Bond in salsa Call of Duty
Il titolo del paragrafo è un po' azzardato e chi scrive non è impazzito: difficilmente Quantum of Solace sarà un prodotto di livello paragonabile a quello spesso raggiunto dalla famosa serie con cui condivide uno degli sviluppatori, Treyarch, ma il fatto che la mano e il motore alle spalle dei due siano i medesimi si vedrà eccome. I due livelli inediti presi dalla campagna e provati in anteprima si sviluppavano all'interno di un treno - lo stesso dove in Casinò Royale si faceva la conoscenza di una bellissima Eva Green - e in una sorta di museo, passando dalle fondamenta fino alle sale principali perfette per le più classiche sparatorie tra decine di teche pronte a esplodere sotto il fuoco incrociato. Nel primo caso, le carrozze hanno positivamente colpito per la varietà di situazioni che si sono riuscite a stipare in un ambiente così angusto, con il protagonista che si alterna tra l'interno e il tetto del treno, con le passeggiate in quest'ultima condizione interessanti perché influenzate dal vento che, sferzando a impressionante intensità, sbilanciava Bond e rendeva più complessa ogni operazione di tiro o spostamento; più classico il secondo stage, con diversi passaggi tra i tubi dei sotterranei e poi negli uffici dell'edificio, fino alle già citate sale d'esposizione e con qualche momento, come la risalita lungo il pozzo di un ascensore, a dare un tocco cinematografico. Entrambi si sono dimostrati estremamente lineari e scriptati, dei lunghi corridoi da percorrere senza sosta o incertezze, vedendo l'azione intervallata da qualche filmato spesso legato al ritrovamento di cellulari, documenti o computer da cui ricavare preziose informazioni.
Bond in salsa Call of Duty
Lo svolgimento sarà perciò piuttosto prevedibile ma divertente, con la doppia possibilità di muoversi in modo furtivo o spregiudicato che si dovrebbe alla lunga rivelare implementata in modo piuttosto azzeccato, chiedendo di stare attenti a telecamere e ronde di guardia e di ricorrere alla forza bruta solo quando sfoltite le linee nemiche, pena una fatica molto maggiore per portare a termine il proprio compito. Molto tradizionale lo schema dei comandi, con i grilletti deputati all'uso delle armi e i pulsanti alle operazioni di salto e interazione con l'ambiente, per una resa estremamente arcade e lontana da pretese di realismo ma per questo in grado di essere immediatamente padroneggiata da chiunque. L'unica vera grande perplessità in un panorama piuttosto buono è la sensazione che il sistema di coperture inserito risulti poco sfruttato dal level design e in generale meno evoluto di quello visto in altri titoli.
Agenti segreti 007
Come ogni sparatutto in prima persona che si rispetti, anche Quantum of Solace disporrà di una corposa componente multiplayer che, in locale oppure online, permetterà a sedici giocatori di scontrarsi all'ultima pallottola e di passare qualche ora di sano divertimento in compagnia. Le modalità saranno piuttosto tradizionali e orientate alla fase più adrenalinica del gameplay, concentrandosi esclusivamente sulle sparatorie e mettendo in disparte le sessioni stealth viste nel singleplayer. Nel corso della prova è stato possibile testare un paio di deathmatch – sempre tutti contro tutti ma nel primo caso in una variante con una pistola speciale da raccogliere sul terreno e poi da conquistare uccidendo chi ne era in possesso e nel secondo con la richiesta di raccogliere l'armamentario più performante in determinati punti dell'area di gioco – e il classico Territori, scegliendo tra una rosa di tre mappe. Proprio queste ultime si sono rivelate una nota piacevolmente positiva, con una sorta di ambasciata sul fronte degli ambienti tradizionalmente proposti e un cantiere edile e una scorcio di Siena a mettersi in luce per una certa originalità e una buona complessità strutturale; la città italiana in particolare si è distinta per la varietà di possibili risvolti offerti, con i tetti delle case a dominare la strada sottostante e un alto campanile tutta l'area di gioco, facendo che ci si dovesse sempre muovere in modo estremamente veloce e preciso per non essere presi di mira dai possibili cecchini. Non mancano infine tre diverse classi tra cui scegliere, divise in modo piuttosto tradizionale in base alle armi offerte – fucile di precisione, a canne mozze o mitra – e in grado di dare un pizzico di ulteriore profondità.
Un motore d'eccezione
Tecnicamente il lavoro svolto è certamente interessante e curato, forte dello stesso motore di Call of Duty 4 e del prosimo World at War: i personaggi come gli ambienti sono riprodotti in modo fedele alle pellicole originali, dotati anche di buoni modelli nei primi casi e di una certa cura per i dettagli nei secondi, regalando un primo impatto complessivo buono anche se ancora macchiato da una certa ripetitività nell'estetica dei nemici e da animazioni non sempre perfette. I molti barili di benzina e le bombole sparse per i livelli causano esplosioni dagli effetti discreti mentre la copertura esterna di muri e colonne rappresenta l'unica parte distruttibile, impedendo di sbriciolarne anche l'anima. Buono tutto il comparto audio, dalle voci fino agli effetti, passando per una colonna sonora che fa dello storico tema della saga un marchio di fabbrica atto a sottolineare i momenti più esaltanti e spettacolari.
James Bond: Quantum of Solace arriverà nei negozi il prossimo 31 ottobre, un periodo caldissimo in cui non sarà di certo facile ritagliarsi uno spazio significativo; ad ogni modo le promesse per un prodotto interessante ci sono tutte e in molti, sull'onda dell'entusiasmo per la pellicola rilasciata quasi in contemporanea, vorranno impugnare la stessa pistola e vestire gli stessi smoking dell'agente segreto inglese.