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Halo Infinite, provato il multiplayer: le nostre impressioni

A dieci giorni di distanza dal lancio a sorpresa, riportiamo le prime impressioni sulla beta multiplayer di Halo Infinite

PROVATO di Giorgio Melani   —   26/11/2021
Halo Infinite
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Si è parlato tante volte dell'importanza di Halo Infinite nell'economia generale di Xbox e della pressione che grava sulle spalle di 343 Industries per un progetto di questa portata, ma le prime impressioni sul multiplayer ci rendono decisamente ottimisti sulla riuscita del gioco: possiamo dire proprio entusiasti, nello specifico per quanto riguarda questa porzione. D'altra parte, in mezzo alle mille discussioni che hanno sempre circondato il team di sviluppo da quando ha preso le redini della serie - strattonato tra polemiche su come Halo debba cambiare per sopravvivere e recriminazioni sulla necessità di un ritorno alle tradizioni - se c'è un elemento che ha attraversato un'evoluzione progressiva e costante, questo è il multiplayer. Ancora acerba in Halo 4, con il team più intento a costruire una buona storia che un'esperienza di gioco condivisa e con alle spalle un gigante come Halo 3, la modalità in questione è stata il fiore all'occhiello di Halo 5: Guardians e proprio da qui si parte per questa nuova esperienza, come un ottimo trampolino di lancio.

A dire il vero, anche nel capitolo precedente c'è stato molto da lavorare: accolto inizialmente con diffidenza, Halo 5 ha saputo riconquistare i cuori dei tanti affezionati con un grande impegno da parte di 343 Industries, che si è dedicata a curare la piattaforma multiplayer online in maniera instancabile, portandola a un'evoluzione sostanziale nel giro dei mesi e degli anni successivi al lancio.

Tutta questa esperienza è servita per arrivare a Halo Infinite, che tuttavia rappresenta qualcosa di ancora diverso e sotto molti aspetti migliore: difficile dare giudizi definitivi dopo così poco tempo e per una piattaforma destinata a rimanere attiva e a evolvere per anni, ma le sensazioni provate in questi primi dieci giorni con il gioco ancora ufficialmente in beta, proseguendo sulla scia di quanto era emerso già dai test precedenti, portano a pensare che questo possa essere il miglior capitolo dai tempi del mitico Halo 3, a cui si rifà anche in diversi aspetti del gameplay, ma conservando i progressi fatti con gli episodi più recenti.

Vi spieghiamo tutto nel nostro provato del multiplayer di Halo Infinite.

Nuovo e gratuito

Halo Infinite: uno Spartan in azione con la sua Intelligenza Artificiale a supporto sullo sfondo
Halo Infinite: uno Spartan in azione con la sua Intelligenza Artificiale a supporto sullo sfondo

La novità più appariscente di Halo Infinite risiede nel suo modello di distribuzione, che influisce direttamente anche su alcuni elementi strutturali. Stiamo parlando, infatti, di un free-to-play, ovvero un gioco completamente gratuito per tutti con la presenza di eventuali micro-transazioni per acquistare gli oggetti cosmetici, in parte conquistabili anche attraverso il gioco. Da una parte è una novità esaltante perché abbatte ogni barriera e potrebbe espandere la community a livelli inediti, ma dall'altra coloro che conoscono le derive del mercato videoludico odierno potrebbero temere per l'integrità dell'esperienza di Halo, tradizionalmente scolpita nella roccia, sebbene l'introduzione degli acquisti in-game non sia per nulla nuova. L'elemento di novità qui è dato dall'introduzione di veri e propri Battle Pass stagionali, suddivisi tra progressione gratuita e a pagamento (che consente di ottenere premi aggiuntivi) e nell'introduzione di eventi a tempo limitato.

In un multiplayer free-to-play diventa indispensabile, quindi, la personalizzazione e Halo Infinite si è adeguato con una quantità notevole di modifiche applicabili all'armatura dello Spartan e all'ID del giocatore. La volontà di aderire al canone ha frenato gli sviluppatori dall'applicare le modifiche più estreme, ma c'è un buon livello di variazione possibile, come sta dimostrando anche l'attuale evento Fracture: Tenrai che consente di ottenere delle armature in stile samurai, ad esempio.

