Quando Bungie diede a Microsoft l'esclusiva Xbox di Halo: Combat Evolved non sapeva bene cosa sarebbe successo. Siamo all'inizio del nuovo millennio e la casa di Redmond era alla ricerca di giochi per lanciare la sua neonata console. Bungie all'epoca non era un nome notissimo tra i videogiocatori, nonostante fosse sul mercato dal 1991. Il motivo era abbastanza semplice: il fondatore Alex Seropian, e con lui il suo futuro socio Jason Jones, non amava particolarmente i PC e si era imposto di sviluppare giochi solo per sistemi di Apple.
Tra il 1991, anno di fondazione dello studio, e il 2001, anno di lancio del primo Halo, Bungie pubblicò otto giochi, cinque dei quali non raggiunsero i PC (almeno non in quegli anni) o piattaforme diverse dai sistemi di Apple.
Figurarsi che preferì lanciare il primo Marathon, serie di FPS nata dal successo dei DOOM di Id Software, sulla dimenticata console Apple Pippin che su PC. Proprio nella trilogia di Marathon è facile intravedere tantissimi elementi che confluiranno in Halo: Combat Evolved: come lo scenario fantascientifico, la presenza di intelligenze artificiali che comunicano con il protagonista, degli alieni che attaccano una colonia terrestre come movente principale dell'azione e, in generale, una cura per il lato narrativo completamente assente nei giochi di id Software.
Microsoft acquisisce Bungie
Il primo Halo arrivò in un momento di grande fermento in Bungie. Considerando Pathways into Darkness (1993), Bungie all'epoca aveva già alle spalle lo sviluppo e la pubblicazione di quattro sparatutto in prima persona. La sua identità come software house non era però ancora formata al 100%, visto che nel frattempo aveva realizzato anche i due capitoli della serie Myth (arrivati anche su PC), degli strategici brutali poco ricordati ma ben fatti e contemporaneamente ad Halo aveva sviluppato l'action in terza persona Oni, quest'ultimo pubblicato su Mac, Windows e PlayStation 2 nel 2001.
Non arrivò su Xbox, nonostante Microsoft avesse acquisito Bungie nel 2000, a causa del publisher Take-Two con cui Bungie aveva un accordo pregresso.
Le motivazioni che spinsero Bungie a lasciarsi comprare furono squisitamente economiche: Myth 2 era uscito sul mercato con un terribile bug che cancellava gli hard disk dei giocatori su PC e aveva dovuto ritirare tutte le copie del gioco. L'operazione costò un milione di dollari. Il colpo fu durissimo per le finanze della compagnia, quindi Seropian e Jones, pur dopo qualche tentennamento, accettarono l'offerta.
Halo rivoluzionario
Nato come strategico in tempo reale per Windows e Macintosh, Halo: Combat Evolved fu trasformato in uno sparatutto in prima persona in corso d'opera, per andare a intercettare il target principale cui Microsoft mirava per vendere la prima Xbox. Oggi siamo abituati a giocare a degli splendidi FPS anche su console, ma all'epoca la situazione era enormemente diversa.
Nessuno era ancora riuscito a superare completamente i limiti imposti al genere dai controller per mirare e gli esponenti migliori del genere erano comunque molto rozzi e generalmente più goffi rispetto a ciò che si poteva giocare su PC, dove mouse e tastiera la facevano da padroni. Titoli come i Medal of Honor su PSX o Goldeneye 007 su Nintendo 64 avevano fatto vedere qualcosa di buono, ma in generale l'azione era molto più lenta rispetto a un qualsiasi FPS per PC e i nemici erano meno reattivi. Inoltre il level design era più piatto e favoriva i livelli costruiti in orizzontale, lì dove su PC giochi come Quake avevano mappe sviluppate completamente in verticale.
Come riuscire a compensare, almeno in parte, l'immenso gap che c'era tra i due mondi? Con Halo: Combat Evolved Bungie introdusse tutta una serie di novità che rivoluzionarono letteralmente il genere, come la mira assistita, il limite delle armi trasportabili e gli scudi autoricaricanti, che divennero immediatamente degli standard su console.
Si trattava di accorgimenti che oggi diamo per scontati e di cui quasi non ci accorgiamo, ma che hanno trasformato completamente il modo di concepire gli FPS per i controller: finalmente erano diventati divertenti (è un'esagerazione, ma nemmeno troppo).
Halo 2 e il multiplayer
Oltre alle innovative meccaniche di gioco, Halo: Combat Evolved fece sua anche la lezione impartita al mondo dei videogiochi da Half-Life di Valve Software, presentando un lato narrativo articolato e interessante, che aiutò a generare la mitologia della serie. La storia di Master Chief e degli sforzi della razza umana contro i Covenant entrarono immediatamente nei cuori dei videogiocatori, tanto che il primo Halo arrivò a vendere 6,5 milioni di copie su Xbox, diventandone il franchise simbolo (lo è ancora oggi). Ci fu anche un dimenticabilissimo port per PC, che però sfigurava rispetto ai titoli sviluppati esclusivamente per quella piattaforma.
Bungie iniziò quindi a lavorare immediatamente al seguito, Halo 2, che fu lanciato a fine 2004 sempre su Xbox. Anche in questo caso ci fu un port per Windows Vista, ma la realizzazione lasciò così a desiderare che fu praticamente ignorato.
