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Ho iniziato a giocare a Genshin Impact per amore

Ecco la storia di come ho scoperto l'universo di Genshin Impact grazie alla mia ragazza, il racconto perfetto per festeggiare San Valentino.

SPECIALE di Mattia Pescitelli   —   14/02/2024
Ho iniziato a giocare a Genshin Impact per amore
Genshin Impact
Genshin Impact
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Dovete sapere che io e l'Oriente non andiamo molto d'accordo. Non mi fraintendete: ne adoro la storia e ne apprezzo la cultura, ma c'è qualcosa che proprio non mi va giù quando si inizia a sfociare nell'intrattenimento. Non so ben dire cosa sia, perché a volte ne riconosco la pregnanza narrativa, altre le qualità artistiche, altre volte entrambe. Però, di base, il mondo audiovisivo orientale non mi ha mai conquistato appieno. So di essermi perso tanti prodotti formidabili; alcuni li ho recuperati, altri sono ancora lì, a prendere polvere nella mia lista di opere da esplorare almeno una volta nella vita. Ma, a volte, quest'ultima riesce a sorprenderci. Chi si poteva aspettare che mi sarei innamorato di una ragazza patita per quelle stesse opere che ho sempre messo da parte?

Così ha avuto luogo la mia iniziazione a tutta una cultura visuale che, con mio immenso stupore, continua tutt'ora a rimanere avulsa alla mia comprensione. Però qualcosa è riuscito a passare, a scalfire quel muro di indifferenza che è costruito in me. Qualche anime, qualche manga. Ma, ciò che mi ha rapito maggiormente è quella che una volta consideravo la mia nemesi: un videogioco free-to-play con richiami evidenti ai JRPG, che vive di eventi e microtransazioni. Questa è la breve storia di come ho iniziato a giocare a Genshin Impact per amore (e di come sia riuscito ad ammaliarmi, ma non a stregarmi).

Cos’è Genshin Impact?

Genshin Impact: cos'è?
Genshin Impact: cos'è?

Non metto in dubbio che molti di voi sappiano cosa sia Genshin Impact ma per chi, come me, ne ha solo sentito parlare e ne è stato alla larga il più possibile, ecco una breve introduzione. Genshin Impact è un videogioco di ruolo d'azione e avventura ambientato in un mondo di fantasia, dove persone particolarmente meritevoli sono in possesso di poteri elementari con i quali sconfiggere le minacce che si annidano nelle terre di Teyvat.

Fin qui tutto bene, ma quando all'equazione si aggiunge "free-to-play", so che molti scappano a gambe levate (me compreso). Questo perché siamo abituati a videogiochi con questa struttura che si rivelano solo un lungo e per lo più tedioso processo di acquisizione di risorse, con pochi risultati e molta attesa. E, guarda un po', Genshin Impact non è assolutamente differente in questo aspetto.

Il percorso di crescita è lento, esploso in una miriade di livelli di progressione differenti e alberi di abilità. Vi dirò la verità: se lo avessi provato da solo, probabilmente lo avrei abbandonato dopo le prime ore. Però al mio fianco avevo la mia ragazza, che non vedeva l'ora di giocare con me, quindi capite bene che ho dovuto ingoiare il rospo e andare avanti. Ma sono contento di averlo fatto. Sì, perché mi ha permesso di analizzare il gioco sotto una luce differente.

Mi è capitato raramente di dover giocare a un videogioco che mi intrattiene il giusto senza doverne dare pareri o votazioni. Così, ho avuto modo di studiarlo attentamente, nelle sue dinamiche, nelle sue tecniche di comunicazione, nei suoi ritmi, ma nei miei tempi e senza l'impellenza del doverne parlare con l'intento di darne un giudizio.

