Per chi scrive, questo è effettivamente un momento storico: sono passati 12 anni dalla release europea di Kingdom Hearts II su PlayStation 2 e da allora è cambiato veramente tutto, anche più di quello che potevamo pensare. Kingdom Hearts però, è rimasto molto simile: questo terzo episodio del brand Square-Enix è forse il miglior tributo possibile a quella generazione cresciuta con il cross-over Disney, un universo vibrante e sognante in cui lasciarsi cullare da un Nomura al tempo ispiratissimo nella definizione dell'ambientazione, dei personaggi, delle meccaniche. Forse la più grande novità del momento è che il franchise arriva su console Microsoft, il che lascia intendere che quando giungerà il momento, Square-Enix non esiterà a portare tutta la saga su PC o su future console Nintendo. Indipendentemente dal futuro, il presente lo abbiamo toccato con mano sullo showfloor Microsoft, dove era presente una breve demo: l'abbiamo testata senza pensarci una seconda volta.
Motore...azione
C'è da dire che quando l'Unreal Engine 4 è implementato bene, i risultati si vedono. C'è stato un tempo - piuttosto lungo - in cui Square-Enix non ha saputo lavorare con i motori occidentali: complice una certa difficoltà congenita legata alla lingua differente, i giapponesi hanno impiegato più tempo a padroneggiare l'utilizzo di tool esterni, pertanto se li sono sviluppati in autonomia, con risultati altalenanti. Questa volta potete stare tranquilli: Kingdom Hearts 3 è bellissimo da vedere, ancora più di quanto ci aspettavamo visto che la build girava su Xbox One X. La pulizia video è talmente evidente che il Toy Box (l'ambientazione ispirata a Toy Story) risulta assolutamente perfetto nella trasposizione: è chiaro che non deve essere facile ricevere l'approvazione di Disney nell'utilizzo dei suoi asset, ma ci sembra che Square-Enix abbia fatto un lavorone sul fronte tecnico di modellazione dei personaggi e regia delle cut-scene. Queste ultime sembrano un film in CG mentre le parti in-game sono destinate a essere molto fluide, sui 60 fotogrammi al secondo, tranne nelle situazione concitate in cui quel numero diminuisce, ma siamo certi verrà sistemato prima del lancio. La quantità di nemici a schermo, per ora, è nella media: non abbiamo ricevuto ondate da decine di nemici né particolari assalti, seppur a schermo avessimo un buon numero di Shadow, Blu Ciccio e Notturno Rosso. Una demo abbastanza veloce, giusto il tempo di ripulire la stanza di Andy, recuperare un tesoro e uscire dalla finestra per trovarsi nel giardino fuori casa. Gli ambienti sono luminosi, perfettamente ricreati in maniera quasi maniacale, le geometrie dei modelli poligonali regalano soddisfazioni senza prezzo per i fan di quegli universi. Una cosa, a Square-Enix, non si può negare: può trovare problemi nello sviluppo, può scomparire, può far perdere traccia di sé ma se il progetto - per qualche miracolo - esiste ancora, Square ci prova (e sa come riuscire) a farlo rimanere dentro le aspettative e forse superarle.
Evoluzione?
Dunque, non ci accontentiamo di una sessione su Xbox One X di un quarto d'ora per prendere posizione, ma c'è da dire che il gameplay è effettivamente quanto già espresso a più riprese dalla saga. Il punto di avanzamento ci ha permesso di godere di scatto, volo e un paio di mosse speciali. Funziona tutto, è il Kingdom Hearts 3 che ci aspettavamo, seppur la speranza è riposta in un approccio che permetta al combattimento di essere fluido, dinamico, preciso più di quanto provato con mano.
Siamo anche curiosi di scoprire le speciali: quella a disposizione ci è sembrata più piacevole da vedere che particolarmente incisiva, ma siamo certi ce ne siano a dozzine nel gioco completo. Kingdom Hearts 3 sarà pieno di momenti di gameplay differenti dal canonico, una dimostrazione l'abbiamo avuta nella build: la terza fase ci ha messo in mezzo a un combattimento con dei robot, Sora a bordo di uno di essi e il resto della compagnia a combattere a terra. Banalmente, avevamo solo due tasti a disposizione, uno per il combattimento in mischia e un altro per quello a distanza. Abbiamo concluso facilmente la demo e la sensazione che ci ha lasciato addosso il titolo Square-Enix è di un prodotto con un potenziale enorme che non deve essere in alcun modo sprecato.
CERTEZZE
- Artisticamente splendido
- Sembra pieno di contenuti
- Il ritorno di un episodio numerato
DUBBI
- Robustezza del gameplay nel lungo termine