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Genshin Impact, il provato della closed beta

Abbiamo trascorso qualche ora in compagnia di Genshin Impact, il gioco sviluppato dal team cinese MiHoYo e in uscita sia per dispositivi mobile sia per console: è davvero il clone di The Legend of Zelda come dicono?

PROVATO di Alessandra Borgonovo   —   28/03/2020
Genshin Impact
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MiHoYo, lo sviluppatore cinese già autore di Honkai Impact 3rd, è tornato sulle scene con Genshin Impact, una nuova IP che pare sia salita alle cronache per la sua somiglianza con The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Nonché per la bizzarra protesta di un giocatore cinese il quale, sapendo che un probabile clone del capolavoro targato Nintendo sarebbe passato anche su console, PC e mobile - dunque in un certo senso "sporcando" la purezza del gioco cui si ispira - ha voluto mostrare tutto il proprio disappunto distruggendo una PS4 durante il ChinaJoy. Al di là di certe reazioni fuori misura, non possiamo negare che il primo impatto con questo action RPG ci abbia di fatto ricordato molto da vicino Zelda ma vogliamo rassicurarvi sul fatto che si tratta dell'impianto visivo e delle atmosfere: per il resto, Genshin Impact ha una dichiarata matrice molto più orientale e tendente agli MMO, oltre che al fastidioso sistema delle microtransazioni, tuttavia questo non ci ha impedito di rimanerne piacevolmente colpiti. Analizziamo nel dettaglio il frizzante mondo di Tevyat e i suoi personaggi.

Nelle terre di Tevyat

Abbiamo trascorso qualche ora nel colorato e vivido mondo di Genshin Impact, non potendo mancare di notare l'ambizione dietro un progetto molto distante in termini di portata rispetto al precedente: stiamo parlando di un action RPG open-world multipiattaforma, che ci porterà a girovagare in lungo e in largo una mappa tanto vasta quanto ricca, scoprire dungeon nascosti, sconfiggere nemici, saccheggiare il loro bottino e più in generale scoprire cosa ci aspetta un po' più in là all'orizzonte. Niente che di fatto non si sia già visto, a maggior ragione perché - l'abbiamo detto - il design nel complesso rimanda senza troppi giri a Zelda, ciononostante il team di sviluppo sembra essere riuscito a dare un'identità propria a un gioco che impara dai maestri per poi muoversi sulle proprie gambe. La storia, per quanto colto finora, ruota attorno a due gemelli in lotta contro una misteriosa divinità: in base alla nostra scelta, se giocare come maschio o femmina, dovremo assistere impotenti alla scomparsa dell'altro gemello prima di ritrovarci nelle terre di Tevyat con l'obiettivo di trovarlo/a. A farci compagnia, una creatura umanoide che fa un po' le veci della storica Navi di The Legend of Zelda, riuscendo a essere ugualmente petulante in certi momenti. Non sappiamo quanto tempo sia trascorso da quella lotta, dove sia il nostro gemello né come raggiungerlo. Tutto ciò che possiamo fare è raccogliere più indizi possibili e creare da soli il percorso da seguire.

Una volta in controllo del personaggio, si viene immediatamente investiti dalla pienezza e dalla vividezza del mondo di gioco, che sembra respirare con noi mentre ci avventuriamo lungo le sue distese sconfinate verso la prima città di gioco: le esperienze in grado di garantire un senso di libertà totale pur continuando a fornire una ragione per esistere all'interno di un open-world non sono molte e l'intenzione di MiHoYo pare sia realizzare un gioco che non punta alla grandezza di Zelda ma ne trae spunto per provare a colmare la carenza di titoli a riguardo. Non c'è elemento con il quale non possiate interagire, né fiume che non possiate attraversare a nuoto, parete rocciosa da scalare o manicaretto d'emergenza da cucinare nel caso vi sia necessità ma, per quanto intrigante, Tevyat è un mondo che non tarderà a mettervi alla prova senza per forza costringervi a impugnare un'arma.

Genshin Impact Closed Beta 01

Elementale, Watson

Da buon action RPG, Genshin Impact offre un sistema di combattimento dinamico il cui principale punto di forza sono le combinazioni di attacchi ma soprattutto le debolezze elementali. I personaggi sono caratterizzati da determinate abilità legate a uno dei quattro elementi, almeno per quanto abbiamo potuto vedere finora, ed è essenziale pensare fuori dagli schemi per mettere in pratica al meglio queste loro peculiarità - spesso passando da uno all'altro in modo da massimizzare l'efficacia e i conseguenti danni. Abbiamo molto apprezzato la velocità di pensiero e la strategia che una simile necessità richiama, sebbene all'inizio le possibilità di combinare effettivamente più effetti siano state rare. Abbiamo tuttavia capito quello che Pokémon ci ha insegnato dall'alba dei tempi: la composizione di alcuni nemici ne determina a colpo d'occhio la possibile debolezza. Spesso però possiamo trarre vantaggio anche da ciò che portano con loro; ad esempio gli Hilichurl, una sorta di controparte più umanoide dei Boblin, sono spesso dotati di scudi di legno che praticamente pregano di esser dati alle fiamme. Questo non solo li distrae creando una perfetta apertura nella loro guardia ma li priva di un valido strumento di difesa con cui ostacolare i nostri colpi.

