È sempre interessante quando l'industria videoludica cerca di raggiungere nuovi modi per interagire con il pubblico. Tre anni fa Niantic ha lanciato nel mondo il fenomeno Pokémon GO, dopo l'inarrestabile ma meno eclatante successo di Ingress. La possibilità di camminare per il mondo reale, sfruttando il GPS interno ai nostri device portatili, ed interagire con i Pokémon sembrava il grande sogno di più di una generazione. Non tutto funzionò perfettamente dal principio, ma con il tempo il gioco è riuscito ad assestarsi e ancora oggi milioni di persone si ritrovano per compiere straordinarie gesta tutti insieme. A distanza di anni Niantic, in collaborazione con Warner Bros Games San Francisco, tenta di accaparrarsi anche il gargantuesco pubblico legato al Wizarding World, meglio conosciuto come l'universo di Harry Potter. Siamo volati a Los Angeles per mettere le mani su Harry Potter Wizards con qualche giorno di anticipo sul resto del mondo, all'interno della straordinaria cornice del parco degli Universal Studios. Ecco cosa siamo riusciti a scoprire lasciando i panni di babbani ed entrando nel mondo magico.
Una storia che non ci aspettavamo
Cominciamo subito col dire che, avendo imparato nel tempo con Pokémon GO, Niantic lancia Harry Potter Wizards sul mercato con una storia già presente ed assolutamente consistente. Ci troviamo in presenza della cosiddetta "Calamità", lanciata probabilmente da un mago insoddisfatto dell'operato del Ministero della Magia e che sta cercando in tutti i modi di rompere quel fragile equilibrio tra il nostro mondo e quello popolato dai protagonisti della serie. Il nostro compito sarà quindi quello di girare per le strade del mondo reale e trovare i "Soqquadri", magie che tengono intrappolati elementi smarriti del mondo magico, liberarli e farli tornare a casa, evitando quindi di esporre la realtà, e quindi la presenza dei maghi, agli occhi di tutti. Questo sistema funge da pretesto per riempire il mondo di piccoli eventi di tipologia differente (ne abbiamo incontrati circa una decina) che permettono di lanciare magie e accumulare esperienza e oggetti nascosti. Questo elemento narrativo, per quanto futile, permette però di aprire tutta una serie di momenti di dialogo che approfondiscono il mondo di gioco e permettono una migliore immersione nell'universo di Harry Potter. Il titolo poi è già completamente adattato e per giunta doppiato in Italiano, per la gioia di tutti i nostri connazionali. Nelle ore che abbiamo passato insieme al gioco (prima che la beta venisse irrimediabilmente spenta senza nessun tipo di preavviso) siamo riusciti a raggiungere il livello 7 e a sbloccare un po' tutti gli elementi di base del gioco, scoprendo una profondità che onestamente non ci saremmo mai aspettati.
Un gameplay più profondo del previsto
Appena lanciato il gioco vi sarà richiesto di creare il vostro avatar, un mago ovviamente. Nessun editor particolare, solo la necessità di avere un account e scegliere un nickname, così da realizzare il vostro passaporto del mondo magico. All'interno sono presenti tutta una serie di informazioni, come gli stemmi raggiunti, la casata di appartenenza (che potrete selezionare a vostro piacimento, inutile dirvi di optare per Serpeverde, siamo certi lo farete!) e la professione scelta, senza dimenticare la possibilità di inserire una propria foto e modificarla per essere facilmente riconoscibili. Fatto ciò quello che vi troverete davanti è un'interfaccia già nota a tutti i giocatori di Pokémon GO, con il vostro avatar che si muove su una riproduzione della mappa del mondo reale e la necessità di spostarsi a piedi per raggiungere eventi, scontri, locande e serre. Al posto delle palestre del precedente gioco Niantic, qui sono presenti le fortezze, da affrontare già da subito in gruppi di amici così da renderle più facilmente superabili. Parlando specificatamente di ciò che avviene in gioco, quel che vi è richiesto di fare è trovare segni di attività magica guardando al suolo (elemento facilmente aggirabile disattivando la realtà aumentata), dopodiché interagire con l'oggetto a schermo e utilizzare il touch screen per disegnare forme che rappresentano gli incantesimi da scagliare. Ogni evento ha uno specifico livello di minaccia e quindi una probabilità più o meno alta di essere completato. Se un singolo tentativo non va a buon fine, è possibile provare nuovamente fino alla sparizione del Soqquadro, o all'esaurimento della propria energia. Inutile dire che la precisione nel tracciamento dell'incantesimo rappresenta anche un diverso valore di riuscita, esattamente come funzionava per il lancio delle pokéball. Abbiamo parlato di energia, qualcosa di molto simile alle sfere appena menzionate, con la differenza che questa rappresenta la vostra capacità di lanciare incantesimi. Ad ogni utilizzo (andato a buon fine o meno) il vostro contatore scenderà di uno, fino ad esaurirsi e richiedervi una spesa in oro per ricaricarla. Facile comprendere come questo oro sia ottenibile in piccolissime quantità avanzando in gioco, o facilmente recuperabile spendendo soldi reali. A venire in nostro aiuto, dopo un inizio difficile e preoccupante per ciò che concerne l'energia, ci hanno pensato locande e serre. Alla stregua dei pokéstop, queste servono a recuperare energia ed ingredienti per le pozioni, così da evitare di restare a secco.