Halo Infinite: la particolare armatura Yoroi conquistabile in Fracture: Tenrai
Halo Infinite: la particolare armatura Yoroi conquistabile in Fracture: Tenrai

In linea di massima, si tratta ovviamente di elementi che non riguardano il gameplay e possono essere considerati secondari, ma è ormai consolidato il fatto che questi aiutino a creare un legame "affettivo" con il gioco e fungano da vero e proprio stimolo ad avanzare e ottenere risultati, completando le varie sfide giornaliere e settimanali. Al di là di colorazioni, emblemi, corazze, visori e cose piuttosto standard per il genere in questione, ci sono anche alcune idee molto interessanti, come la possibilità di modificare l'intelligenza artificiale che fa da assistente virtuale.

Su un fronte più tecnico, l'ampia personalizzazione di Halo Infinite passa anche attraverso la quantità di opzioni messe a disposizione per modificare l'esperienza di gioco: mai prima d'ora si era visto, in un capitolo della serie per console, una tale quantità di parametri da poter modificare per adattare al meglio l'esperienza ai gusti di ogni utente. Gli elementi che spiccano maggiormente sono l'opzione per modificare il campo visivo con la regolazione del FOV e la possibilità di giocare a 120 fps per chi ha i display che supportano tale modalità, ma c'è anche una grande quantità di regolazioni da poter modificare per quanto riguarda sensibilità e risposta del controller, configurazione dei tasti e tanto altro, elementi su cui peraltro consigliamo di agire perché possono portare a variazioni e miglioramenti notevoli nelle performance e nel comfort di utilizzo.

Polemiche giuste?

Halo Infinite propone molte personalizzazioni per lo Spartan
Halo Infinite propone molte personalizzazioni per lo Spartan

Cogliamo l'occasione anche per parlare subito di alcune polemiche già emerse e velocemente diffuse su internet, che hanno senso solo fino a un certo punto. La progressione del Battle Pass è effettivamente molto lenta: giocare un'estenuante partita a Cattura la Bandiera per vedersi ricompensati solo con 50 o 100 punti su mille per il passaggio di livello, con la prospettiva di dover attraversare 100 livelli a questo ritmo, può essere frustrante. 343 ha già riferito di voler trovare delle soluzioni per questa situazione e per il momento ha introdotto alcune sfide aggiuntive per consentire una crescita più rapida, ma al momento la situazione non è cambiata più di tanto. Tuttavia, bisogna anche pensare che la prima stagione, Heroes of Reach, è destinata a proseguire per sei mesi e il battle pass non avrà peraltro scadenza, dunque ha anche poco senso farsi prendere dalla smania di arrivare al centesimo livello in poco tempo.

Per il resto, si parla di prezzi dei cosmetici e disponibilità attraverso acquisto o gameplay: sul primo aspetto la polemica sembra un po' pretestuosa, non ha molto senso criticare l'importo complessivo che sarebbe richiesto per acquistare tutti gli oggetti cosmetici, è chiaro che il sistema non prevede il collezionismo totale di ogni elemento, sarebbe piuttosto folle. Tutto da scoprire invece il fatto che si possa o meno sbloccare elementi di personalizzazione attraverso il single player: sarebbe un buon modo di integrare le due componenti del gioco, ma non è detto che la cosa sia prevista, staremo a vedere. C'è da dire che, se gli elementi critici di maggiore entità si confermassero questi, sembrerebbe già un'ottima base di partenza per il multiplayer di Halo Infinite, che pur essendo in beta sembra non soffrire di grossi problemi strutturali o tecnici, dati anche i feedback dell'utenza.

Le modalità

Halo Infinite: una tipica scena da Cattura la Bandiera
Halo Infinite: una tipica scena da Cattura la Bandiera

Ricordiamo che il gioco è ancora in beta, pertanto mappe e modalità verranno probabilmente ampliate anche nel breve termine. Per il momento, può risultare un po' disorientante l'impossibilità di scegliere la modalità specifica una volta lanciati nel matchmaking al di fuori della grande suddivisione tra Partita veloce (al momento è presente anche la playlist di Fracture: Tenrai, nello slot dedicato agli eventi a tempo) Campo Addestramento Bot, Grande Battaglia a Squadre e Arena Classificata, visto che la playlist viene imposta dal sistema. Questo può far storcere la bocca, ma può anche essere un modo per spingere tutti a familiarizzare con mappe, armi e tipologie di gioco diverse, nella speranza che comunque ci sia una maggiore flessibilità una volta usciti dalla beta.

