Nel primo caso, Ghost Rider ci è apparso come una sorta di via di mezzo tra God of War e Soul Reaver: il gioco si sviluppa come un action game puro, con il proseguimento ad una stanza successiva determinato dall’annientamento dei nemici in quella precedente. Il sistema di combattimento appare notevolmente ispirato a quello di Kratos nel titolo Sony, con il protagonista capace di effettuare diverse combo con le sue catene legate alle braccia usando attacchi veloci o potenti. Ancora, ogni mostro sconfitto lascia su schermo delle essenze colorate, che il giocatore deve assorbire premendo un apposito tasto, proprio come il Raziel di Soul Reaver. Per quanto dunque non propriamente originale nelle premesse, Ghost Rider ci è sembrato comunque sufficientemente solido in termini di struttura ludica, con un’azione frenetica visualizzata peraltro da una grafica di buon livello. La seconda parte della demo era costituita da una missione di guida a bordo della motocicletta, con nemici che apparivano ad ogni angolo dello schermo: Ghost Rider poteva liberarsene alternativamente con uno sparo rivolto verso avanti oppure con un colpo di catena ai lati nel caso in cui i mostri tentassero di accostarsi. Non mancavano speed boost, salti vertiginosi e acrobazie varie, oltre alla possibilità estremamente coreografica di scivolare con la moto per passare sotto agli ostacoli. Piuttosto divertente in entrambe le parti della demo, Ghost Rider ha dato anche sfoggio di una cosmesi discreta, che trovava nella buona definizione e nella notevole qualità delle animazioni i propri principali punti di forza. Certo, il gioco a questo punto appare ancora un po’ limitato, segno probabilmente di uno sviluppo ancora non avanzatissimo, ma con le giuste limature Ghost Rider potrebbe rivelarsi un tie-in di livello superiore alla media.
Presente all’interno dello stand privato Take Two e (in fin dei conti ingiustamente) snobbato un po’ da tutti, Ghost Rider è un nuovo action game per PS2 ed Xbox, che segue l’attuale scia di successo del personaggio Marvel creata dalla produzione del blockbuster hollywoodiano in suo onore. Il videogame, tuttavia, sembra trarre ispirazione direttamente dal fumetto piuttosto che dal film, almeno a giudicare dall’assenza di qualsiasi riferimento alla pellicola nella demo che abbiamo avuto modo di provare. Questa era divisa in due parti, un livello standard in terza persona ed uno stage a bordo dell’immancabile motocicletta del protagonista.