Ce lo aspettavamo tutti per oggi pomeriggio, invece a causa della più classica fuga di notizie Rockstar Games è stata costretta ad anticipare i tempi e ha pubblicato il primo trailer ufficiale di GTA 6 nella notte tra il 4 e il 5 dicembre. Ci aspettavamo ovviamente grandi cose, ma la prima visione del nuovo capitolo ha decisamente superato le aspettative: per quanto abbiamo visto, si tratta semplicemente del prodotto tecnicamente più avanzato mai mostrato in video e, considerando i mezzi di cui il team dispone, è probabile che sia destinato a rimanere l'apice della produzione videoludica di questa generazione e forse anche oltre. Ovviamente possiamo solo fare delle supposizioni e in ogni caso bisogna tenere in considerazione che l'uscita è prevista nel 2025, dunque ci sarà tempo per assistere a modifiche o a eventuali evoluzioni, ma intanto quanto abbiamo visto è davvero impressionante.
D'altra parte, considerando che GTA 5 continua ad essere uno dei giochi più venduti a distanza di 10 anni dalla sua uscita originale, bisogna pensare che questo titolo dovrà probabilmente mantenersi attivo per una quantità di tempo simile e dunque possiamo solo immaginare il tipo di budget che Take Two deve aver messo a disposizione di Rockstar Games, chiamata a costruire un altro gioco-evento di portata epocale.
Il fatto che il solo trailer abbia raggiunto 1 milione di visualizzazioni in un'ora (e in un orario non proprio comodo per metà del popolo videoludico) e che al momento, circa 10 ore dopo, si trovi a 50 milioni di visualizzazioni, la dice lunga sull'attesa che circonda questo progetto, a cui peraltro bisognerà associare l'effetto GTA Online, la piattaforma multiplayer che verrà lanciata in corrispondenza dell'uscita ufficiale, o poco dopo.
Vice City protagonista
Soggetto, regia e montaggio richiamano un po' quello che è diventato lo stile tipico dei trailer iniziali di Rockstar Games, offrendo soprattutto un'ampia panoramica sull'ambientazione che diventa protagonista del video, ma in questo caso abbiamo modo di vedere anche diversi sprazzi di quella che dovrebbe essere la storia, o quantomeno il background dei protagonisti. Tutto serve soprattutto a introdurre Vice City, confermata come scenario principale di GTA 6, che si presenta con tutta la potenza di una tecnologia grafica che risulta al momento inavvicinabile da buona parte della produzione videoludica attuale. Dalle panoramiche aeree più ampie alle inquadrature più ravvicinate, è un tripudio di dettagli che rasenta veramente il fotorealismo, pur senza rinunciare allo stile tipico di Rockstar nella rappresentazione di questa Miami virtuale: colori super saturati e luci forti rendono le immagini più vivide che mai.
Le discussioni sulla mappa sono andate avanti per anni, ma quanto visto nel trailer sembra dare ragione a chi sostiene di un possibile incremento delle dimensioni rispetto ai capitoli precedenti, soprattutto in termini di distribuzione dei punti di interesse. Oltre alla città principale, sembra che il gioco ci porterà a visitare numerose zone periferiche di Leonida, il nome dell'area geografica in cui si svolgono gli eventi, che risultano qui particolarmente affascinanti per la particolare configurazione del territorio ispirato alla Florida.
La baia con le spiagge affollate, le paludi nelle zone di confine e un arcipelago di isolotti esplorabili aprono la strada a diverse possibilità di spostamento e navigazione. Al di là delle aree più urbanizzate sembra esserci spazio anche per paesaggi naturali, con tanto di fauna locale, che richiamano addirittura scorci di Red Dead Redemption 2, in termini di rapporto uomo-natura.