Come catturare un pubblico

Genshin Impact: come catturare un pubblico
Genshin Impact: come catturare un pubblico

Il successo di Genshin Impact sta, con tutta probabilità, nella capacità di adattare al proprio universo la struttura e le dinamiche provenienti da altri mondi. Quando ho iniziato a giocare, ero appena uscito dall'avventura sensazionale che si è rivelata essere The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Di conseguenza, chi ha avuto modo di provare il titolo di miHoYo, riconoscerà quanto sto per dire: per molti aspetti è uguale ai due ultimi capitoli di Zelda.

La stamina, l'arrampicata, la planata, la raccolta di materiali, le creature mostruose dai tratti tribali che infestano le terre e proteggono forzieri bloccati fino a che non sono tutti morti, gli scagnozzi umanoidi che "svaniscono nel fumo" quando li si sconfigge, i domini e la cucina. Insomma, molto di quello che ho avuto modo di provare qui non è altro che una versione alternativa delle meccaniche introdotte o rafforzate da Breath of the Wild e Tears of the Kingdom (e riprese anche da Ubisoft con Immortals: Fenyx Rising). E, forse, è proprio per questo che sono riuscito ad andare avanti così a lungo. Ma non è l'unico motivo, perché Genshin Impact gioca un'altra carta, molto valida: quella stilistica, esca che ti cattura e non ti lascia più andare, se la lasci entrare.

Preso all’amo

Genshin Impact: stile da vendere
Genshin Impact: stile da vendere

I primi istanti di gioco di Genshin ci introducono in questo mondo dai colori sgargianti, stilizzato, tra il "già visto" e l'inedito. L'intento è chiaro: catturare il possibile giocatore con panorami mozzafiato e una discreta semplicità nell'affrontare l'avventura, che lo fanno sentire a suo agio, abile. Ed eccoci appesi all'amo.

In men che non si dica scaliamo livelli su livelli e raggiungiamo vette che, altrove, impiegheremmo ore a raggiungere. Certo, c'è chi non si lascia catturare, perché non rientra nel suo genere di stimoli, ma anche questo è messo in conto dagli sviluppatori.

Genshin Impact: tutto pur di giocare in compagnia
Genshin Impact: tutto pur di giocare in compagnia

Io, probabilmente, sarei rientrato in questo gruppo, se non avessi avuto uno e un solo obiettivo: raggiungere il maledetto livello 16 del grado avventura per poter giocare in compagnia di altri giocatori. Sì perché il multigiocatore lo si sblocca solo una volta raggiunto un determinato livello (che corrisponde sostanzialmente alla fine del Prologo). Quindi eccomi qua, ad avanzare da solo quando ho un po' di tempo per arrivare al livello richiesto per poter giocare con la mia dolce metà, sorbendomi una storia che non è proprio nelle mie corde e facendo commissioni su commissioni, spostandomi da un punto A ad un punto B solo per dire a qualcuno che il loro piano, secondo tal dei tali, non può funzionare.

Finalmente si gioca!

Genshin Impact: finalmente il multigiocatore!
Genshin Impact: finalmente il multigiocatore!

Dopo aver fatto il messaggero, il postino, il portantino, il rider e il corriere, ecco finalmente sbloccarsi il livello 16. Finalmente! Posso giocare con la mia ragazza. Sì... ma no. Nel senso che gli altri giocatori possono entrare nel tuo mondo, ma svolgere solo determinate mansioni. Per esempio, le missioni della storia non possono essere intraprese in multigiocatore, come determinati "dungeon". In pratica insieme si può solo andare a caccia di risorse, sconfiggendo boss e altre creature, ed esplorare liberamente il mondo.

Questo cosa significa? Bravissimi! Che, per andare avanti nel gioco, ho dovuto sorbirmelo da solo. E via di dialoghi inutilmente lunghi e missioni inutilmente sparpagliate per la mappa. Però devo riconoscere un certo grado di maestria nel modo in cui tutto ciò è stato strutturato. Dopo aver provato Genshin Impact in compagnia, si è arrivati a un punto in cui si è o già catturati, oppure si è abbandonato il tutto. Quindi, io, di base, ormai ero esattamente nell'occhio del ciclone. Ma perché? Perché aveva risvegliato in me un'altra passione: quella del collezionismo.

