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Impronte nel fango

Il marchio MX vs. ATV torna con una nuova veste e potenzialità inedite, alla ricerca di un rinnovamento oramai necessario e con idee sufficienti a farne un nuovo, possibile riferimento per gli appassionati.

PROVATO di Umberto Moioli   —   15/05/2009
MX vs ATV Reflex
MX vs ATV Reflex
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Come il Natale e l'influenza, tornerà anche in questo 2009 una nuova versione di MX vs. ATV, serie corsaiola made in Rainbow Studios oramai da tempo in grado di arrivare sugli scaffali ogni anno, per quanto spalmata su più piattaforme e non in modo invasivo come altri marchi ci hanno abituato. Ora, il problema è sempre lo stesso: pacco regalo con tanto di bigliettino sotto l'albero o brutto raffreddore con giorni a letto e brividi di freddo? La recente prova della versione Xbox 360 offertaci a Londra nel corso di un evento dedicato alla line up di THQ, proprietaria del team di sviluppo, ha escluso la più nefasta delle due ipotesi lasciando complessivamente soddisfatti da un prodotto che rispecchia tutta la voglia di emergere dal brodo dei titoli buoni ma non ottimi, quelli che molto puntano sulle licenze e poco si impegnano a far vedere che anche un genere di rado foriero di innovazioni come quello delle gare fuoristrada con moto et similia, possa dire la sua e dare spunti d'interesse.

Solchi nel terreno

La prima grossa novità introdotta da Reflex riguarda il terreno: le attività proposte nel corso delle gare saranno rigorosamente su sterrato e, che sia fango, neve o semplicemente prato, il nuovo motore fisico Rhythm Racing 2.0 visualizzerà e simulerà i cambiamenti alle superfici apportati dal passaggio delle moto e dei quad, scavando profondi solchi e facendo degli stessi pericolosi binari nel caso ci si passi in mezzo o altrettanto insidiose dunette se presi perpendicolarmente. Una novità interessante anche perché unita alle tre grandi ambientazioni create per il gioco e sedi di una quarantina di gare diverse, legate al raggiungimento della prima posizione dopo un dato numero di giri o alla totalizzazione di un certo punteggio in gare freestyle.

Impronte nel fango

All'atto della prova il sistema funzionava e piuttosto bene, così da rendere la guida più incerta al punto da chiedere attenzione non solo alla curva successiva ma anche alla lingua di terreno che la precede, con i piccoli motori montati nei pad che si muovevano a ogni sollecitazione regalando un buon realismo. Procedere lungo i tracciati avrà quindi una difficoltà ulteriore e, che si giochi da soli contro l'intelligenza artificiale od online con altri utenti, le modalità saranno le stesse, si potranno attuare nuove strategie legate allo spostamento dell'avversario su un terreno ricco di insidie. Il tutto ovviamente con il solito apparato fatto di opzioni per la personalizzazione di mezzi che, a due o quattro ruote, potranno contare su modelli ripresi pedissequamente da quelli realmente in produzione.

Rispetto al precedente

L'ultima iterazione del marchio prima di Reflex, Untamed, prevedeva l'uso di altri mezzi oltre che delle moto e dei quad. L'insuccesso di critica e le vendite non esaltanti devono aver portato al cambio di rotta.

Corpi indipendenti

Tanto per restare sulla cresta delle nuove tendenze, Rainbow Studios inserirà in MX vs. ATV il controllo indipendente del mezzo e del corpo di chi lo governa. Se quindi acceleratore e freno si posizioneranno sui grilletti e lo sterzo sull'analogico sinistro, quello destro permetterà di spostare il pilota, così da inclinarsi ulteriormente o, ancora più utile, controbilanciare le eccessive sollecitazioni provenienti tanto dalla forza centrifuga, in curva, quanto da quella gravitazione qualora si fosse in salita o in discesa. Anche in questo caso i giri e soprattutto la sessione libera all'interno dell'ambientazione hanno verificato la buona riuscita di questa introduzione che complica la guida ma la rende più appagante, spingendo a godersi anche e forse soprattutto i momenti dove la velocità è minore ed è necessario lavorare di fino, sul singolo movimento. Tecnicamente la versione mostrata era ancora prematura, in pre alpha, e per quanto non disastroso l'impatto grafico soffriva di parecchi problemi nella visualizzazione dei dettagli e nelle luci, oltre che nelle collisioni. Poco male considerandone l'uscita entro Natale e i più di sei mesi di sviluppo ancora a disposizione.

CERTEZZE

  • Deformazione del terreno complessa e in grado di influenzare la guidabilità
  • Il sistema di controllo con il corpo indipendente promette tanto realismo
  • Buona mole di opzioni

DUBBI

  • Tecnicamente ancora indietro
  • La serie è già stata molto usata, il timore che possa stancare c'è