Confermati i due personaggi principali
Sembra che anche sul fronte dei protagonisti le anticipazioni avessero ragione: si tratta di una coppia, il cui rapporto non è del tutto chiaro al di là del fatto che siano strettamente legati. Il trailer si sofferma in particolare sulla protagonista femminile, che abbiamo conosciuto con il nome di Lucia: stranamente il video di presentazione mostra diversi frammenti della storia, ma sono montati in maniera da non far capire precisamente la sequenza di eventi. È infatti possibile che si tratti di momenti posizionati in fasi temporali differenti: l'idea che deriva è che le scene in cui la coppia è coinvolta in una sorta di rapina e l'inseguimento conseguente possano essere dei flashback, con la storia che potrebbe partire dalle fasi in cui la ragazza è in un penitenziario, dove effettivamente appare più matura, ma si tratta solo di supposizioni.
L'uomo non ha ancora un nome (era "Jason" nei leak, ma siamo in attesa di eventuali conferme), ma quello che è certo è che si tratti di una persona importante per Lucia, forse l'unica su cui possa fare affidamento.
La fiducia reciproca sembra essere alla base del rapporto, così come il fatto di essere immersi nei guai: l'idea è che si tratti di una storia di criminali romantici alla Bonnie e Clyde, perseguitati dalla "sfortuna" (la causa per la quale Lucia si trova in carcere, a detta sua) e con dei grossi problemi da risolvere. Ma Vice City non è una città in cui persone come loro possono emergere in maniera pulita, e la scena in cui compaiono sulla soglia di un negozio a pistole spianate e sciarpa a coprire i volti è emblematica della loro scelta. L'idea è che si tratti di persone positive, ma trascinate dagli eventi drammatici in una spirale di crimine e violenza, partendo dall'ingenuità di una coppia alla "Zucchino e Coniglietta" di Pulp Fiction per diventare dei veri e propri gangster nel corso dell'avventura.
Scene di vita (iper)reale
GTA 6 sarà probabilmente il nuovo punto di riferimento degli open world sandbox, come ogni capitolo precedente è già stato per le rispettive generazioni. Questo primo trailer praticamente lo urla in ogni singola scena: il mondo costruito da Rockstar Games è pieno di vita, cosa che non risulta soltanto dalla pura e semplice quantità di persone, cose, veicoli, animali e oggetti inanimati che è possibile vedere in ogni immagine, ma anche dal tripudio di dettagli di cui questi sono composti. Il bello di Vice City si trova nei contrasti e nelle imperfezioni che la caratterizzano e la rendono una città viva e vera, forse addirittura iper-reale nel suo condensare in qualche chilometro quadrato una varietà di umanità, culture e natura veramente impressionante. Gli esempi sono tantissimi all'interno del trailer: provate a fare un fermo immagine sulla scena della spiaggia, per esempio: i modelli usati per i personaggi sono tutti estremamente diversi e caratterizzati, realistici anche nelle loro imperfezioni, forse un po' "plasticosi" in alcuni frangenti come rendering (se proprio vogliamo trovare un difetto), ma che forse per la prima volta danno veramente la sensazione di una folla vera, viva e imprevedibile. Non si tratta di semplici manichini, ma di persone intente a svolgere la loro attività quotidiana, come fotografare di nascosto le bellezze al bagno...
Dalle scene assolate alla vita notturna, la città sembra non fermarsi mai: al calare del sole si passa all'esplorazione urbana di locali più o meno loschi, dove una fiumana di persone si muove dando sempre l'idea di una massa informe e anche disordinata come ci si potrebbe aspettare nella realtà.
Ovviamente il trailer tende a fare leva sulla ricchezza e sulla quantità di cose, così come possiamo vedere anche nelle semplici scene sulle strade, in cui mani, braccia e anche sederi si dimenano dai finestrini, a rimarcare l'estrema vitalità che caratterizza Vice City e dintorni. Dal giorno alla notte, passando per splendidi tramonti che sembrano cogliere pienamente le atmosfere della Florida/Leonida, le situazioni in cui è possibile trovarsi sembrano infinte. Il trailer ci porta in giro per eventi più o meno casuali, feste folli nelle discoteche, per strada o nel fango, spostandoci dal centro urbano di Vice City ad aree più periferiche e differenti come una sorta di Little Haiti, le zone paludose circostanti e ovviamente il mare.