Collezionali tutti

Genshin Impact: collezionare diventa un gioco a parte
Genshin Impact: collezionare diventa un gioco a parte

Uno degli elementi vincenti di Genshin Impact, per me, è la rosa dei personaggi. Ogni combattente pare unico nel suo genere, caratterizzato non solo da poteri e aspetto differenti, ma anche da un sistema di movimento peculiare. Di conseguenza, ecco che è rinata in me quella passione per le carte collezionabili che mi ha attanagliato da piccolo (già risvegliata in passato da videogiochi come Gwent o Marvel Snap).

Da bambino, dopo il nuoto, uno a caso dei membri della mia famiglia mi accompagnava in edicola e lì compravo un pacchetto di carte (Pokémon, Dragon Ball, qualsiasi cosa andava bene). Ecco, ora, al posto della manciata di figurine, mi ritrovo a collezionare personaggi di Genshin Impact, per scoprire nuove e più interessanti combinazioni per la mia squadra, ma anche solo per poter dire nuovamente "ce l'ho; mi manca!".

Genshin Impact: il fascino della casualità nei desideri del gioco
Genshin Impact: il fascino della casualità nei desideri del gioco

Così, quando non gioco con la mia ragazza, sfrutto tutto il tempo per cercare di ottenere desideri (la stregua dei forzieri in qualsiasi altro prodotto di questo tipo) con cui sbloccare nuovi personaggi e armi. E vi dirò di più! La possibilità di provare determinati personaggi gratuitamente durante gli eventi o le missioni contribuisce alla spinta di andare alla ricerca di quello che più ci ha sorpreso (come Shikanoin Heizou, del cui stile di combattimento che scorre come acqua sullo schermo mi sono completamente innamorato e che voglio a tutti i costi avere in squadra).

Ed ecco qui che la catena finisce il suo giro attorno al mio collo, tenendomi ben saldo, ma senza che la mia capacità di giudizio venga intaccata.

Ripudio, ma non vacillo

Genshin Impact: tutto ciò che odio e, per questo, amo
Genshin Impact: tutto ciò che odio e, per questo, amo

Ci sono tanti motivi che mi tengono legato a Genshin Impact. Alcuni li abbiamo visti, altri faranno la loro apparizione nella sezione nei commenti senza indugio. Ma ciò che mi spinge a restare, più della voglia di raggiungere un alto livello del mondo (così da far divertire anche la mia ragazza, che ha solo personaggi di livello 90 e che, quindi, oblitera qualsiasi minaccia prima ancora che io riesca a premere un tasto), più della roulette dei personaggi, più dello stile visivo e dei panorami mozzafiato, è la voglia di scoprire fino a che punto un gioco del genere riesca a catturare un giocatore come me, così lontano da questo mondo.

Voglio comprendere come il dover gestire così tanti livelli, il dover subire missioni completamente inutili e dialoghi annacquati, l'andare alla ricerca di materiali che appaiono solo in determinati momenti della giornata, l'affrontare sfide sbilanciate appositamente per rallentare la progressione, come tutto questo, in qualche modo, riesca a tenermi davanti allo schermo, magari per un'ora, magari per due minuti, ma comunque mi porti, quando ho un momento libero, a dire "ma sì, ora mi faccio una partitina a Genshin".

Genshin Impact: la curiosità uccise il gatto
Genshin Impact: la curiosità uccise il gatto

Perché alla fine, più di tutto, sono una persona curiosa. E la curiosità riesce a sconfiggere qualsiasi repulsione verso un contenuto o un'opera. La superiorità si tramuta in fascino. E io guardo con fascino tutto ciò che riesce a catturare l'attenzione di così tante persone. Per questo, ringrazio la mia ragazza per tenere sempre il mio interesse acceso. Spero vivamente che siate o sarete tanto fortunati da trovare qualcuno che faccia lo stesso anche con voi.