Sulla carta, Kingdom Hearts: Melody of Memory era un progetto del tutto prevedibile. Nei quasi vent'anni passati dalla prima avventura di Sora, i fan della serie hanno imparato a convivere con continui colpi di scena, singolari scelte autoriali del suo eccentrico creatore, ed episodi (guai a chiamarli spin-off!) che sperimentano con generi e meccaniche differenti, ma che contribuiscono tutti ad arricchire un unico mosaico narrativo. La saga di Kingdom Hearts ha già proposto in più occasioni dei mini-giochi musicali, e con una colonna sonora così ricca e melodie tanto apprezzate era solo questione di tempo prima che il franchise mettesse ufficialmente piede nel genere dei rhythm game. Nondimeno, l'annuncio di Kingdom Hearts: Melody of Memory sembra aver preso in contropiede quella parte della fanbase che non si aspettava di vedere un gioco musicale raccogliere il testimone di Kingdom Hearts 3 Re:mind e raccontare una storia che - scopriremo quanto e come - ruoterà attorno al personaggio di Kairi.
Theatrhythm Kingdom Hearts
Nato dalla collaborazione di Square-Enix con il team Indieszero, Kingdom Hearts: Melody of Memory nasce a tutti gli effetti come un nuovo capitolo della serie musicale Theatrhythm, dopo l'ottima accoglienza di Theatrhythm Final Fantasy e Theatrhythm Dragon Quest (quest'ultimo mai uscito dal Giappone). "L'idea è nata cinque anni fa", ci ha raccontato il producer Ichiro Hazama. "Io e il director Masanobu Suzui ci siamo ritrovati a discutere su che direzione prendere con la serie Theatrhythm, ed entrambi eravamo d'accordo su una cosa: per un nuovo capitolo volevamo usare le musiche della serie Kingdom Hearts. Quando abbiamo avuto quella prima chiacchierata non potevamo ancora iniziare a lavorarci, quindi abbiamo conservato l'idea in un cassetto finché non ne abbiamo finalmente discusso con Nomura". Tuttavia, come tutto quello che riguarda Kingdom Hearts, prima che i lavori potessero iniziare bisognava ottenere il via libera da Disney, ma stando alle parole di Hazama, il colosso americano è stato più che entusiasta all'idea di un gioco musicale basato sulla serie.
Selezionare gli oltre 140 brani che faranno parte della tracklist di Kingdom Hearts: Melody of Memory, a detta del team ha richiesto un lavoro di ricerca e di scrematura importante, specialmente considerando l'enorme quantità di musiche che negli anni hanno arricchito la colonna sonora della serie. "Oggi abbiamo tra le 600 e 700 canzoni da cui attingere, e molti sono brani assolutamente iconici", ci spiega il director Masanobu Suzui. "Per prima cosa abbiamo stilato un'enorme lista di tutti i brani della serie, e abbiamo cominciato a selezionare quelli da includere considerando diversi fattori. Per esempio guardando alla scaletta dei concerti orchestrati di Kingdom Hearts che si tengono in giro per il mondo: i brani che vengono suonati in quegli eventi rappresentano già una selezione delle musiche più apprezzate e popolari, quelle con cui il pubblico ha più familiarità. Abbiamo anche tenuto d'occhio sondaggi e classifiche fatte tra i fan, per avere un'idea della popolarità di certi brani".
Ma il lavoro di selezione dei brani non si è limitato solo al cercare su Google e su YouTube le Top 10 delle musiche migliori secondo i fan. Come suggerisce il titolo, Kingdom Hearts: Melody of Memory vuole essere un percorso che guarda indietro alla storia della serie e riassume, attraverso la musica e i ricordi, gli eventi più importanti dei capitoli precedenti. La modalità principale, chiamata World Tour, ci vedrà rivivere la trama della serie visitando le ambientazioni più iconiche, dalle Isole del Destino ad Agrabah, da Crepuscopoli al Monte Olimpo. "Poiché dev'essere un riassunto della storia", continua Suzui, "abbiamo pensato che alcuni brani fossero essenziali. C'erano degli stage che volevamo inserire a tutti i costi e per ognuno di questi abbiamo dovuto cercare il brano più adatto. In alcuni casi c'è stato molto dibattito all'interno del team, riguardo a quali brani inserire in determinati scenari, dedicendo cos'era meglio per ogni livello senza farci influenzare troppo dai nostri gusti personali".
