E tutto questo a 60 fps spaccati e incisi nella roccia, per un risultato complessivo che pone la fatica di Retro Studios al vertice della produzione Wii fino a questo momento, ovviamente Mario permettendo... Certo è ben lungi da noi paragonare le capacità della console Nintendo ad hardware ben più costosi; ma allo stesso tempo teniamo a sottolineare quanto possa esserci ancora da scoprire tra i chip del piccolo scatolotto candido. Più in generale comunque Metroid 3 dà in ogni istante la sensazione di essere un titolo, molto semplicemente, curato in maniera maniacale sotto ogni punto di vista. Ma se per gli occhi Corruption è una gioia, lo è altrettanto per il “cuore”, ovvero per il gameplay; a rischio di risultare ripetitivi, va constatato ancora una volta di come l’accoppiata Wiimote + nunchuck possa davvero configurarsi come una rivoluzione reale e concreta, capace di continuare a sorprendere anche una volta scemato l’entusiasmo iniziale per la “novità”. Per la serie Prime, una delle più importanti novità sta nella possibilità finalmente di muovere liberamente lo sguardo e quindi il mirino anche durante i movimenti, combinazione impossibile invece in precedenza su gamecube; è probabilmente questa inedita possibilità, finora sconosciuta alla serie, che ha portato a considerare Corruption più action oriented e più vicino agli FPS rispetto all’indirizzo adottato fino a questo momento. In realtà il tutto diventa maggiormente frenetico e rapido proprio grazie al sistema di controllo e a ciò che in più ha permesso di fare rispetto al pad classico usato in precedenza.
La componente esplorativa e riflessiva è ancora presente in tutto il suo splendore, se non esaltata dall’introduzione della Grapple Beam che ha consentito di studiare nuovi enigmi e permettere una maggiore interazione con l’ambientazione. Spostare oggetti, aggrapparsi a sporgenze, aprire porte ma anche disarmare i nemici, tutto ciò e molto altro ancora passa attraverso tale nuova facoltà di Samus e al relativo movimento del nunchuk. Ma anche l’interazione con alcuni oggetti, come per esempio le leve, richiede di spostare il proprio braccio in maniera congruente. Apprezzabile inoltre l’inclusione di obiettivi all’interno dell’avventura, un po’ come quelli offerti dai giochi per Xbox 360; analogamente anche in questo caso raggiungendo particolari situazioni si possono sbloccare extra come musiche e artwork, e anche una simpatica feature con la quale fotografare in qualsiasi momento lo schermo di gioco per inviare poi gli screenshot ai componenti della propria friend list. Di Metroid 3 Corruption si potrebbe continuare a parlare per migliaia di caratteri, ma anche in tal caso sarebbe difficile esprimere fedelmente la qualità di ogni suo aspetto e la cura con cui è stato realizzato. Non resta quindi che attendere l’uscita nei negozi, prevista per fine ottobre in Europa, con la consapevolezza che molto difficilmente la produzione Nintendo potrà non rivelarsi all’altezza delle elevate aspettative.
Finalmente abbiamo avuto la possibilità di giocare con calma e tranquillità l’attesissimo Metroid Prime 3: Corruption, terzo capitolo della serie che ha lanciato Retro Studios nel firmamento dei migliori sviluppatori Nintendo. Vogliamo iniziare parlando dell’aspetto tecnico, per un motivo molto semplice: Corruption sarà il primo gioco finalmente in grado di dimostrare che il Wii è capace di molto di più che semplici conversioni da Ps2 o titoli a livello grafico del Gamecube. Fin dai primi istanti di gioco è sorprendente la pulizia grafica e la qualità delle texture che il team americano è riuscito ad ottenere, lavorando evidentemente sull’hardware in maniera competente ed approfondita. I 480p e i 16:9 contribuiscono in maniera fondamentale a restituire ambientazioni enormi, dettagliate, esaltate da una palette cromatica che in una parola si può definire perfetta.