Torna la modalità Arena Classificata, che consente di scalare (o scendere) le classifiche in base alla valutazione ottenuta nelle prime dieci partite (bronzo, argento, oro, platino, diamante e onice) e modificando questa in base alle performance successive. Su questo aspetto i 343 hanno effettuato delle scelte precise, probabilmente in linea con le richieste dei pro player come l'eliminazione tassativa del radar e la partenza per tutti con il Battle Rifle, con ulteriori armi da recuperare nella mappa (oggetti e armi compaiono in punti prestabiliti fissi), oltre all'eliminazione di alcuni hitmarkers sulle granate e la presenza del fuoco amico. All'interno dell'Arena troviamo la stessa rotazione di match disponibile nella partita veloce o nel campo di addestramento, tutti incentrati sullo scontro a squadre 4v4: Slayer (chi arriva prima a 50 uccisioni), Cattura la Bandiera, Teschio (portare l'oggetto in questione per la maggior parte del tempo) e Roccaforti (mantenere il controllo di postazioni sulla mappa).

Halo Infinite: Fragmentation è una tipica mappa di grandi dimensioni per il Big Team Battle
Halo Infinite: Fragmentation è una tipica mappa di grandi dimensioni per il Big Team Battle

Grande Battaglia a Squadre si concentra su scontri di maggiori dimensioni, 12v12, in particolare su tre delle dieci mappe disponibili al lancio di Halo Infinite. Anche questa è una modalità tradizionale, in questo caso più precisamente codificata con tipologie di partita e mappe specifiche: favorisce ovviamente l'uso dei veicoli per coprire gli ampi spazi e le battaglie di grandi dimensioni anche sulla lunga distanza, rispetto alla schermaglia a corto raggio tipica dell'Arena. Infine, è da tenere in considerazione anche il Campo Addestramento Bot perché l'IA utilizzata per i nemici può essere veramente competitiva e fornisce un ottimo materiale di partenza per iniziare a prendere dimestichezza con le dinamiche del gioco.

In generale, si nota come le varie modalità offrano davvero soluzioni per ogni tipo di giocatore: la classificata è dedicata a chi punta più sulla competizione e offre sfide più tese perché possono determinare l'avanzamento o la regressione del proprio livello di "prestigio", gli eventi sono per coloro che cercano gli oggetti esclusivi, la partita rapida o il Big Team per chi vuole divertirsi senza troppe preoccupazioni, magari puntando un po' più sulla caciara e infine la battaglia coi Bot può consentire un ambiente più tranquillo per prendere confidenza con il gioco senza troppe pressioni ma comunque con una sfida di notevole intensità.

Gameplay fra tradizione e novità

Halo Infinite: quanto uno Spartan con spada incontra uno Spartan con fucile...
Halo Infinite: quanto uno Spartan con spada incontra uno Spartan con fucile...

Lo scontro multiplayer di Halo si basa su una dinamica che è difficile replicare e anche descrivere ed è il cuore del gameplay: negli anni abbiamo assistito negli altri FPS a una tendenza allo scontro fulmineo, che premia il colpo d'occhio e la rapidità nello scorgere il nemico e fare fuoco. Sono elementi presenti anche in Halo, ma qui sono solo una parte della formula magica: il TTK (time to kill, intervallo di tempo e quindi quantità di colpi richiesti per abbattere un avversario) tipicamente alto concede il tempo per ingaggiare veri e propri duelli, con gli avversari che danzano tra strafe e movimenti difensivi, cambiando arma all'occorrenza e avendo il tempo di adottare manovre - sempre nell'arco di secondi - le quali finiscono per far prevalere solitamente il più abile e chi riesce ad adattarsi meglio alla situazione. Halo Infinite perfeziona questo stile di gioco, recuperando la tradizione di Halo 3 in termini di gunplay e ritmo ma riprendendo alcune delle evoluzioni inserite in Halo 5, diminuendo l'iper-mobilità degli Spartan in quest'ultimo e compensandola con l'aggiunta dei gadget, che incrementano lo spessore tattico costringendo a delle scelte specifiche.