Il percorso messo in piedi dal team di sviluppo permetterà di apprezzare anche il modo in cui le musicalità sono cambiate, si sono arricchite e sono evolute nel corso della serie, sebbene l'intera tracklist di Melody of Memory includerà solo le versioni originali di ciascun brano, e non saranno presenti remix o adattamenti inediti creati appositamente per il gioco. Sfortunatamente non sarà possibile selezionare tra le diverse versioni della stessa canzone: l'iconica Passion sarà presente solo nell'edizione giapponese del gioco, mentre la versione americana e quella europea conterranno Sanctuary, la sua controparte cantata in lingua inglese sempre da Utada Hikaru. Lo stesso discorso vale per tutti quei brani cantati in entrambe le lingue (come "Let it Go" e "Under the Sea") e che da noi saranno accessibili unicamente in inglese.
A differenza di Theatrhythm Final Fantasy, che è stato arricchito con nuove musiche nei mesi che hanno seguito l'uscita, Hazama ci ha confidato che la pubblicazione di DLC non è attualmente nei piani di Kingdom Hearts: Melody of Memory, e che la tracklist del gioco è da considerarsi definitiva. Accedere a tutti e 140+ brani non sarà tuttavia una passeggiata: una parte delle musiche e delle canzoni verrà sbloccata semplicemente avanzando nella modalità World Tour e portando a termine i normali livelli. Qui i personaggi del party sono predefiniti e vengono selezionati dal gioco in base allo scenario e alla storia: "Ovviamente non puoi usare personaggi Disney in un mondo a cui non appartengono", spiega Suzui. "È il gioco che sostituisce i personaggi in base alla storia e all'ambientazione, ma il giocatore avrà la possibilità di affrontare un livello senza l'aiuto dei compagni di party, e in questo modo otterrà un bonus per puntare a un punteggio più alto".
In Melody of Memory ci saranno tuttavia diversi brani speciali, chiamati "Memory Dive" e legati ai ricordi di particolari personaggi. Alcune canzoni saranno ad esempio legate alle memorie di Sora, e per potervi accedere bisognerà sintetizzare degli oggetti che si raccolgono affrontando i livelli regolari. Sbloccare nuove tracce non sarà l'unico stimolo a rigiocare più e più volte gli stessi livelli. Al di là di alcuni obiettivi da portare a termine, e dell'ovvio incentivo a migliorare il proprio punteggio, Suzui e il suo team si sono premurati di inserire in Melody of Memory tutta una serie di collezionabili e contenuti extra, come illustrazioni, fondali, Keyblade, vetrate decorate e cinematiche d'intermezzo. Si tratta di elementi che, se da un lato rappresentano un modo furbo e veloce di aggiungere contenuti sbloccabili al gioco, dall'altro contribuiscono a pizzicare la nostalgia degli appassionati, un escamotage che gli sviluppatori hanno imparato lavorando alla serie Theathrythm.
La storia e il mistero di Kairi
Concettualmente il gioco non si discosta molto da Theatrhythm Final Fantasy, ma un grosso ostacolo è stato il passaggio dal 2D al 3D: il cambio di prospettiva e l'utilizzo di asset grafici tratti dai precedenti giochi sono tutte scelte volute in parte da Tetsuya Nomura per ricreare il feeling action tipico della serie, seppur in un rhythm game. Una delle principali influenze per il team è stato tuttavia il Memorial Music Box, un sito creato per il 15° anniversario della serie e che permetteva di ascoltare le musiche più famose mentre i protagonisti correvano lungo un percorso dall'aspetto di un pentagramma. "Avevamo quell'immagine in mente, dopodiché abbiamo lavorato per fare in modo che la grafica non distraesse troppo, che la camera non si muovesse in maniera eccessiva e che gli effetti fossero belli da vedere ma non intrusivi", ci ha spiegato Suzui.