Su Xbox invece fu un altro successo clamoroso, grazie anche a una serie di novità impressionanti per l'epoca. Alcuni ricorderanno la possibilità di sparare con due armi con un certo affetto, ma ciò che rese il titolo pionieristico fu in realtà altro: la presenza di modalità multiplayer supportate via Xbox Live. Su PC si giocava online ormai da anni, ma su console la pratica non era per niente diffusa. Sony e Nintendo non dimostravano molto interesse per quel nuovo mercato, mentre SEGA ci aveva provato timidamente con il Dreamcast fallendo clamorosamente. Microsoft invece fu più lungimirante e fece di Halo 2 un vero e proprio alfiere delle potenzialità dell'online su console e della bontà dei suoi servizi di rete, costringendo Sony a rincorrerla nonostante le vendite immensamente superiori di PS2 rispetto a Xbox. Per due anni Halo 2 fu il gioco più giocato su Xbox Live e divenne così famoso che costrinse tutti gli altri grandi attori del mercato a guardare nella sua direzione.
La fine dell'epoca Bungie
Halo 3 fu pubblicato nel 2007 per Xbox 360. Non fu rivoluzionario come i capitoli precedenti, ma anche qui le novità non mancarono. Soprattutto i veicoli furono accolti dai giocatori con grande entusiasmo. In realtà una grossa novità c'era: la Forge, ossia un editor che consentiva ai giocatori di disegnare mappe. Anche in questo caso Bungie aveva guardato al mondo PC per prendere ispirazione e mettere in campo una caratteristica che su console era sempre stata sottovalutata. Era appena iniziata una nuova generazione di console e Halo 3 fece sentire al mondo i primi vagiti di quelle che sarebbero diventate tendenze stabili anche su console.
Halo 3 fu anche il capitolo conclusivo della prima trilogia di Halo. I due Halo successivi, Halo 3: ODST (2009) e Halo: Reach (2010), furono due spin-off, il secondo dei quali amatissimo per come raccontò l'inizio della guerra tra umani e Covenant. Con gli anni entrambi sono stati sostanzialmente assorbiti nella saga principale. Reach fu anche l'ultimo Halo sviluppato da Bungie, che nel 2007 aveva riacquistato la sua indipendenza, lasciando però la proprietà intellettuale del franchise in mano a Microsoft. Fu in quegli anni che nacque 343 Industries, studio costruito da zero dai vertici della divisione Xbox proprio per occuparsi di Halo. Di quel periodo va ricordato anche un altro spin-off: Halo Wars, uno strategico in tempo reale davvero ben fatto che all'epoca si impose come il miglior esponente del genere su console. Non vendette moltissimo, ma nel 2017 ha ricevuto comunque un seguito, Halo Wars 2, altro titolo di grande spessore, pur non particolarmente popolare. Ma torniamo alla saga principale.
Halo 4
343 Industries supervisionò lo sviluppo di Halo: Reach insieme a Bungie e prese le redini della serie ripartendo sostanzialmente da zero, ossia dall'edizione rimasterizzata di Halo: Combat Evolved (2011). Contemporaneamente avviò lo sviluppo di un nuovo capitolo della saga. Bungie ormai era già impegnata su Destiny quando nel 2012 fu pubblicato Halo 4, il primo della cosiddetta Reclaimer Trilogy. Halo 4 fu un capitolo solido e molto amato. Vendette moltissimo. La sua qualità fu tale da non far rimpiangere ai fan l'epoca Bungie. In generale però, mancò di innovazioni sostanziali, a parte la campagna narrativa multiplayer pubblicata post lancio, che strizzava pesantemente l'occhio alla modernità. Diciamo che espanse in ogni possibile direzione la formula degli Halo precedenti, ma senza avere il coraggio di provare qualcosa che andasse oltre. In pochi recriminarono: non si poteva chiedere a uno studio completamente nuovo di trasformare un franchise così amato nel giro di una manciata d'anni.
Halo 5 e Halo: Infinite
L'ultimo capitolo della saga principale arrivato sul mercato è Halo 5: Guardians, pubblicato nel 2015 per Xbox One. Non è il più amato, ma si tratta comunque di un prodotto ben fatto, nonostante la brevità della campagna single player e qualche incertezza nella storia. L'Halo più amato degli ultimi anni è in realtà una raccolta: la Halo: The Master Chief Collection del 2014 che comprende i primi quattro Halo più ODST e Reach. Sostanzialmente si tratta del modo migliore di approcciarsi alla saga, oltre che di un pacchetto di immenso valore, perché permette di rigiocarsi tutti i capitoli rimasterizzati graficamente e con le modalità multiplayer riviste e modernizzate.
Infine, nel 2020 potremo finalmente giocare ad Halo Infinite, capitolo presentato da Microsoft all'E3 2018 di cui, al momento di scrivere questo articolo, si sa ancora pochissimo. Le uniche certezze è che sarà uno dei giochi di lancio di Xbox Series X e che 343 Industries ha avuto tutto il tempo per svilupparlo, visto che quando sarà disponibile saranno passati cinque anni dal lancio del capitolo precedente.
Tutti gli Halo
Saga principale - periodo Bungie
- Halo: Combat Evolved (2001)
- Halo 2 (2004)
- Halo 3 (2007)
- Halo 3: ODST (2009)
- Halo: Reach (2010)
Saga principale - periodo 343 Industries
- Halo 4 (2012)
- Halo 5: Guardians (2015)
- Halo Infinite (2020)
Spin-off ed edizioni rimasterizzate
- Halo Wars (2009) - Sviluppato da Ensemble Studios
- Halo: Combat Evolved Anniversary (2011) - Sviluppato da 343 Industries
- Halo: Spartan Assault (2013) - Sviluppato da 343 Industries
- Halo: The Master Chief Collection (2014) - Sviluppata da 343 Industries
- Halo: Spartan Strike (2015) - Sviluppato da 343 Industries e Vanguard Games
- Halo: Wars 2 (2017) - Sviluppato da 343 Industries e Creative Assembly
- Halo Recruit (2017) - Sviluppato da 343 Industriese Endeavor One
- Halo Fireteam Raven - (2018) - Sviluppato da Play Mechanix