Sea of Stars è il nuovo GDR sulla bocca di tutti, il che è curioso visto che non si tratta di un titolo tripla A di ultima generazione: anzi è in 2D, in quella che oggi chiamiamo pixel art, ma può contare sul talento dello sviluppatore Sabotage Studio - e sulla collaborazione di Yasunori Mitsuda per le musiche, aggiungeremmo - che si era già fatto conoscere con The Messenger. Grazie a un'oculata serie di scelte strategiche (Game Pass e PlayStation Plus in primis) ma anche di varie circostanze fortunate, Sea of Stars ha investito il mercato settembrino come un tifone, risvegliando l'interesse nei confronti della cosiddetta vecchia scuola.
È normale che molti giocatori, avvicinatisi al genere proprio con Sea of Stars, cerchino ora qualcosa che gli somigli e che magari lo superi pure: per questo motivo abbiamo stilato una lista di 10 JRPG classici come Sea of Stars che sono già usciti o che devono arrivare nei negozi nei prossimi mesi.
Chained Echoes
Il gioco sviluppato da Matthias Linda e un paio di collaboratori freelance non poteva essere che il primo di questa lista. Con Sea of Stars ha in comune una pixel art dettagliatissima, un'impostazione che richiama i grandi GDR nipponici del passato e una natura indie che potrebbe ingannare gli sguardi più superficiali: Chained Echoes è davvero uno dei migliori titoli appartenenti a questo genere, nonché diverse spanne sopra lo stesso Sea of Stars. La trama avvincente, i personaggi ben caratterizzati e il sistema di combattimento ingegnoso lo rendono un acquisto imprescindibile, nonostante qualche spigolosità tradisca l'inesperienza dello sviluppatore tedesco. Se consideriamo lo sforzo monumentale con cui è riuscito a completare questo piccolo capolavoro, sembra quasi irrispettoso fargli le pulci.
Octopath Traveler II
Lo sviluppatore Acquire ha considerato (quasi) tutte le critiche rivolte al primo Octopath Traveler, confezionando un sequel che lo supera sotto ogni punto di vista. Le avventure principali degli otto viandanti continuano a intrecciarsi solo marginalmente, ma le nuove storie sono scritte molto meglio, i personaggi sono maggiormente caratterizzati e le missioni secondarie sono costruite intorno a un gameplay simile al primo gioco, ma migliorato in tutto. Anche il sistema di combattimento è stato bilanciato con maggiore attenzione: Octopath Traveler II è un'esperienza molto più equilibrata che consigliamo con decisione agli amanti del genere e a chi cerca un'avventura un po' retrò nei contenuti e nelle sfide, e con maggior cautela a chi ha spolpato da poco il primo titolo della serie: le similitudini potrebbero rovinare l'esperienza.
Final Fantasy Pixel Remaster
Finalmente disponibile su praticamente ogni piattaforma, la compilation rimasterizzata dei primi sei Final Fantasy è semplicemente storia del videogioco di ruolo nipponico. Square Enix ha riproposto le sue vecchie glorie con dei piccoli miglioramenti che rendono alcuni episodi, e specialmente il sesto, un acquisto obbligato per i nostalgici e per chi vuole imparare a conoscere i JRPG del passato. Sono invecchiati tutti bene, questi Final Fantasy? In realtà no e ce ne sono alcuni che oggi potremmo definire semplicemente trascurabili, ma se dovessimo consigliarvene qualcuno in particolare vi diremmo di giocare il quarto, il quinto e il sesto: Final Fantasy IV è la pietra angolare della serie, Final Fantasy V è un trionfo di gameplay e Final Fantasy VI è semplicemente uno dei migliori GDR giapponesi di tutti i tempi. Non c'è molto altro da aggiungere se non che il bundle in digital lo scontano spesso e volentieri. Tanto per dire.
Battle Chasers: Nightwar
Il GDR di Airship Syndicate affonda le radici negli anni '90: non solo si ispira ai titoli dell'epoca, ma anche al fumetto omonimo, scritto e disegnato da Joe Madureira, che ha firmato anche questo sequel videoludico. Il sistema di combattimento a turni - praticamente una revisione dell'Active Time Battle nei più famosi Final Fantasy - accomuna Battle Chasers ai JRPG orientali, mentre le illustrazioni ricordano ovviamente i comics americani: tuttavia, il gioco trova la sua identità proprio nel mezzo di questo scontro culturale, con una serie di trovate a livello di gameplay che pescano a piene mani nella tradizione e la reinventano con una spennellata di modernità. Una narrativa più memorabile avrebbe sicuramente impreziosito questo progetto, che ha comunque meritato a pieno titolo il finanziamento attraverso Kickstarter.
SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech
La serie che era cominciata con una specie di platform procedurale e che si è trasformata di iterazione in iterazione è passata anche per uno spin-off che si ispira a GDR meno conosciuti come Slay the Spire o Baten Kaitos. Image & Form si è inventata un mondo mezzo fantasy e mezzo steampunk con una banda di pittoreschi personaggi in cerca di avventure, tesori e successi. Il sistema di combattimento a turni si appoggia ai mazzi di carte che il giocatore compone e associa ai protagonisti, preparandoli per la battaglia: per vincere bisogna giocare di strategia, caricando il vapore necessario a giocare le carte migliori. Graficamente SteamWorld Quest è un delizioso gioiellino, caratterizzato da illustrazioni coloratissime e animazioni esilaranti, ma la poca varietà di nemici e situazioni potrebbe stancare nelle sessioni di gioco prolungate.
