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Full Void, il provato di un’avventura che guarda a classici come Another World e Flashback

Il provato della demo di Full Void, un puzzle platformer ispirato ad alcuni grandi classici del passato: Prince of Persia, Another World e Flashback.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   13/02/2023
Full Void, il provato di un’avventura che guarda a classici come Another World e Flashback
Full Void
Full Void
Video Immagini

Il mondo è sotto il giogo di un'intelligenza artificiale impazzita che reprime violentemente ogni forma di rivolta, ma fa disegni bellissimi. Un adolescente decide però di ribellarsi e inizia ad attraversare questo mondo ostile, ostaggio di robot killer e trend di TikTok.

Per scoprire le sue probabilità di successo, abbiamo provato la demo di Full Void di OutOfTheBit (Super Arcade Racing, Wild Baffo) in occasione dello Steam Next Fest, rimanendone intrigati.

Full Void guarda molto ad alcuni classici del passato
Full Void guarda molto ad alcuni classici del passato

Come mai nascosto dagli sviluppatori, le principali fonti d'ispirazione di Full Void sono essenzialmente tre: Prince of Persia, Another World e Flashback. Per chi non li conoscesse e non se ne vergognasse nemmeno un po' (si scherza), sono dei titoli che a cavallo tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 rappresentarono una svolta nel modo di concepire e realizzare i platform di stampo cinematografico. Le influenze dei tre sono evidenti sin dall'inizio della demo, con le dinamiche di gioco che guardano più a Flashback e Prince of Persia, in particolare per la quantità e il tipo di puzzle, e la narrazione che invece segue la lezione di Another World. Quindi a raccontare quello che succede è il mondo di gioco e l'azione stessa, mentre sono completamente assenti dialoghi e documenti da leggere. Il senso di solitudine e disperazione che si respira è effettivamente opprimente.

La demo ci permette di attraversare due scenari in totale: i tetti di una città di cui non sappiamo molto e le fogne della stessa. L'adolescente protagonista non è armato, quindi non può difendersi dai nemici (dei robot), ma può usare l'ingegno per superare i diversi ostacoli. Inoltre è dotato di uno strumento che gli consente di hackerare alcuni apparecchi elettronici (risolvendo un semplicissimo mini gioco di allineamento di un oggetto rotante). La progressione è costruita tramite una successione di puzzle ambientali lineari che sfruttano in diverso modo gli elementi dello scenario. In realtà nella città c'è soprattutto da correre e saltare. A un certo punto bisogna manovrare una gru per allineare delle piattaforme, ma di complesso da fare non c'è moltissimo. Le fogne, invece, offrono una maggiore varietà, tra flussi d'acqua da bloccare, robot da distrarre o da distruggere, piattaforme sconnesse da saltare e quant'altro.

Sistema di gioco

Gran parte della demo si svolge nelle fogne
Gran parte della demo si svolge nelle fogne

Il sistema di controllo di Full Void è davvero semplicissimo. Si basa sostanzialmente sulla pressione di due tasti (salto e azione) e sull'allineamento del protagonista con sporgenze e punti interattivi. Alla Prince of Persia, se non lo si fosse ancora capito. Nonostante la grafica in pixel art, le animazioni sono particolarmente curate, come d'obbligo nel genere, e rendono estremamente fisica ogni azione, anche la più banale. Come già accennato, il gioco richiede sostanzialmente di risolvere una serie di puzzle per andare avanti, osservando la mappa e interagendo alla bisogna con valvole o apparecchi elettronici. Ad esempio in un caso bisogna far finire un robot sotto a un getto d'acqua, calcolando esattamente il tempo che impiegherà a sopraggiungere dalla parte opposta dallo schermo, mentre in un altro dobbiamo trovare la combinazione giusta di valvole da girare per bloccare completamente dei flussi d'acqua. Da notare che i puzzle dei due scenari provati non avevano mai soluzioni alternative, il che è anche giustificato dal tipo di esperienza proposta e dai modelli cui si è guardato.

La qualità di Full Void si manterrà sempre dello stesso livello?
La qualità di Full Void si manterrà sempre dello stesso livello?

Nel complesso, la demo di Full Void ci ha intrigati al punto giusto, tanto che non vediamo l'ora di provare la versione definitiva, che stando a quanto dettoci dagli sviluppatori durerà 4 ore circa in totale. Qua e là abbiamo visto anche alcuni accenni alla storia raccontata, ma troppo pochi e troppo vaghi per poter trarre delle conclusioni o ricostruire come mai l'adolescente protagonista si sia cacciato nei guai. Allo stesso modo possiamo dirvi che la grafica ci è piaciuta, con la sua pixel art marcata e davvero ben fatta nelle scelte cromatiche e alcune animazioni molto gustose, che ci hanno ricordato non poco Another World, ma allo stesso tempo abbiamo visto troppo poco per superare la soglia dell'impressione. Vi sapremo ridire a suo tempo, o con un nuovo provato, o con la recensione.

Full Void sembra essere un ottimo tributo a Prince of Persia, Another World e Flashback, cui guarda molto più che a esponenti più recenti del genere come Inside o Somerville. La demo di suo è molto breve, ma vale la pena di giocarci, soprattutto se si conoscono i titoli citati. Speriamo che la qualità si mantenga elevata anche nella versione finale.

CERTEZZE

  • Sembra essere un ottimo tributo a dei grandi classici
  • Meccaniche di gioco rodate

DUBBI

  • C'è molto ancora da verificare