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Kill la Kill: IF, l'anteprima

La popolare serie animata prodotta da Trigger diventa un picchiaduro per PlayStation 4 e PC: che cosa dobbiamo aspettarci?

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   06/08/2018
Kill la Kill The Game: IF
Kill la Kill The Game: IF
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Frenate l'entusiasmo, gente. Probabilmente avete visto il logo di Arc System Works e avete pensato subito a Dragon Ball FighterZ o Guilty Gear Xrd, quindi avete immaginato che figata potrebbe essere un picchiaduro simile a quelli ma ispirato a Kill la Kill, l'indimenticabile anime diretto da Hiroyuki Imaishi - lo stesso dell'altrettanto leggendario Gurren Lagann! - che ha iniziato e concluso il suo ciclo vitale tra il 2013 e il 2014. Urge quindi fare un'importante precisazione: Arc System Works è soltanto il produttore, perché lo sviluppo è stato affidato ai ragazzi di A+ Games, gli stessi del discreto Little Witch Academia: Chamber of Time. A vedersi, Kill la Kill: IF sembra comunque uno splendore, fedelissimo alla serie animata grazie all'impiego del cel shading e ai doppiatori originali che presteranno le voci a personaggi più importanti. Vediamo, invece, che cosa ci aspetta davvero sul campo di battaglia.

Il sistema di combattimento

In occasione del nuovo appuntamento con l'EVO, il famosissimo torneo annuale dei picchiaduro, Arc System Works ha mostrato una prima versione dimostrativa di Kill la Kill the Game: IF, questo il titolo completo, in cui è possibile giocare nei panni della protagonista Ryuko Matoi e della sua rivale Satsuki Kiryuin, ma è ovvio che il roster comprenderà altri personaggi popolari come l'Elite dell'accademia Honnouji. Per chi non lo sapesse, Kill la Kill racconta le disavventure di Ryuko, una giovane che sta indagando sulla morte del padre e che si ritrova a lottare per la propria vita in una scuola strampalata dove gli studenti indossano uniformi che conferiscono poteri sovrumani. Sembra che Kill la Kill: IF racconterà una nuova storia, supervisionata direttamente da Studio Trigger, ma ancora non sappiamo se si tratterà di un sequel, di un'avventura estemporanea o di una specie di realtà alternativa come suggerisce il sottotitolo "IF".

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Quel che sappiamo, invece, è che Kill la Kill: IF non sarà un picchiaduro a incontri tradizionale come Dragon Ball FighterZ, ma un "arena fighter" che ricorda i vari Naruto: Ultimate Ninja Storm di CyberConnect2, i decisamente più deludenti Saint Seiya di DIMPS oppure l'imminente My Hero Academia: One's Justice. Questo significa che il giocatore può muoversi liberamente e a trecentosessanta gradi sul campo di battaglia, anche se quanto mostrato finora ci è sembrato davvero poco ispirato e monotono, essenzialmente un ring senza la minima interazione ambientale. Il gioco, in effetti, è stato pensato per essere il più intuitivo possibile nel caso in cui impugni il joypad qualcuno che non ha nessuna esperienza con il genere. Per questa ragione, A+ Games ha progettato un sistema di combattimento basato essenzialmente su due pulsanti - attacco ravvicinato e attacco a distanza - che, combinati col salto, coi dorsali e con le direzioni, sviluppano combo e mosse speciali diverse.

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La funzione del tasto "Break" non è molto chiara, invece, ma con ogni probabilità servirà a spezzare la guardia dell'avversario. A+ Games ha infatti affermato che Kill la Kill: IF implementa una sorta di "morra cinese" in cui certi attacchi prevalgono su altri nel momento in cui si incrociano, stabilendo un aspetto strategico che dovrebbe arginare il becero "button mashing". Certo, la libertà di movimento che sembrerebbe concedere il gioco è un po' preoccupante, più che altro perché in questo tipo di picchiaduro può capitare di ritrovarsi a giocare ad acchiapparello con l'avversario, il che è tutt'altro che divertente. In questo senso, A+ Games ha implementato una meccanica simile al Rush di Dragon Ball FighterZ: premendo il tasto del salto mentre si è a mezz'aria, il giocatore piomba direttamente sull'avversario con un attacco, chiamato Catch, che può tramutarsi in combo. L'avversario, dal canto suo, può consumare una porzione dell'indicatore speciale per sfuggire ai colpi del nemico, ma l'indicatore serve anche a eseguire gli attacchi speciali più potenti che consumano una o più tacche delle quattro che si possono riempire.

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Uno di essi ne consuma due e rappresenta la meccanica peculiare, e controversa, di questo Kill la Kill: IF. A+ Games l'ha chiamato Katsui Demonstration: se l'aggancio va a segno, si innesca una cinematica in cui i personaggi si scambiano una serie di attacchi verbali, per così dire, che si ispirano ai combattimenti della serie animata. I giocatori devono scegliere tra Provoke, Mock e Taunt, tre azioni legate ancora una volta da una gerarchia che decreterà chi dei due avrà la meglio nel confronto. Il vincitore di questa strana morra cinese guadagnerà un livello Katsui e un bonus che può aumentare la potenza d'attacco, rigenerare la salute o l'indicatore dei colpi speciali. Si tratta di una meccanica decisamente fanservice che potrebbe piacere agli amanti di Kill la Kill ma che desta anche non poche perplessità, visto che rischia di spezzare il ritmo dell'azione come accade spesso nei picchiaduro troppo cinematici. Ovviamente Kill la Kill the Game: IF è ancora un titolo acerbo e le informazioni trapelate finora sono comunque poco: probabilmente ne sapremo di più al Tokyo Game Show.

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Kill la Kill the Game: IF non è stato sviluppato da Arc System Works ma non per questo significa che debba essere un disastro. Purtroppo gli arena fighter non hanno una grande reputazione, ma è impossibile non apprezzare quel che abbiamo visto finora quantomeno sul fronte visivo e del fanservice, dato che A+ Games sta decisamente lavorando bene in quel senso. Sono le dinamiche del sistema di combattimento che non ci convincono ancora e la Katsui Demonstration rischia di essere l'elemento più controverso del gameplay. Il gioco uscirà nel 2019, quindi A+ Games ha tutto il tempo di aggiustare il tiro e dare ai fan di Kill la Kill il picchiaduro che meritano.

CERTEZZE

  • Visivamente sembra proprio un cartone animato
  • Sistema di controllo intuitivo

DUBBI

  • Potrebbe essere eccessivamente semplice
  • La Katsui Demonstration rischia di rovinare il ritmo degli scontri