Rhapsody: Marl Kingdom Chronicles
Uscito da pochissimo - stiamo lavorando alla recensione proprio in questi giorni, restate sintonizzati! - questo pacchetto propone in un'unica soluzione due JRPG davvero particolari. Rhapsody 2: Ballad of the Little Princess e Rhapsody 3: Memories of Marl Kingdom sono usciti sul finire degli anni '90 in Giappone, ma non erano mai stati localizzati fino ad ora, e sono le pietre angolari della Nippon Ichi, la compagnia che ci ha dato Disgaea. Il gameplay è davvero classicissimo, con un look che mischia sprite 2D e scenari in 3D, e un sistema di combattimento a turni davvero essenziale, e quindi vi potreste chiedere cos'abbiano di originale. Ebbene... sono musical. Cioè, a un certo punto i personaggi si mettono a cantare e ballare mentre si svolge la storia. Se questo approccio bizzarro ed esilarante vi incuriosisce, e non vi spaventano meccaniche abbastanza anacronistiche, potrebbe avere senso dare un'occhiata a questa compilation.
Star Ocean: The Second Story R
In uscita a novembre, Star Ocean: The Second Story R è una specie di remake di quello che molti considerano il migliore episodio nella saga fantascientifica firmata tri-Ace. Uscito nel 1998 per PlayStation, il titolo originale proponeva un'avventura con due prospettive diverse, decisioni che cambiavano i personaggi reclutabili, finali multipli e un sistema di combattimento in salsa action: la nuova edizione mantiene le caratteristiche migliori di Star Ocean 2, ma le impreziosisce con un nuovo look in 2Dx3D, cioè una combinazione di pixel art e scenari poligonali che, a giudicare dai trailer, promette benissimo e ricalca fedelmente il titolo originale. Considerando la natura della narrativa, ispirata fortemente a Star Trek, questo remake potrebbe essere una valida alternativa a soluzioni più tradizionali.
Super Mario RPG
Sì, è Super Mario e, sì, c'è lo zampino di Square Enix: un connubio che oggi può sembrare insensato, ma che nel 1996 ha dato i natali a uno dei migliori GDR nipponici su SNES, prima che il famoso sviluppatore rompesse con Nintendo per dedicarsi a PlayStation. È successo una vita fa e ora, dopo tanti anni, stiamo per rigiocare Super Mario RPG - senza il sottotitolo Secret of the Seven Stars - con un remake in uscita a novembre per Nintendo Switch. Per l'occasione si è rifatto il look, che ora non è più prerenderizzato ma ugualmente coloratissimo, mentre il sistema di combattimento ci è apparso abbastanza fedele a quello originale, non fosse per l'aggiunta di alcune funzionalità che dobbiamo ancora scoprire: a turni come nei Final Fantasy degli anni '90, introduceva una serie di dinamiche poi riprese nei Paper Mario e nella serie Mario & Luigi. Una delizia per gli occhi e per le orecchie, dato che la colonna sonora l'ha composta Yoko Shimomura.
Eiyuden Chronicles e Suikoden HD
È stato rimandato ancora una volta al 2024, e sarebbe stato bello poterci dedicare alla versione rimasterizzata di Suikoden e Suikoden II nell'attesa, ma poi è stata rimandata al 2024 anche quella, e insomma ci toccherà aspettare per giocarli tutti. I Suikoden non dovrebbero avere bisogno di presentazioni, anche se ormai è passato così tanto tempo che le nuove generazioni difficilmente conoscono questi assoluti capolavori per PlayStation, ma Eiyuden Chronicles, nato su Kickstarter dallo stesso padre, Yoshitaka Murayama, potrebbe essere il punto d'incontro tra vecchio e nuovo, un successore spirituale che sembrerebbe ricalcare le caratteristiche iconiche della serie Konami: un sistema di combattimento a turni che coinvolge molteplici personaggi, decine di eroi da reclutare, una fortezza da costruire e personalizzare, una trama appassionante, una pixel art ispiratissima. Sono indubbiamente tra i titoli che non vediamo l'ora di giocare - o rigiocare - il prossimo anno.
Dragon Quest III HD-2D Remake
Questo si è perso tra le pieghe del tempo, ma noi speriamo con tutto il cuore di rivederlo presto, magari all'imminente Tokyo Game Show: Square Enix l'ha annunciato due anni fa e poi non se n'è saputo più niente, tuttavia l'entusiasmo dei fan è comprensibile, se non altro perché visivamente il nuovo look in HD-2D ci sembra bellissimo. Si tratterebbe di un remake del titolo uscito nel 1988 per NES e poi nel '96 per SNES; un gioco sufficientemente complesso nel gameplay, nonostante l'età veneranda, ma è assai probabile che lo sviluppatore, Team Asano, abbia rimaneggiato il sistema di combattimento e la narrativa per avvicinarlo al più recente Dragon Quest XI di cui, paradossalmente, Dragon Quest 3 è un prequel, insieme ai suoi due predecessori. Confusi? Comprensibile, ma il succo è che questo nuovo Dragon Quest potrebbe essere un JRPG da tenere assolutamente d'occhio.