Sebbene nelle fasi iniziali non ci sia stato modo di approfondire il gameplay, è evidente come la vittoria si poggi sulla nostra capacità di intercambiare i membri del party, adattandoci di volta in volta alle situazioni e creandoci l'occasione perfetta per essere il cuneo che sbaraglierà le schiere nemiche, soprattutto quando si tratta di prendere d'assalto degli accampamenti per fare razzia di tutto ciò che si trova all'interno. Ne risulta così un sistema di combattimento efficace e accattivante, che non tarderà a richiedere un continuo passaggio di testimone al compagno di squadra più indicato per raggiungere una vittoria se non immediata, quantomeno certa e a rischio contenuto. Ci siamo insomma divertiti a deviare dall'obiettivo principale (come sempre) per portare un po' d'ordine nel mondo di Tevyat a suon di frecce infuocate, spadoni ben più pesanti del personaggio che li impugna e occasionali barili esplosivi pronti da far esplodere. Bisognerà vedere a gioco completo quanta varietà potrà esserci in una simile formula, ci è parso però un ottimo punto di partenza dal quale cercare una progressiva evoluzione.

Genshin Impact Closed Beta 02

Lo sviluppo del personaggio

A proposito di evoluzione, Genshin Impact mette in piedi uno sviluppo del personaggio molto stratificato e per il quale occorrerà impegnarsi per interiorizzarlo, anziché lasciarli trascinare dal flusso della battaglia e dei punti esperienza: questi ultimi infatti non sono presenti, o meglio non come siamo abituati a pensarli. La progressione si basa esclusivamente su specifici documenti, di base racchiusi all'interno dei forzieri, che a seconda della loro rarità e con un piccolo contributo in denaro offrono un preciso ammontare di exp permettendoci così di aumentare il livello del singolo personaggio. Un sistema chiaramente incentrato sul farming, che a sua volta ruota attorno a un purtroppo presente sistema di microtransazioni - di cui parleremo a breve. Se falciare nemici, esplorare, raccogliere risorse e ripetere l'esperienza elevandola alla n non vi crea problemi, sappiate che nel concetto di progressione sono comprese anche le armi, gli artefatti e i singoli talenti (distribuiti lungo un accattivante sistema di costellazioni à la Skyrim). Capite da voi dunque come l'assuefazione che inevitabilmente il farming genera nei giocatori, unita alla possibilità di spendere denaro per accelerare il processo, sia un fattore chiave per giudicare in futuro il gioco. Posto che sia gratuito al lancio, dettaglio di cui non abbiamo conferma, sarà necessario valutare fino a che punto le microtransazioni peseranno sulla continuità dell'avventura. Non possiamo negare di aver storto il naso di fronte alla presenza degli acquisti in-game, a maggior ragione perché una volta compreso lo sviluppo del personaggio con tutti gli annessi e connessi non si può che apprezzare la profondità cercata da MiHoYo: la speranza è che questo modello di business non si imponga sull'esperienza generale.

Genshin Impact Closed Beta 03

Spendi che ti passa

Veniamo quindi all'elefante nella stanza. Forse il fatto che Genshin Impact sia stato pensato anche per mobile doveva far sospettare l'introduzione di meccaniche tanto care proprio ai giochi pensati per questi dispositivi. Microtransazioni e lootbox sono dichiaratamente parte dell'esperienza, tanto da avere un brevissimo tutorial dedicato, e sono legate a doppio filo sia alla creazione del party (per quanto non dubitiamo potrà vantare di personaggi originali propri dell'avventura) sia alla creazione di oggetti e al potenziamento delle armi. Una vera e propria scorciatoia che velocizza la progressione ma speriamo non la catalizzi del tutto: si tratterà della prova del nove in fase di recensione, perché da quanto visto finora non possiamo esprimerci più di tanto, ma considerata la stratificazione dello sviluppo non ci sentiamo di escludere che molti potranno farsi tentare dalla prospettiva.

Genshin Impact è un gioco che, seppur derivativo, non merita la nomea di clone: al di là di alcune somiglianze strutturali con Zelda, emerge lo sforzo di rendersi unico in un panorama dove action RPG open-world con una simile libertà di approccio non sono poi così comuni. Un mondo di gioco ricco, vivido e frizzante fa da contraltare a una scrittura curata, mirata ad approfondire Tevyat sotto molti aspetti, e accoglie un sistema di combattimento efficace e accattivante, volto alla sperimentazione. Il vero neo di questa produzione è però la presenza delle microtransazioni: la closed beta non ci ha permesso di capire quanto peso avranno nell'economia di gioco ma ci auguriamo non sia tanto sensibile. A patto di non incentivare il pay-to-win, tagliando fuori chi invece vorrebbe proseguire sulla base dell'impegno e della costanza, Genshin Impact potrebbe essere un gioco da tenere d'occhio e con il quale trascorrere ore su ore di divertimento.

CERTEZZE

  • Mondo di gioco ricco e vivido
  • Sviluppo del personaggio stratificato
  • Sistema di combattimento molto efficace

DUBBI

  • Il possibile peso delle microtransazioni