Il motociclismo e l'Italia formano nella realtà un connubio indissolubile grazie a una tradizione che pochi altri possono vantare, con piloti e moto in grado di esaltare i molti milioni di fan sparsi per tutto lo Stivale. È quindi bello sapere che il prossimo rilascio di quella che forse è la più prestigiosa serie a due ruote del mondo dei videogame verrà curato da un team milanese, Milestone, che negli anni ha già abbondantemente provato la propria capacità nel realizzare titoli di grande profondità, specializzandosi in tutto ciò che concerne le corse e l'alta velocità. Moto GP 08 sarà quindi l'ennesima uscita di un brand celebre ma anche un gradito ritorno, offrendo dal prossimo ottobre tutta una serie di modalità e opzioni che molto hanno in comune con il passato più qualche interessante novità.
Un pilota tutto nuovo
Il cuore pulsante dell'intera esperienza sarà la modalità Carriera, all'interno della quale crearsi un proprio alter ego da far poi competere all'interno dei campionati regolari, partendo dalla 125 fino alla Moto GP, passando per le 250. I piloti da battere e le piste su cui gareggiare saranno quelle ufficiali e aggiornate all'ultimo campionato – una delle prove è avvenuta sul circuito del Qatar in notturna – mentre il pilota creato dall'utente dovrà sviluppare le proprie abilità spendendo i punti ricevuti dopo ogni piazzamento, andando a influire su velocità, accelerazione, frenata e tenuta. Gli stessi crediti potranno poi essere investiti per passare alla categoria successiva o per trasferirsi in un team più competitivo, il tutto ovviamente a fine stagione. Un'impostazione non del tutto originale ma sempre efficace, che dovrebbe garantire molte ore di divertimento e a cui saranno affiancate le solite Gara Veloce e Pratica, durante le quali utilizzare, ora sì, i corridori realmente esistenti. Sul fronte multiplayer il canonico split screen verrà affiancato su PC, Playstation 3 e Xbox 360 dalle competizioni online durante le quali affrontare undici avversari umani, meno rispetto ai precedenti diciotto ma così da ottenere maggior fluidità e confusione in pista.
Sul fronte giocabilità si verrà lasciati sempre liberi di decidere quale tra le tre opzioni preimpostate utilizzare: arcade, avanzato o simulativo, è subito abbastanza evidente quale tipo di progressione si sia scelto di dare a ciascuna di esse, dalla prima che permette clamorosi scontri, uscite di pista ed errori, fino all'ultima dove si ha la costante sensazione di essere richiamati a terra dalla forza di gravità o buttati sulla sabbia da quella centrifuga.
Finalmente in pista
Pad alla mano la sensazione è che ci si sia fino a questo momento mossi bene, con i controlli che rispondono a dovere e l'intelligenza artificiale in grado di simulare in modo credibile i movimenti e le strategie realmente attuate dai corridori. Giocando con le impostazioni arcade il livello di sfida non sembra essere particolarmente elevato – ma le cose migliorano salendo di classe – mentre le ulteriori due impostazioni mettono a dura prova chiunque non vi si avvicini con il dovuto rispetto, costringendo chi scrive a ripetute cadute e un umiliante ultimo posto.
Graficamente le moto e i piloti sono dotati di buoni modelli e praticamente identici agli originali, anche se le animazioni quando in sella sono ancora lontane dalla perfezione e i sessanta frame non sempre stabili. I margini di miglioramento ci sono, sperando che coinvolgano anche i circuiti, per il momento un po' spogli. I mesi per completare l'opera e ottenere il successo sperato ci sono, non resta che incrociare le dita e seguirne i progressi; intanto vale la pena rispolverare il casco e i guanti.