Harry Potter è un marchio con il quale è possibile vendere di tutto. Non stupisce quindi che i videogiochi su licenza usciti finora non siano riusciti a brillare per qualità, anche se nel corso degli ultimi 20 anni bisogna ammettere che qualcosa di buono è arrivato.
In attesa di scoprire come sarà l'Harry Potter RPG che Warner Bros. dovrebbe annunciare nelle prossime settimane, ecco quindi i migliori giochi di Harry Potter usciti dal 2001 ad oggi. E quelli peggiori. Prima di solcare le nuvole sulla nostra Nimbus 2000, però, vi ricordiamo di iscrivervi al nostro canale YouTube e di cliccare sulla campanellina per non perdervi nessuno dei nostri contenuti.
LEGO Harry Potter Collecion
La formula LEGO sarà pure semplice e limitata, ma è una certezza che ha saputo regalarci anche due dei migliori titoli dedicati al maghetto più famoso del mondo. LEGO Harry Potter: Anni 1-4 e LEGO Harry Potter: Anni 5-7 (che si possono trovare in una comoda LEGO Harry Potter Collection) hanno infatti impacchettato con il consueto umorismo tutti gli eventi chiave di libri e pellicole, tenendo alto il ritmo grazie a sorprese e trovate che non possono non deliziare i fan dell'universo creato da J.K. Rowling.
Harry Potter per Kinect
Uno dei peggiori giochi per Kinect. È così che si può riassumere la disastrosa esperienza di Harry Potter per Kinect. Un titolo che è riuscito a distinguersi in negativo persino in mezzo a una libreria già traboccante di mediocrità, grazie a mini giochi noiosi e a un sistema di rilevazione dei movimenti sotto la media.
Harry Potter: Wizards Unite
Forse non ha avuto l'impatto prorompente di Pokémon GO, ma con Harry Potter: Wizards Unite Niantic è riuscita ancora una volta a catturare milioni di giocatori. L'approccio alla realtà aumentata è simile a quello utilizzato con i mostriciattoli di Game Freak, ma Wizards Unite è un gioco più completo e meglio riuscito, in grado di aggiungere elementi di lore e di collezionismo molto interessanti. Anche la componente RPG è decisamente marcata, in un titolo mobile assolutamente godibile.
Harry Potter: Hogwarts Mystery
Non si può dire lo stesso, invece, di Harry Potter: Hogwarts Mystery. Non che il lavoro di Jam City sia malvagio, ma è piagato da un gameplay troppo semplicistico e da sistema di microtransazioni tutt'altro che amichevole, che vanificano il buon lavoro svolto con la storia e l'ambientazione, che risultano perfettamente in linea con le atmosfere di Hogwarts.
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Nonostante il caos generato dall'avere un'esperienza diversa a seconda della piattaforma di riferimento, Harry Potter e la Pietra Filosofale ha rappresentato per la serie un buon esordio nel mondo dell'intrattenimento digitale. Più votato all'azione nelle edizioni per console da casa, di stampo marcatamente JRPG su Game Boy Color. Non si trattava di titoli trascendentali, è vero, ma chi li ha giocati all'epoca si era sicuramente divertito, soprattutto grazie a un interessante minigioco sul Quidditch.
Wonderbook: Il libro degli Incantesimi
Al pari di quella per Kinect, è risultata poco riuscita anche l'esperienza di Harry Potter con PlayStation Move. Wonderbook: Il libro degli Incantesi e quello delle Pozioni sfruttano in modo efficace la realtà aumentata, ma non riescono mai ad andare oltre il semplice gimmick, risultando in esperienze poco significative e davvero troppo, troppo brevi.
Harry Potter e la Coppa del Mondo di Quidditch
Uno degli spin-off più sorprendenti è stato senza dubbio Harry Potter e la Coppa del Mondo di Quidditch. Certo, la longevità non era straordinaria, e anche il livello di sfida aveva una rapida curva discendente, ma tra sfide, carte per sbloccare nuove sezioni e un gameplay a metà tra baseball e pallacanestro, questo strano sportivo riusciva a divertire non poco, specie negli incontri tra amici.
Harry Potter e Il Calice di Fuoco
Da dimenticare, invece, Harry Potter e Il Calice di Fuoco. Un episodio che vanificava in un colpo solo quando fatto nei capitoli precedenti, perdendosi in un gameplay hack & slash poco adatto alla serie, e in una struttura a livelli che limitava profondamente l'esperienza.
E fu un peccato, perché gli altri capitoli che avevano accompagnato l'uscita nelle sale dei film si erano comunque rivelati discreti. Nulla mai di davvero memorabile, ma a quasi tutti loro è possibile associare qualcosa di buono. Nel 2002 Harry Potter e la camera dei segreti ha rappresentato l'evoluzione diretta del primo gioco, migliorando sia le dinamiche JRPG della versione GameBoy, sia quella action-adventure delle altre versioni. Il prigioniero di Azkaban, poi, ha introdotto nel 2004 la possibilità di vestire i panni di Harry, Ron ed Hermione, con abilità specifiche per risolvere determinati enigmi, oltre a una Hogwarts open-world esplorabile anche all'esterno. E in alcune sezioni si poteva persino cavalcare Fierobecco!
Harry Potter e il Principe Mezzosangue
Ma è con Harry Potter e il Principe Mezzosangue che la serie ha raggiunto il suo apice. Il settimo episodio, infatti, ampliava e perfezionava la formula de l'Ordine della Fenice, che già nel 2007 aveva condannato all'oblio e all'eterna reclusione ad Azkaban Harry Potter e il Calice di Fuoco. Il Principe Mezzosangue aveva quasi tutto quello che un fan poteva desiderare: un vasto open-world che permetteva di esplorare il castello e il suo esterno, inclusa la Foresta Proibita; collezionabili sparsi un po' ovunque; un sistema di creazione delle pozioni valido; e persino delle buone meccaniche per il Quidditch. Insomma, sembrava che EA avesse finalmente trovato la formula magica corretta, che poteva rendere i Doni della Morte il capitolo più maestoso di sempre. E invece, negli studi del publisher americano decisero di fare l'unica cosa che non avrebbero dovuto fare.
Harry Potter e i Doni della Morte
Trasformare Harry Potter in uno sparatutto a colpi di bacchetta. Geniale, nevvero? Eppure qualcuno in EA deve averla trovata un'idea niente male se le due parti di Harry Potter e i Doni della Morte sono diventate dei TPS brevi e lontanissimi dalle atmosfere della serie, all'interno dei quali è davvero difficile trovare qualcosa di buono. Quindi, faremo finta che non siano mai esistiti... Avada Kedavra!
Insomma, in attesa del nuovo Harry Potter RPG che Warner Bros. pare abbia commissionato ad Avalanche Software, questi erano i migliori e i peggiori giochi di Harry Potter visti finora. Cosa ne pensate? Siete d'accordo con noi o abbiamo fatto errori da babbani? Fatecelo sapere nei commenti qua sotto e se il video vi è piaciuto non dimenticate di iscrivervi al nostro canale YouTube e di lasciare un bel mi piace per sostenere il nostro lavoro.