Proprio questi elementi introducono alcune variazioni importanti al gameplay classico, consentendo anche di modificare il proprio assetto in base ai gadget che troviamo sul campo di battaglia, sia dalla distribuzione periodica di oggetti e armi, sia raccogliendo l'equipaggiamento dai nemici caduti. Abbiamo parlato più volte del rampino, che consente una mobilità davvero inedita e applicazioni creative anche per raccogliere armi o attaccare direttamente, ma anche lo scudo temporaneo, i thruster (reattori che consentono accelerazioni momentanee), il repulsor (un'onda d'urto che respinge nemici e armi), il sovrascudo e l'invisibilità sono in grado di fornire dei vantaggi strategici importanti, da sfruttare al meglio e consentendo di adattarci in maniera diversa all'andamento della partita, grazie al fatto di poterli cambiare all'occorrenza, magari organizzandosi con gli altri membri della squadra.

Halo Infinite, Spartan con rampino in azione
Halo Infinite, Spartan con rampino in azione

Si rilevano alcune importanti differenze in termini di utilità effettiva: i thruster, per esempio, offrono un vantaggio leggero in termini di evasione o possibilità di strafe, lo scudo posizionatile è ancora piuttosto debole e il rivelatore di minacce, che evidenzia la posizione dei nemici per qualche secondo, non ha forse grande senso in un gioco molto dinamico come questo, ma si tratta di elementi che dovranno anche essere rivisti e bilanciati.

È un sistema che introduce elementi di gioco "modulari", per così dire, piuttosto inediti per la serie Halo. Qui non ci sono "operatori" specializzati, nel multiplayer: tutti i giocatori sono Spartan e potenzialmente hanno tutti le stesse capacità e possibilità, anche per quanto riguarda l'uso delle armi, le abilità speciali e gli equipaggiamenti. L'applicazione di questi, tuttavia, può determinare delle variazioni nello stile di gioco, ma soprattutto nuove soluzioni creative per risolvere gli scontri, sfruttando le diverse capacità d'improvvisazione e adattamento, che si aggiungono peraltro alla gestione della fisica degli oggetti nello scenario la cui applicazione si vedrà più nel dettaglio, probabilmente, all'interno della Campagna.

Impressioni su mappe, armi, grafica e performance

Halo Infinite: la mappa Recharge è probabilmente una delle più apprezzate
Halo Infinite: la mappa Recharge è probabilmente una delle più apprezzate

Le mappe disponibili al lancio di Halo Infinite sono 10, di cui tre dedicate alla Grande Battaglia a Squadre e dunque escluse dalla rotazione dell'Arena (almeno da quanto abbiamo visto nei primi giorni). Non è un quantitativo enorme ma il gioco è ancora in beta e ulteriori aggiunte verranno fatte in seguito, tuttavia già queste offrono una notevole varietà e sono perfettamente sufficienti a garantire giorni di gameplay intenso. Si nota la cura con cui 343 Industries ha progettato questi campi di battaglia, in particolare quelli dedicati agli scontri più a medio e corto raggio: tra cunicoli, passaggi e improvvise aperture, c'è un notevole design applicato che deriva dall'esperienza del team anche con i capitoli precedenti. Alcune, come Bazaar, Live Fire e Recharge, sono probabilmente da inserire già tra le migliori viste in Halo, ma per valutazioni di questo tipo c'è bisogno di un po' più di tempo, che non vediamo l'ora d'investire nei prossimi mesi sul multiplayer di Halo Infinite.

Una piccola critica potrebbe essere mossa per i veicoli: si tratta di elementi già conosciuti e ben rodati, alcuni opportunamente modificati con l'applicazione di nuovi sistemi di attacco, ma in certi casi sembrano essere stati fin troppo velocizzati e, in generale, anche nelle mappe più grandi il loro utilizzo non sembra molto incentivato, come conformazione dello scenario e nello sviluppo stesso delle dinamiche dello scontro, ma questa è ancora un'impressione iniziale.