Il sistema è certamente poco generoso, ma con un minimo di dimestichezza e gestione delle risorse, si riesce a recuperare più energia di quanta se ne utilizza. Il tutto, ovviamente, tenendo sempre conto della necessità di vivere o spostarsi in una zona ben assortita, pena l'incapacità di avere luoghi di raccolta delle risorse. Come detto gli scontri portano ad esito positivo o negativo, che nel primo caso comporta l'accumulo di punti esperienza e di frammenti di quegli stessi elementi smarriti che ci troviamo di fronte. Ognuno di essi fa parte di una specifica categoria: che sia magizoologia, difesa dalle arti oscure, elementi provenienti da Hogwarts e chi più ne ha più ne metta, ogni volta che si completa una pagina dedicata a questi frammenti, si ha la possibilità di aggiungere un prestigio. Quest'ultimo permette di cambiare cornice alla pagina, quindi azzerarla e farla materialmente salire di livello, richiedendo molto più frammento, ma donando anche rune ed elementi di qualità superiore. Questo sistema rende la progressione del titolo pressoché infinita, riuscendo a creare una dipendenza da gioco non indifferente, che va oltre al semplice collezionismo di animaletti. Le rune nominate poco sopra servono ad affrontare le fortezze. Queste funzionano come una sorta di raid, da affrontare anche con gli amici o chi è nei dintorni e che richiedono di sconfiggere una serie di maghi avversari o creature, ognuno dotato di una sua specifica capacità. Gli scontri si svolgono in maniera molto basilare, con la necessità di lanciare incantesimi e di proteggersi limitando i danni avversari. Una volta conclusa la fortezza (che ha vari livelli di difficoltà affrontabili), è possibile recuperarne le ricompense, che vanno da ingredienti a frammenti di libri. Questi ultimi tornano utili per un ulteriore elemento di crescita: le professioni. Una volta raggiunto il livello 6, è possibile decidere se intraprendere la strada dell'Auror (capitanata da Harry), della cura delle creature magiche (con a capo Hagrid) o quella dell'insegnante (che vede la gestione della professoressa McGranitt). Ognuna di queste comporta bonus e malus in combattimento ed è accompagnata da un lunghissimo albero di abilità che è possibile sbloccare avanzando nel gioco. È consentito cambiate professione a piacimento, con l'obiettivo di rendersi arruolabili in base alle varie situazioni. Tenete a mente che la progressione anche qui è talmente lunga e articolata, che non ci sorprenderebbe pensare che richieda mesi per essere completata, con la promessa di Niantic e del gioco stesso di aggiungere nuove lezioni (e quindi nuovi alberi) nel corso del tempo. Ciò di cui vi abbiamo parlato finora rappresenta solo una parte degli elementi presenti nel gioco. Potremmo approfondire la sezione riguardante le pozioni e la loro creazione, quella dell'accumulo di passi per aprire le passaporte (gestite anche qui come le uova di Pokémon GO), ma crediamo di aver già messo sufficiente carne al fuoco per farvi comprendere quanto il gioco possa regala al day one. L'impressione è che Niantic abbia fatto le cose in grande, provando a non replicare la perdita di pubblico veloce accaduta con il precedente gioco, evitando quindi dover recuperare la fiducia del pubblico nel tempo.
Tecnica e netcode
Chiudiamo con due parole riguardo grafica e netcode del gioco. Harry Potter Wizards Unite è certamente più curato di Pokémon GO sotto quasi ogni punto di vista. La realizzazione della mappa, degli elementi a schermo e degli scontri è certamente piacevole, così come la cura maniacale nella realizzazione dei menù e dell'interfaccia di gioco. I testi ed il doppiaggio in italiano sono ben curati, ma scordatevi di ritrovare le voci originali ascoltate per anni nei film. Sotto l'aspetto del netcode, è evidente la crescita di Niantic, che sembra aver realizzato qualcosa di straordinario. L'immediatezza del paring nelle fortezze e della chiusura dei raid è eccellente, cosi come la capacità di ritrovare connessione in un attimo una volta persa. Chiaro che questo sarà necessario testarlo dopo l'apertura dei server a livello mondiale, ma ciò che abbiamo visto ci ha piacevolmente stupiti. Un'ultima raccomandazione è quella di scaricare tutti i dati di gioco dal menù delle impostazioni, qualora aveste tre giga abbondanti liberi da occupare. Così facendo vi ritroverete un gioco incredibilmente veloce nel caricare ogni singolo menù senza doverci più pensare.
Harry Potter Wizards Unite sembra partire con il piede giusto: Niantic ha appreso dai propri errori e ne ha fatto tesoro. Alcuni elementi di Pokémon GO, come la possibilità di accumulare passi con il gioco in background, ancora non sono presenti, ma l'enorme numero di aggiunte e la profondità del sistema potrebbero fare la felicità di tutti gli appassionati di Harry Potter e dell'universo ad esso legato. C'è da aspettare solo una manciata di giorni prima che il gioco sia disponibile per tutti: con un margine di miglioramento enorme e sperando di vedere anche i duelli tra maghi una volta bilanciato al meglio il gioco, la speranza è quella di avere di fronte un ottimo titolo mobile in realtà aumentata.
CERTEZZE
- Fedele all'universo
- Cura dei menù e degli elementi di gioco elevata
- La profondità e la progressione
DUBBI
- La mancanza di un contapassi in background
- Niente duelli tra maghi
- Un sistema freemium forse più cattivo di quello di Pokémon GO