19

King’s Bounty 2, il provato di uno strategico sempre più gioco di ruolo

Il provato di King's Bounty 2, uno strategico alla Heroes of Might and Magic che però somiglia sempre di più a un gioco di ruolo in terza persona

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   13/07/2021
King's Bounty II
King's Bounty II
News Video Immagini

Dopo averlo potuto vedere in anteprima nel corso di un evento online, abbiamo finalmente avuto modo di mettere mano sull'ultima incarnazione della serie King's Bounty, così da scoprirne i primi segreti. Per un resoconto generale del gioco e delle sue origini, vi rimandiamo alla nostra recente anteprima. Qui invece ci limiteremo a raccontare del nostro provato di King's Bounty 2 e del perché ci ha fatto una buona impressione.

Storia

La prima area è molto fredda
La prima area è molto fredda

King's Bounty 2 inizia con la selezione del personaggio. Non c'è modo di crearsene uno, ma bisogna scegliere tra tre eroi già ben definiti: un guerriero, una maga e una paladina. Qualsiasi sia la scelta ci ritroveremo prigionieri nella fortezza di Crucis, una prigione sita in un territorio freddo e inospitale, dove muoveremo i nostri primi passi. All'inizio la trama non è chiarissima: veniamo fatti liberare dal re in persona perché apparentemente siamo l'unica speranza per il mondo di Nostria, minacciato da una forte oscurità. Negromanti e mostri hanno iniziato ad attaccare con sempre più violenza i villaggi e i loro abitanti e il caos serpeggia per le strade. C'è uno schema dietro a tanta brutalità? Dove risiede la radice del male? Per scoprirlo non ci resta che partire all'avventura e girare in lungo e in largo per questo inospitale continente, dove le cose da fare non mancano proprio.

Primi passi

All'inizio King's Bounty 2 sembra tutto fuorché un seguito di King's Bounty: visuale in terza persona stile gioco di ruolo d'azione invece che isometrica, controllo diretto del personaggio in tempo reale invece che con un sistema a turni gestito tramite mouse e una grafica 3D moderna invece che uno stile più asciutto da strategico puro. In effetti se ce lo avessero fatto giocare senza conoscere il titolo in anticipo, avremmo faticato moltissimo a individuare i collegamenti tra i due giochi, almeno nella fase iniziale. Non ci vuole molto per scoprire che lo spirito è comunque lo stesso e che molti elementi, come i combattimenti tattici, sono rimasti. Ma andiamo con ordine.

Le prime cose da fare sono anche le basi del gameplay: il comandante di Crucis ci invita a recuperare il nostro equipaggiamento, ci fornisce le prime unità del nostro esercito, ci fa avere un cavallo e ci consente di assoldare unità aggiuntive pagandole con il vile denaro. La fortezza è un luogo relativamente sicuro, ma c'è un po' da esplorare per trovare bottino sparso, stipato in contenitori nascosti. Questi ultimi saranno una costante per tutto il gioco e si troveranno un po' ovunque. Di fatto sono la prima motivazione per esplorare in lungo e in largo le ampie mappe.

La trama è più articolata di quel che sembri
La trama è più articolata di quel che sembri

Usciti da Crucis raggiungiamo velocemente un piccolo villaggio che sorge subito fuori dalle mura. I primi passi per il mondo di gioco ci svelano che la natura ibrida del sistema di esplorazione. Sostanzialmente siamo liberi di andare dove vogliamo, ma seguendo dei "corridoi", ossia le strade che si diramano per le mappe. Ci sono naturalmente molti sentieri nascosti e segreti da scoprire, ma in generale non aspettatevi di poter scalare liberamente una montagna o di guadare un fiume, se non previsto dai map designer. Questa rigidità, che si distende un bel po' quando si arriva in mappe più grandi, rende King's Bounty 2 più simile al primo capitolo di quanto potessimo pensare a un primo sguardo. Ma torniamo al nostro villaggio, dove si affronta la prima missione secondaria vera e propria.

