Stilando un elenco dei titoli che più di altri ci hanno convinti e soddisfatti alla Gamescom 2023, non possiamo affatto escludere Ghostrunner 2. La produzione 505 Games, fattasi ormai saga, è il diretto sequel di un gioco apprezzatissimo dalla sua ristretta nicchia di fan e che, anche per questo motivo, necessita forse di un minimo di presentazione.
L'originale, pubblicato nel 2020 inizialmente solo su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, convinse e divertì grazie al suo perfetto mix azione, adrenalina e continui tentativi falliti. Nei panni di un ninja del futuro, che lotta per la giustizia in un mondo molto cyberpunk e tanto distopico, si trattava di attraversare arene zeppe di nemici, saltando di piattaforma in piattaforma, lanciando shuriken e sfoderando la katana.
La visuale in prima persona, il ritmo frenetico e l'imperativo di non subire neanche un colpo furono gli ingredienti che resero il gioco assuefacente, impegnativo, divertentissimo.
A distanza di qualche anno da quell'inaspettato successo di critica e pubblico, One More Level ci vuole provare un'altra volta e, a quanto pare, ha altissime probabilità di riuscirci di nuovo. La demo di Ghostrunner 2 provata alla Gamescom, come già anticipato, ci ha convinto, permettendoci anche di scoprire che non siamo affatto pessimi con il pad tra le mani.
Stessa filosofia, stessi scontri mortali
Come rendere immediatamente chiari i presupposti ludici, l'idea, le basi progettuali su cui si basa Ghostrunner 2? Come comunicare tutto ciò, ancor prima di porsi di fronte ad uno schermo e di premere il pulsante Start?
I ragazzi di One More Level hanno dato una risposta efficacissima al quesito, tappezzando il loro stand con i risultati ottenuti dai vari redattori e giornalisti che si sono messi alla prova con la demo giocabile alla Gamescom. Tempo di completamento e numero di morti collezionate, due dati che lasciavano intendere la difficoltà di fondo, nonché l'intensità dell'azione, frenetica, protesa a rendere l'utente una spietata macchina da guerra risoluta, rapida, efficiente.
Ghostrunner 2 riprende lì dove il prequel si era interrotto. Nonostante l'epopea eroica del buon Jack sia andata a buon fine, la distopica società in cui vive il protagonista corre nuovamente il rischio di capitolare sotto il giogo di un'altra opprimente dittatura. Toccherà nuovamente a lui mettere le cose a posto, scegliendo katana e shuriken come strumenti diplomatici e politici. Sebbene la trama non sia affatto un pilastro su cui vuole puntellarsi il gioco, gli sviluppatori ci hanno assicurato che la lore subirà un'ovvia espansione tramite specifici collezionabili che mirano a contestualizzare maggiormente e meglio le gesta del prode Jack, non fosse altro per permettere ai neofiti di orientarsi anche senza essersi giocati l'episodio precedente.
Pad alla mano, la prima cosa che salta all'occhio è l'ovvio passo in avanti compiuto in termini grafici. I modelli poligonali dei nemici non impressionano particolarmente, ma tutto il resto sembra già funzionare alla grande. Le ambientazioni sono sufficientemente dettagliate, il frame rate non perde un colpo, effetti particellari e luce concorrono a creare paesaggi urbani e futuristici a modo loro affascinanti.
Anche la colonna sonora del livello su cui abbiamo potuto mettere le mani gasava al punto giusto, titillando tra l'altro la nostra personale passione per certe sonorità new retro wave. Quasi tutto bello da vedere e sentire, ma eravamo lì, seduti di fianco al director del gioco, per battere il tempo dei nostri colleghi, cercando di limitare il più possibile i game over.
Le sensazioni sono assolutamente simili a quello del prequel, e non avrebbe potuto essere diversamente. I movimenti di Jack sono rapidi e precisi. Saltare, girarsi di scatto, correre su una parete, sono azioni che non causano alcun disorientamento. Nonostante la visuale in prima persona potrebbe far pensare il contrario, in Ghostrunner 2 è questione di pochi secondi prima di prendere dimestichezza con la profondità, con le distanze, con le dimensioni delle strutture che caratterizzano ogni scenario.
Il passaggio tra fasi puramente platform e quelle di combattimento, avviene con un ritmo migliore rispetto al passato, senza evidenti interruzioni tra l'una e l'altra. Qualche piattaforma più in là, dopo aver utilizzato anche il rampino e la scivolata per superare burroni e muoverci tra i palazzi e le strade fetide della metropoli in cui è ambientato il gioco, eravamo praticamene tutt'uno con Jack, desiderosi più che mai di esibirci in gesti atletici e salti vertiginosi come facevamo ai tempi del mai dimenticato Mirror's Edge.
La demo, tuttavia, aveva programmi ben diversi in serbo per noi. Dopo qualche convenevole, difatti, hanno iniziato a fare capolino nemici da tutte le parti. Abbiamo riscoperto il piacere di eliminare i malintenzionati con un rapido colpo di katana, apprezzando la scelta degli sviluppatori di essere piuttosto generosi per quanto concerne l'hit box dei nemici, compromesso necessario vista la visuale e la rapidità di movimento. Ci siamo stupiti della nostra precisione con gli shuriken, di numero molto contenuto, ma imprescindibili per eliminare nemici dalla distanza magari puntandoli contro qualche barile sempre incline a pirotecniche esplosioni.
