La trasposizione in forma digitale di attori cinematografici in carne e ossa non è certo cosa nuova. Il mondo videoludico ha intrecciato, sin dai suoi primi passi, un legame molto forte con il medium cinematografico, principalmente nella speranza di un ritorno economico, almeno agli inizi. Negli ultimi anni abbiamo visto come l'industria si sia evoluta a tal punto da spingere più di un volto a fare la sua "comparsata" in progetti di ogni dimensione e rango. Questo dimostra una determinante rilevanza mediatica del mezzo videoludico, mai come in questo momento così centrale nel panorama culturale. Ciò è forse dovuto al fatto che molti di coloro che oggi rappresentano le nuove promesse del cinema, ieri erano videogiocatori più o meno accaniti. E l'importanza per alcuni, se ben ricompensata, diventa la norma per tutti.
Sicuramente, uno dei volti cinematografici che è riuscito a stregare maggiormente i videogiocatori è stato quello di Keanu Reeves. Una vera e propria icona che è stata in grado di rimanere sulla bocca di tutti per più di vent'anni (grazie alla selezione di pochi e mirati lavori che praticamente vivono di passaparola), la sua freddezza sullo schermo fa a pugni con la calorosa e gentile anima che propone all'opinione pubblica.
Non è un caso che, quindi, un'apparizione a sorpresa al Microsoft Theater durante la conferenza Xbox all'E3 2019 per annunciare la sua presenza in uno dei giochi più attesi del secondo decennio del Duemila, Cyberpunk 2077, sia stata accolta con clamore dal pubblico, sia in sala che a casa. Dopotutto, è uno dei volti della fantascienza di fine Novecento più iconici che ci siano, avendo preso parte a film come Johnny Mnemonic e, in particolar modo, alla saga cinematografica che lo ha consacrato, quella di Matrix. Il suo legame con mondi futuristici e distopici non finisce di certo qui e sembra, anzi, il filo conduttore che collega i passaggi fondamentali della sua carriera. Visto il suo storico, sembra quasi d'obbligo una virata verso l'universo videoludico e infatti, sia direttamente che indirettamente, la sua persona è approdata più di una volta in questo territorio, anche prima che fosse preso d'assalto dalle celebrità più inaspettate.
Ripercorriamo, quindi, le apparizioni più eclatanti di Keanu Reeves nei videogiochi.
Bill & Ted’s Excellent Video Game Adventure
Questo titolo rappresenta l'esempio più calzante di quanto dicevamo poco sopra riguardo al legame "ancestrale" tra videogiochi e cinema. Bill & Ted's Excellent Video Game Adventure è un tie-in, uscito su NES nel 1991, tratto dall'omonimo (togliendo "Video Game") film del 1989 con protagonisti Keanu Reeves e Alex Winter. L'uscita "postuma" è per lo più legata al fatto che nello stesso anno era in arrivo il sequel della pellicola, Bill & Ted's Bogus Journey.
Come molti prodotti nati con il solo intento di cavalcare l'onda del successo o di una spinta pubblicitaria, il risultato è stato abbastanza disastroso, coadiuvato da recensioni per lo più stroncanti. Sicuramente non un esordio sfavillante per il buon Keanu ma, dopotutto, la sua partecipazione al progetto è praticamente nulla, se si toglie l'associazione tra il volto dell'attore e i pochi pixel che compongono l'alter ego digitale del personaggio che interpreta nel film.
Bram Stoker’s Dracula
Quest'anno cade il trentesimo anniversario dall'uscita del Dracula di Bram Stoker firmato da Francis Ford Coppola. Come molti si ricorderanno, un giovane Keanu Reeves spalleggiava i mastodontici Gary Oldman e Anthony Hopkins al fianco dell'altrettanto giovane Winona Ryder. Da molti considerato uno dei migliori adattamenti cinematografici dell'opera di Stoker, nonché l'ultimo vero capolavoro di una delle voci più forti della New Hollywood, anche questo film non è stato privato della sua controparte videoludica.
Come accadeva spesso all'epoca, il gioco, intitolato Bram Stoker's Dracula, presentava caratteristiche diverse a seconda della piattaforma sulla quale doveva girare. Abbiamo versioni a 8 e 16-bit, ma anche inserti in full motion video tratti dal film esclusivi per il Sega CD, o, ancora, numeri differenti di livelli da superare e, perfino, variazioni di genere (ad esempio, la versione per MS-DOS era l'unica a distaccarsi dallo scorrimento laterale per prendere la deriva dello sparatutto in prima persona alla DOOM o Wolfenstein). In ogni caso, controlliamo sempre Jonathan Harker, il personaggio interpretato da Reeves nel film.
Nonostante la varietà di esperienze a disposizione, questa sfilza di titoli usciti tra il 1993 e il 1995 non convinse praticamente nessuno, segnando un ulteriore passo falso nell'iniziale dialogo fra videogiochi e cinema, ancora una volta con protagonista il volto di Keanu Reeves.
Constantine
Dopo il successo di Matrix, come accade per molti attori alle prese con personaggi diventati iconici, è stato difficile per Keanu Reeves riuscire a distaccare la sua figura professionale da quella del suo alter ego, Neo. È stato necessario aspettare, infatti, un'altra saga come quella di John Wick per dare la possibilità al pubblico di smettere di associare il volto dell'attore a quello del protagonista dei film di Lana e Lilly Wachowski (trovando, tuttavia, un'altra icona di simile rilevanza, che rimarrà a lui legata per diversi anni).