Halo Infinite, l'S7 Sniper Rifle visto nella sala delle armi, un classico
Halo Infinite, l'S7 Sniper Rifle visto nella sala delle armi, un classico

Le armi sono molte e variegate, tanto da richiedere veramente una buona quantità di tempo prima di riuscire a riconoscerle tutte immediatamente e capire precisamente il loro potenziale, viste anche le modifiche apportate in termini di bilanciamento (e su questo aspetto le serie infinite di partite in modalità "fiesta" attualmente in corso nell'evento Tenrai possono tornare anche utili). Gran parte dell'arsenale è stato importato dai capitoli precedenti ma ci sono anche diverse novità e una serie di bilanciamenti che rendono nuove, sebbene familiari, buona parte delle armi presenti, dalle classiche a quelle più esotiche.

Infine, merita una menzione l'aspetto tecnico del multiplayer di Halo Infinite, in termini di grafica, ma anche di performance online. Il primo punto di vista verrà trattato più ampiamente nella recensione della Campagna, ma per quanto abbiamo visto lo Slipspace Engine si comporta a meraviglia nel multiplayer: nonostante una relativa semplicità delle ambientazioni, visto che il design tipico di Halo tende a "pulire" il campo di battaglia da elementi superflui o di disturbo, il colpo d'occhio è impressionante, con una qualità notevole delle texture e performance sempre solide a 60 fps (testato su Xbox Series X).

Halo Infinite presenta una grafica molto pulita ed efficace nel multiplayer
Halo Infinite presenta una grafica molto pulita ed efficace nel multiplayer

Non è un gioco spettacolare e non vuole esserlo soprattutto in questo comparto, ma tutto concorre a una visione nitida dell'azione, al servizio del gameplay. Su questo fronte, anche le performance online sono ottime: il netcode si comporta bene e riesce anche a smistare correttamente il carico di utenti online sui rispettivi server più vicini, a giudicare dal ping sempre piuttosto contenuto. Vedendo quello che succede spesso nei periodi di lancio dei giochi online, è impressionante vedere un gioco ancora ufficialmente in beta lanciare matchmaking in pochi secondi e gestire partite online senza accusare alcun colpo.

Anche cercando di mantenere una certa freddezza è difficile non esprimere entusiasmo per il multiplayer di Halo Infinite. C'è ancora tanto da vedere e valutare, il gioco è ancora ufficialmente in beta ed è solo all'inizio di un percorso progettato per continuare per anni, ma le basi sono solidissime e le premesse per un grande multiplayer ci sono, eccome. La formula magica che ha reso leggendario questo gioco si ritrova perfettamente negli scontri, con un gameplay che riesce a premiare l'abilità, l'improvvisazione e la capacità di adattamento: il resto è tutta una questione di bilanciamento e arricchimento delle parti che andrà valutata sul lungo termine. Halo Infinite free-to-play riuscirà a competere con gli attuali colossi del multiplayer gratuito, conquistando nuove fette di pubblico o no, magari subendo gli influssi negativi dell'arma a doppio taglio rappresentata da questo modello di business? Difficile dirlo ora, ma intanto possiamo celebrare il ritorno sulla scena della serie con uno dei suoi multiplayer più divertenti e versatili visti finora, pur essendo ancora all'inizio del percorso. Anche a prescindere da quella che sarà la Campagna, sulla quale verterà buona parte della valutazione complessiva di questo gioco, possiamo dire che il multiplayer di Halo Infinite, per il momento, è promosso a pieni voti: una vera gioia.

CERTEZZE

  • Gameplay cristallino, forse il migliore visto da tanto tempo
  • Tante possibilità di gioco e personalizzazione dell'esperienza
  • Ottime performance, sia in termini di grafica che di netcode

DUBBI

  • Progressione del Battle Pass davvero molto lenta
  • Qualche incongruenza nel bilanciamento di alcuni gadget e armi
  • Restiamo in attesa di nuove modalità, mappe e playlist personalizzabili