Era dall'uscita di Bioshock Infinite che aspettavamo l'annuncio del nuovo gioco di Ken Levine. L'ultimo capitolo della serie fu pubblicato nel 2013, ossia quasi dieci anni fa. Da allora le vicende del game director di System Shock 2 sono state avvolte nel mistero e oggetto di speculazioni basate su voci e testimonianze indirette. Inizialmente si pensava che si fosse ritirato dalle scene dopo la distruttiva lavorazione di Infinite, ma resoconti più recenti, in particolare quello contenuto in Press Reset, l'ultimo libro del giornalista di Bloomberg Jason Schreier, hanno raccontato una storia completamente diversa: è lui ad aver voluto la fine di Irrational Games perché non più a suo agio a lavorare con un team di sviluppo così grande. Messa fine in modo traumatico a quell'esperienza, si è dedicato per anni a un nuovo progetto con uno studio più piccolo, Ghost Story Games, su cui però ha avuto il completo controllo e credito infinito da parte dell'editore Take-Two, che lo ha lasciato fare le sue cose dandogli tutto il tempo necessario, un privilegio che pochissimi autori possono permettersi. Date le premesse, capirete che è particolarmente interessante conoscere tutti i dettagli di Judas, che alcuni hanno già ribattezzato il vero Bioshock 4.
Riannodiamo i fili
Di Judas si iniziò a parlare nel 2020, in fase di registrazione del marchio da parte di Take-Two. Allora si fecero ipotesi completamente sballate su cosa potesse nascondere, arrivando addirittura ad associarlo a GTA 6 (probabilmente più in onore dei motori di ricerca che di ragionamenti sensati). Ora finalmente sappiamo di cosa si trattava, quantomeno a grandi linee, visto che il trailer di presentazione dei The Games Awards 2022 è tutt'altro che rivelante e le informazioni ufficiali sono decisamente scarne. Impossibile valutare anche lo stato dello sviluppo, che conoscendo Levine non può essere dato per scontato.
Le dichiarazioni di intenti di Levine sono molto generiche: "Abbiamo fondato Ghost Story Games per portare avanti il lavoro svolto con System Shock 2, BioShock e BioShock Infinite. Con Judas abbiamo creato un mondo e una serie di personaggi completamente nuovi, esplorando al contempo approcci differenti agli sparatutto narrativi in prima persona per giocatore singolo".
Pur non dicendo molto, Levine ci ha svelato il genere di Judas, che quindi sarà uno sparatutto narrativo in prima persona per giocatore singolo (non stupisce, visto che è il suo genere d'elezione), e ha confermato l'intento di sperimentare un approccio differente, emerso anche dalle indiscrezioni degli ultimi anni, approccio di cui non vengono forniti indizi rilevanti. Non fatichiamo a formulare l'ipotesi che possa trattarsi di un immersive sim evoluto, ossia con innestati sistemi di gioco sperimentali.
Il video
Anche il video accenna ma non svela: inizia presentandoci Judas, la protagonista, che viene descritta come in fuga da un'astronave alla deriva nello spazio e viene caratterizzata come una figura problematica. È lei stessa a dirci: "La gente dice che me la sono cercata. Sapete cosa? Hanno ragione." Vediamo quindi una carrellata di altri personaggi, che non ci vengono presentati: una specie di cow boy con sullo sfondo il riflesso di un uomo cavallo (che apparirà anche in una sequenza successiva), una ragazza androide dai capelli viola e piena di strane ferite (o tatuaggi), con dietro la scultura di una coppia di innamorati che si sta per baciare e una seducente quanto apparentemente feroce danzatrice. Il trailer, nonché la sinossi ufficiale, fanno capire che i rapporti con gli altri personaggi andranno gestiti all'interno dell'avventura: "La tua unica speranza di sopravvivenza è stringere o rompere un'alleanza con i tuoi peggiori nemici. Riuscirete a collaborare per riparare ciò che è stato rotto... o lascerete che tutto bruci?". Quindi immaginiamo che la storia cambierà a seconda di come ci comporteremo (ci saranno missioni da svolgere? Probabile).
Quindi si prosegue con alcune sequenze più classiche, in cui non solo emerge prepotente la natura da sparatutto in prima persona di Judas, ma anche la vicinanza di alcuni sistemi di gioco con quelli dei giochi precedenti di Levine, tra poteri legati a degli innesti dei personaggi, strane creature robotiche e ambientazioni che richiamano la Rapture del primo Bioshock (questo però potrebbe essere solo un abbaglio dettato da alcune somiglianze generiche e andrà verificato, senza creare pregiudizi verso il gioco). In generale, sembra di trovarsi di nuovo in un luogo impazzito, in cui qualcosa è andato terribilmente storto. Un'altra utopia trasformatasi in una distopia? Difficile dirlo, sinceramente. Ma c'è un veicolo a forma di cane robot gigante e la ragazza androide a un certo punto salta a cavallo di una mitragliatrice e uccide degli uomini cavallo, quindi è difficile non rimanere affascinati e incuriositi da cosa ci aspetta. Lo stile visivo di suo sembra avere tutte le caratteristiche tipiche dei giochi di Levine.
Quindi abbiamo una fantascienza che riprende le forma di un'epoca passata, in questo caso gli anni '50 e '60 americani. In realtà si è visto poco per definire un quadro d'insieme, quindi conviene attendere prima di trarre delle conclusioni e rischiare di far invecchiare malissimo questo articolo. Ciò su cui ci sentiamo di scommettere è che sarà un mondo originale e intrigante, uno di quelli che varrà la pena di visitare.
Per il resto, sono emerse delle voci molto generiche sul gioco da Oops Leaks, che riportiamo integralmente: "Il suo nome in codice era Replay, c'è un grande focus sulla rigiocabilità, non è ambizioso tanto quanto detto in precedenza ma il gioco ha una serie di storie principali completamente diverse tra loro che hanno anche alcune variazioni al proprio interno. Il gioco è pieno di riferimenti biblici, ma l'avevate capito dal nome". Non molto di più di quanto non si fosse già capito.
Per ora l'unica certezza su Judas è che è in sviluppo per PC, Xbox Series X/S e PS5. Per il resto ci sono solo suggerimenti su cosa ci aspetta. Naturalmente avendo il nome di Ken Levine dietro le aspettative sono altissime, quantomeno dal punto di vista artistico, ma è davvero troppo presto per tentare di dare un'idea precisa di ciò che sarà il gioco, pur essendone stati in qualche modo affascinanti.
CERTEZZE
- Il gusto di Levine è facilmente riconoscibile
DUBBI
- Difficile avere dubbi su qualcosa di cui si è visto così poco