Nel divario temporale che separa la fine di Matrix e l'inizio di John Wick, Reeves ha partecipato a diversi progetti che hanno permesso di non far dimenticare al pubblico della sua esistenza al di fuori dell'universo che lo ha consacrato. Uno di questi è stato Constantine, film più che dimenticabile dove interpreta un cacciatore di demoni. Pur non essendo una pellicola esaltante, rappresentava, tuttavia, l'esemplare "perfetto" per una ulteriore spremitura attraverso il medium videoludico. Nel 2005, insieme al film, il videogioco relativo, Constantine, faceva il suo debutto su PlayStation 2, Xbox e PC Windows. Probabilmente apprezzato più della sua controparte cinematografica, l'esperienza rimaneva comunque nei dintorni della sufficienza, come molte operazioni simili che hanno avuto luogo durante i primi anni Duemila.
The Matrix: Path of Neo
Ovviamente, non poteva mancare un videogioco di Matrix. Ne parliamo solo in questo momento per il semplice fatto che, in termini cronologici, arriva misteriosamente dopo l'uscita di Constantine, ovvero nel novembre del 2005. Pur non essendo il primo videogioco dedicato all'universo creato dalle sorelle Wachowski (da menzionare Enter The Matrix, titolo uscito in contemporanea con Matrix Reloaded che propone, oltre all'utilizzo della motion capture per le animazioni relative al combattimento, anche un'ora di riprese su pellicola 35 mm, realizzate dalle due registe appositamente per il gioco), The Matrix: Path of Neo è il primo videogioco che permette di calarsi nei panni di Neo e rivivere alcuni dei momenti più iconici della saga, scelti appositamente dalle autrici di quest'ultima.
PAYDAY 2
Arriviamo, finalmente, al rinascimento di Keanu Reeves, coincidente con il suo debutto nei panni dello spietato assassino John Wick. In occasione dell'uscita del film, il personaggio fece un'apparizione speciale in PAYDAY 2 sottoforma di contenuto aggiuntivo gratuito che, oltre a tutta una serie di oggetti e armi legati al franchise, permetteva di impersonare l'alter ego di Reeves. Per giustificarne la presenza, il team era perfino riuscito a creare una sottotrama che legava il personaggio a uno dei membri della banda di rapinatori. L'impegno è apprezzato, ma ci troviamo sempre nei territori della trovata pubblicitaria.
John Wick Chronicles
Ebbene sì, il nome di Keanu Reeves è legato anche al mondo della realtà virtuale. Altro progetto pensato più con intento pubblicitario che ludico è stato John Wick Chronicles, videogioco uscito in esclusiva per HTC Vive. Composto da solo quattro livelli (di cui uno rappresentato dal tutorial), situazioni ripetute più volte e una struttura standard su binari, il gioco veniva venduto intorno ai venti euro, una cifra fuori scala, se si considera l'esperienza completa non più lunga di un'ora.
John Wick Hex
Su tutt'altro piano troviamo John Wick Hex, un videogioco il cui titolo dice già molto. Facente riferimento alla tradizione dei giochi a mappa esagonale, questo particolare titolo non solo è un progetto nato come qualcosa di parallelo al film, distaccato dalla solita prospettiva pubblicitaria che abbiamo visto nei precedenti videogiochi, ma anche un'esperienza che vive della sua natura videoludica. Il genere ne è un indizio, dato che lo strategico a caselle esagonali non è proprio il tipo di videogioco che un grande produttore andrebbe a ricercare per pubblicizzare in forma massiccia il proprio film d'azione frenetica (qualcosa che, oggigiorno, si addice più a un prodotto come Fortnite, dove, infatti, John Wick ha lasciato la sua impronta in concomitanza con l'uscita del terzo capitolo della saga).
La dedizione e il rispetto degli sviluppatori riguardo la sua fonte d'origine è evidente nel confezionamento del videogioco che, pur non avendo convinto appieno, rimane comunque un'operazione più che dignitosa, paragonandola a quelle sopra esaminate.
Cyberpunk 2077
Ed eccoci al giro di boa; il momento che ha segnato Keanu Reeves come uno dei "pionieri del nuovo mondo" attoriale rappresentato dai videogiochi. La sua collaborazione con il team di CD Projekt Red è stata senza dubbio la spinta pubblicitaria più rilevante per l'ambizioso progetto dello studio polacco, Cyberpunk 2077. Certo, a differenza di altri titoli maggiormente legati a un contesto cinematografico, dove un lavoro di motion capture più mirato esalta le performance attoriali, l'apparizione di Reeves nei panni di Johnny Silverhand è più una presenza spettrale, un'ombra con una voce familiare, che non una vera ricostruzione performativa dell'interprete. Resta indubbio, tuttavia, che questo evento abbia attirato l'attenzione di molti volti noti della macchina "cinema".
The Matrix Awakens
Al momento, l'ultima tappa videoludica di Keanu Reeves è rappresentata da The Matrix Awakens, una specie di doppio spot promozionale. Da un lato, pubblicizza l'arrivo in sala del quarto capitolo della famosa saga mentre, dall'altro, mette in risalto le possibilità offerte dal motore grafico Unreal Engine 5 in una corposa demo tecnica. Qui, Keanu appare nuovamente nei panni di Neo, ma, anche questa volta, non possiamo controllarlo. Non che ci sia molto da fare, alla fin fine, considerando che si tratta di una dimostrazione gratuita.
Resta indubbio, tuttavia, il legame tra l'attore e alcuni momenti chiave della storia attuale del settore, che contribuiranno a costruire un precedente denso e variegato, collegato avidamente a un incontro mediale dalla portata inaudita.
La storia di Keanu Reeves nei videogiochi, per il momento, si arresta qui. Fateci sapere quali sue apparizioni (che si tratti della sua persona o dei personaggi che ha portato su schermo) all'interno del mondo dei videogiochi vi ha colpito maggiormente. Vi aspettiamo nei commenti.