La sensazione sembra a tratti quella di trovarsi in un'attrazione di Disneyland, con il giocatore che si sposta lungo un binario e, accompagnato dalla musica, attraversa i luoghi più iconici e gli eventi più importanti di Kingdom Hearts. Per Nomura, l'obiettivo di Melody of Memory è permettere agli appassionati di vivere i momenti salienti della saga in un nostalgico percorso musicale, e così facendo solidificare la loro comprensione della storia fino a Kingdom Hearts 3. "È passato un bel po' di tempo dall'inizio della serie", ci ha detto. "Mi faceva piacere creare un riassunto della trama che fosse fruibile in un unico posto e in maniera sintetica: dopo 18 anni è il momento giusto per guardare indietro e avere una nuova prospettiva sugli eventi raccontati".
Il coinvolgimento di Nomura nello sviluppo di Melody of Memory è stato tuttavia parziale: "Ho supervisionato questo gioco mentre in parallelo lavoravo a Kingdom Hearts 3", ci ha raccontato. "Tuttavia, con Indieszero ho lavorato a stretto contatto durante lo sviluppo dei precedenti giochi musicali, e hanno dimostrato di essere un team che sa il fatto suo. Ovviamente ho partecipato ai momenti importanti, revisionato il progetto, ma sono stato felice di lasciare le redini nelle loro mani, specialmente per quanto riguarda gli aspetti relativi al gameplay". Dove il papà di Kingdom Hearts ci ha messo lo zampino è stato tuttavia nella componente narrativa, perché come i fan hanno scoperto guardando i trailer, Melody of Memory promette aggiungere alcuni tasselli importanti alla storia lasciata in sospeso da Kingdom Hearts 3. "[Melody of Memory] si collegherà con il resto alla fine del gioco", ci anticipa Nomura. "Non posso spiegare nel dettaglio com'è strutturata l'avventura, poiché rovinerei la sorpresa. Posso dire solo che vivrete i ricordi di Kairi riguardo gli eventi della serie; eventi che lei e i suoi compagni si sono raccontati nel tempo. A livello temporale questo gioco si colloca dopo gli eventi di Kingdom Hearts 3 e del DLC Re:mind, ma il modo in cui si incastra col resto e cosa vuol dire sarà svelato solo nel finale del gioco".
Se mai ci fosse stato qualche dubbio, la chiacchierata con gli sviluppatori ha reso evidente che Melody of Memory sarà un episodio indirizzato principalmente a quei fan di Kingdom Hearts che vogliono ripercorrerne la storia attraverso le sue splendide musiche, a chi ha adorato le melodie di Yoko Shimomura, imparato a memoria le canzoni di Utada Hikaru o canticchiato qualche classico Disney sotto la doccia. Difficilmente i neofiti troveranno qui una sintesi chiara ed esaustiva del groviglio di eventi raccontati attraverso una dozzina di giochi diversi, senza contare che verrebbe meno l'effetto nostalgia su cui Indieszero sembra puntare l'intera esperienza. Il premio finale, la storia inedita con protagonista Kairi, potrebbe essere la ciliegina sulla torta e, chissà, magari un anticipazione dell'inevitabile Kingdom Hearts 4.
CERTEZZE
- Il gioco attinge da centinaia di musiche eccezionali
- Il team di sviluppo ha dimostrato di saperci fare coi rhythm game
- Collezionabili come se piovessero
DUBBI
- Quanto spazio e importanza avrà la storia di Kairi?
- La grafica 3D e gli effetti speciali riusciranno davvero a non distrarre?