come in Lego Worlds: resta una base del mondo di gioco nello stile cartoonesco di Fortnite, e poi al suo interno tutti i personaggi presenti e la maggior parte degli oggetti, quelli sì, sono fatti di costruzioni.
Personalizzazione è la parola chiave dell'esperienza. Si possono generare mondi casuali privati, in cui saremo soltanto noi a modificare l'ambiente e a scegliere come giocare, oppure piattaforme a parte ai nostri amici (fino ad un massimo di otto). In questo secondo caso, anche quando saremo online gli altri potranno arrivare da noi e contribuire alla crescita del mondo. Lo stile dell'avventura dipende invece da quanto stress vorrete investire in quella che resta a tutti gli effetti comunque una possibilità in più, e non un'alternativa vera e propria a Battaglia Reale. La modalità di gioco base è praticamente un sandbox senza obiettivi: potrete costruire, distruggere, esplorare, mangiare, dormire, e ricominciare da capo senza soluzione di continuità, secondo le vostre esigenze. In "sopravvivenza", invece, le cose si fanno più interessanti, e ricalcano la logica di Minecraft: se sentite troppo freddo venite eliminati, se accumulate troppa "fame" venite eliminati, se vi attaccano ragni, lupi o scheletri lego venite eliminati, se cadete dall'alto venite eliminati, insomma c'è davvero la possibilità di venire eliminati. Ma in quel caso uno zainetto con i vostri oggetti resta sul posto, e potete recuperare tutto quanto. Se non venite eliminati di nuovo.
L'obiettivo generale dell'offerta, che secondo noi è pensata per i più piccoli (vedasi il PEGI) ma farà contenti soprattutto i più grandi, è costruire tutto il possibile. LEGO Fortnite propone via via oggetti, strutture e macchinari più complessi da realizzare da zero: per una spada di base serve una certa quantità di legno, ma per la prima casa occorrerà una quantità di materiale aggiuntiva, ottenibile solo attraverso strumenti secondari e più raffinati. Da esplorare, insomma, c'è davvero tanto, non solo a livello di mondi generati proceduralmente, ma anche nelle meccaniche stesse. Bonus: se avete da parte una discreta collezione di skin di Fortnite, adesso avrete gratuitamente a disposizione anche le loro varianti LEGO. E se il vostro costume preferito non esiste ancora in forma legosa, arriverà comunque più avanti: promessa di Epic Games.
Fortnite Rocket Racing: un po’ Mario Kart, un po’ Rocket League
Se LEGO Fortnite punta al sandbox e Fortnite Festival al rhythm game, Fortnite Rocket Racing, come suggerisce il nome, è invece un gioco di corse interno a Fortnite. A realizzarlo ci ha pensato Psyonix, che guarda un po' è anche il creatore di Rocket League. La collaborazione è in realtà anche più ambiziosa di quanto possa sembrare, perché gran parte delle vetture di Fortnite Festival effettivamente potrà essere utilizzata anche in Rocket League, e viceversa. È come se Epic Games stesse pensando a un collegamento tra titoli differenti, il cui collante nei prossimi anni potrebbe diventare proprio Fortnite, sempre più visto come esperienza condivisa (e sempre meno come Battaglia Reale). Ma forse è solo una nostra impressione, che comunque annotiamo di sfuggita e rimandiamo al giudizio dei posteri.
L'offerta è tanto intuitiva quanto efficace. Un certo numero di giocatori corre su pista alla guida di macchine improbabili, tra velocità impossibili, salti impensabili e addirittura la possibilità di volare per un certo periodo di tempo (prima che la vettura finisca l'energia). Niente di sbalorditivo dal punto di vista dell'idea, non è che uno debba comprare ("comprare", è tutto gratis...) Fortnite per avere un gioco di corse: però avere "anche" un gioco di corse su Fortnite non è niente male come possibilità. In realtà il legame con Mario Kart vale fino a un certo punto: sì, derapando si accumula energia per un boost di velocità, e sì, le macchine possono anche volare e planare per alcuni secondi, però - a parte la possibilità di schiantarsi contro altre vetture - non ci sono potenziatori da raccogliere e da utilizzare contro gli avversari. La suddivisione in leghe e la presenza di classifiche compensa però ampiamente l'assenza di alcune meccaniche.
Fortnite Festival: "e la band continuò a suonare"
Una collaborazione LEGO era prevedibile sul lungo periodo: ormai è impossibile contare brand, franchise, artisti, marchi e serie che abbiano già stretto un accordo con Epic Games per "comparire" su Fortnite Battaglia Reale, dal 2017 ad oggi. Anche una modalità di gioco come Fortnite Rocket Racing ha senso, soprattutto considerando che Rocket League era già comparso sotto i riflettori. Ma se tempo fa ci avessero detto che Fortnite avrebbe incontrato, prima o poi, persino Guitar Hero e Rock Band, non ci avremmo mai creduto. E invece eccoci con Fortnite Festival, in cui i personaggi più famosi di Battaglia Reale imbracciano microfono, chitarra o batteria per salire sul palco dei concerti.
Lato gameplay, si tratta di un vero e proprio rhythm game. Pensate a Fortnite Festival come alla versione mobile/semplificata di un qualsiasi Guitar Hero: bisogna eseguire quattro comandi (soltanto quattro) al momento giusto, man mano che sullo schermo i blocchetti musicali arrivano sulla linea d'esecuzione. Il tempismo viene premiato con punti aggiuntivi; la somma dei punteggi dei singoli performer stabilisce la valutazione complessiva dell'intera band. Per ora non sono presenti moltissime canzoni, ma è prevedibile che ne vengano aggiunte di nuove con cadenza regolare, o in eventi a tempo limitato - come quello di The Weeknd. All'inizio di ogni partita, ogni giocatore può selezionare il proprio pezzo preferito, sperando che venga estratto; non possiamo lamentarci, dal momento che siamo riusciti a suonare, già nella seconda partita, Zombie dei The Cranberries. Va da sé che anche questa offerta inedita di Fortnite è cooperativa, come gran parte di LEGO Fortnite, e non invece competitiva. Anche da questo punto di vista, Epic Games ha "dosato bene" le nuove aggiunte, trovando il giusto compromesso tra l'uno contro tutti e il gioco di squadra per migliorarsi.
La parola ora spetta a voi. Il nuovo corso di Fortnite vi convince? Avere così tante possibilità in più arricchisce il prodotto di base, o rischia di snaturare l'offerta di base, ovvero Battaglia Reale? Ci sembra che la strada dallo "sparatutto" al "servizio" sia ormai ben evidente; ma siamo anche curiosi di scoprire dove condurrà.