Possibili scorci di gioco
Il trailer serve soprattutto a mettere in piedi lo scenario e stabilire atmosfera e umori, ovviamente, non ha nulla a che vedere con il gameplay vero e proprio. Tuttavia, anche rispetto alle presentazioni precedenti di Rockstar Games, questa volta viene mostrato forse anche qualcosa di più sul fronte degli elementi di storia e situazioni di gioco. Nella prima ondata di commenti che abbiamo fatto ci siamo chiesti se alcune di queste scene riguardassero anche Grand Theft Auto Online, vista la presenza di condizioni diverse e anche resa grafica differente, ma è davvero difficile valutare da un montaggio così frammentato e costruito con un'attenta regia più cinematografica che videoludica. L'idea è cercare di rendere quanto più ritmato possibile il minuto e mezzo di video con cui viene presentato GTA 6, e da questo punto di vista il lavoro è encomiabile.
Panoramiche sulle ambientazioni si alternano con qualche frammento di dialogo e un sacco di momenti di azione, inseguimenti e scene di vita vissuta. Le caratteristiche di base di Grand Theft Auto sembrano esserci tutte: rapine, sparatorie e criminalità assortita caratterizzeranno le varie missioni, tutte condite da corse su vari veicoli, che in questo caso sembrano comprendere le imbarcazioni tra le scelte principali, vista la particolare configurazione del territorio.
L'idea è che la forte caratterizzazione dei due protagonisti possa portare a un single player più incentrato sulla storia, considerando peraltro come l'online sia ormai un complemento molto ingombrante, ma le attività collaterali saranno ben presenti. La forte intesa tra i due potrebbe riflettersi in elementi cooperativi più avanzati, mentre la resa delle auto e dei veicoli in generale fa pensare anche a una notevole cura nella loro rappresentazione, nella personalizzazione e forse nel modello di guida. La presenza di dintorni così ricchi di scenari diversi può aprire la strada a varie occupazioni, e l'insistenza sulla natura potrebbe far pensare a qualche attività collegata, magari derivante dall'esperienza della caccia vista anche in Red Dead Redemption 2.
Uno spettacolo continuo
Non possiamo prendere questo trailer come totalmente indicativo dell'aspetto e delle caratteristiche di GTA 6, anche perché è costruito con un taglio che lascia intendere poco dei suoi elementi ludici. Serve però a lanciare un messaggio, ed è una dichiarazione di forza da parte di Rockstar Games, come a ricordare chi è che comanda per quanto riguarda questo genere di giochi. Da questo punto di vista, è un atto semplicemente imperioso, perché dimostra anche come nessun altro possa avvicinarsi a una qualità del genere, unendo dimensioni enormi e cura nel dettaglio. Al di là della tecnica, il trailer palesa anche una certa evoluzione nell'adeguarsi ai tempi come comunicazione: i frammenti di video che sembrano tratti da social network, con reazioni in tempo reale, dimostrano ancora una volta la tipica auto-ironia di GTA, nel rappresentare una società dedita all'esaltazione narcisistica ma portata veramente al parossismo, senza disdegnare un po' di velate accuse nella rappresentazione dei contrasti in termini di condizioni di vita.
La tendenza al "bullshot" è ovviamente da tenere in considerazione e il fatto che il gioco sia previsto arrivare nel 2025 ci invita alla prudenza. Tante cose possono cambiare in due anni e il materiale utilizzato per questo trailer sarà necessariamente lontano da quello che effettivamente troveremo nel gioco definitivo, ma è anche vero che il curriculum di Rockstar Games ci fa essere decisamente fiduciosi sul livello qualitativo che GTA 6 potrà raggiungere, data anche la sua enorme responsabilità e il colossale investimento fatto da Take Two per costruirlo. Per ora, il trailer ha dimostrato chiaramente e con forza che il gioco vuol essere il nuovo punto di riferimento degli open world del futuro, e in effetti è qualcosa che, al di là di vaghe demo tecniche, non si è veramente mai visto prima.