Nessuna rivoluzione, ma interessanti novità
Non si vive solo di strategie offensive. Per preservare la vita del nostro, visto che anche per Jack basta un singolo colpo subito per salutare questa Terra, abbiamo anche fatto la piacevole conoscenza della parata, grande novità di Ghostrunner 2. Gli sviluppatori, non ne hanno fatto mistero, volevano rendere il loro gioco più facilmente padroneggiabile da un pubblico più vasto rispetto al passato. Ecco perché, oltre all'ovvio ritorno della schivata, questa volta potrete anche utilizzare la katana per salvarvi la vita, almeno fintantoché la relativa barra della stamina è sufficientemente piena. Per quanto automatica, questa tecnica va infatti utilizzata con raziocinio e strategia.
Sempre per ciò che concerne le novità, vale anche citare il nuovo potere speciale, chiamato Tempest, che consente a Jack di scaraventare i nemici dalla distanza, oltre che di spostare alcuni elementi dello scenario, manovra utile nelle poche situazioni in cui vi verrà chiesto di risolvere degli enigmi.
Ci saranno altri poteri, ci hanno assicurato gli sviluppatori, ma anche così equipaggiato, Jack era perfettamente in grado di elargire innumerevoli gioie all'utente. Correre su un muro per atterrare su un avversario; colpire un nemico con lo shuriken, mentre si taglia in due il suo compagno una volta raggiunto alle spalle; disorientare i malcapitati con la complicità del rampino, prima di spedirli all'inferno dopo una poderosa scivolata; eseguire una finisher a seguito di una parata perfetta, sono tutte azioni che vi faranno sentire abilissimi, invincibili, onnipotenti.
Ma solo per un breve attimo, perché poi il game over è sempre dietro l'angolo. I nemici, per quanto mossi da un'I.A. basilare, ci correvano incontro, ci circondavano, ci sparavano, ci inseguivano con le katane sguainate. Difficilmente non si capisce l'errore compiuto, ma aspettatevi di essere attaccati anche alle spalle da un nemico che inizialmente non avevate nemmeno considerato o individuato. La pratica, tuttavia, rende perfetti, è già dopo una decina di minuti eravamo perfettamente a nostro agio nell'inanellare combo di comandi che ci permettevano di rimbalzare letteralmente nello scenario, colpendo tutto ciò che si muoveva intorno a noi.
Ghostrunner 2, difatti, fonda buona parte del suo gameplay sul trial & error. Game over dopo game over si capisce meglio come approcciarsi ai nemici, si studia la mappa, si scoprono nuove strategie per colpire. Nella demo, tra l'altro, non mancavano sentieri più o meno nascosti che consentivano di aggirare i nemici, ulteriore caratteristica che spinge anche all'esplorazione.
L'ultima novità che gli sviluppatori avevano in serbo riguardava i livelli che il buon Jack deve attraversare a tutta birra al manubrio di una potentissima moto. Immaginatevi un F-Zero, in prima persona, e senza avversari da superare. Lanciati a velocità folle su questa strada virtualmente infinita, abbiamo saggiato i contorni di un sistema di guida sicuramente rudimentale e poco rifinito, ma funzionale allo scopo. Grazie ad un buon senso di velocità e un design dei tracciati non troppo banale, ci siamo divertiti e non poco a destreggiarci tra rampe, pareti laterali su cui sfrecciare e ostacoli di ogni genere da evitare.
Certo, queste saranno quasi di sicuro le sezioni più deboli e fragili di Ghostrunner 2, ma pur chiudendo un occhio sulla realizzazione generale del livello provato nella demo, mentiremmo se dicessimo che non ci siamo divertiti enormemente nel completarlo.
La demo provata alla Gamescom di Ghostrunner 2 ci ha totalmente convinti sulla bontà del gioco che debutterà il prossimo 26 ottobre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X e S. Il team di sviluppo sta lavorando nella direzione di ampliare la formula originale, sembra con ottimi risultati. La parata si configura come una lieve concessione indirizzata a neofiti e videogiocatori meno abili. Poteri come il Tempest rappresenteranno strumenti ulteriori con cui farsi strada tra i livelli. Il design dei livelli sembra maturato ulteriormente, sia per la miglior convivenza tra sezioni puramente platform e quelle di combattimento, sia per la presenza di più strade percorribili, eventualmente sfruttabili per sorprendere gli avversari. Viste anche le migliorie del comparto grafico e il desiderio di aggiungere un pizzico di varietà in più, con i livelli a cavallo della moto, Ghostrunner 2 ha tutte le carte in tavola per fare come e molto meglio del prequel. Conclusa la demo provata allo stand di One More Level, non ci siamo solo ritrovati con un bel sorriso stampato sulla faccia. Confrontando il risultato ottenuto, con quello ottenuto da altri giornalisti e redattori, ci siamo accorti di non essere andati neanche troppo male.
CERTEZZE
- Frenetico e impegnativo come il prequel
- Livello sulla moto divertente
- Art design ispirato
DUBBI
- L'introduzione della parata potrebbe indispettire i più intransigenti
- Profondità e riuscita delle sezioni in moto tutta da dimostrare