Ideali

La seconda area è molto più ampia della prima e permette di esplorare più liberamente
La seconda area è molto più ampia della prima e permette di esplorare più liberamente

Due gruppi sono in conflitto tra di loro: dei nani vorrebbero lavorare senza grattacapi, ma degli umani pretendono un'alleanza per conquistare la fortezza di Crucis. A noi tocca schierarci, il che si traduce in: chi attacchiamo? La scelta non è banale come sembra, perché ogni personaggio segue determinati ideali, ideali cui sono legate le azioni che compiamo. Ad esempio, avendo scelto la paladina come personaggio principale, attaccare Crucis avrebbe cozzato con il suo ideale di ordine, spingendola più verso l'anarchia incarnata dagli umani. Naturalmente è possibile rivoluzionare le caratteristiche dei personaggi, ma a prezzo di snaturarli un po' e di far loro perdere alcuni dei vantaggi iniziali. La scelta spetta a noi e buona parte dell'interesse che ci ha suscita il gioco è nato proprio da queste possibilità e da come vadano poi a influenzare le truppe: certe unità ottengono dei bonus a seconda degli ideali dominanti dell'eroe (su cui si possono distribuire dei punti salendo di livello), mentre altre ottengono dei malus dagli stessi. In questo modo il nostro esercito non diventa solo un accumulo delle truppe migliori, ma soprattutto la manifestazione più plastica delle scelte che abbiamo compiuto durante l'avventura e della via che abbiamo seguito.

Combattimenti

I combattimenti richiamano quelli del primo King's Bounty
I combattimenti richiamano quelli del primo King's Bounty

Alla fine abbiamo deciso di attaccare gli umani, dando vita a uno dei primi combattimenti del gioco (il primo in assoluto avviene contro dei lupi all'ingresso del villaggio, ma si è rivelato poca cosa). Gli scontri sono il richiamo più forte alle origini della serie, visto che si svolgono a turni su dei campi di battaglia divisi in esagoni, ricavati dai luoghi in cui ci si trova al momento di iniziare. Da notare che non esistono combattimenti casuali nel gioco, che invece sono stati tutti progettati dai designer. L'eroe non prende parte direttamente all'azione, ma influenza comunque tutte le truppe schierate con le sue abilità. L'unica forma di intervento diretto è la magia: durante ogni turno è possibile lanciare un incantesimo/abilità selezionandolo da un libro o da delle pergamene (consumabili). Esistono incantesimi di attacco, di supporto e di cura, tanto più potenti quanto è più alto il livello dell'eroe. Naturalmente il guerriero e la paladina sono meno versati in quest'arte rispetto alla maga (immaginiamo che lo aveste intuito già da soli, ma specificarlo non fa male).

Lo stile grafico è abbastanza povero, ma alcuni luoghi sono molto belli
Lo stile grafico è abbastanza povero, ma alcuni luoghi sono molto belli

Comunque sia, la prima cosa da fare prima di combattere è schierare e disporre le truppe sul campo di battaglia, studiando attentamente il posto in cui ci si trova e le forze a disposizione del nemico. Quindi inizia lo scontro vero e proprio, durante il quale le unità vengono mosse a turno in base al valore di iniziativa. Ogni unità dispone di caratteristiche e poteri unici. Ad esempio i lancieri possono portare un affondo molto preciso e violento, mentre i cani possono azzannare gli avversari facendoli sanguinare (ce ne sono decine da assoldare). Il sistema di controllo dei combattimento è molto semplice: selezionata la truppa, si clicca sulla casella di destinazione, o sul nemico da attaccare e il gioco è fatto. Vince chi riesce riesce a debellare tutte le unità nemiche.

Mondo di gioco

Il nostro eroe dispone anche di un cavallo per spostarsi più velocemente
Il nostro eroe dispone anche di un cavallo per spostarsi più velocemente

Come abbiamo scoperto continuando a giocare, le prime battaglie di King's Bounty 2 non sono molto difficili. In realtà è l'intera prima area a essere stata pensata come una specie di tutorial esteso, che serve a fare pratica con il gioco e i suoi vari sistemi. Quando si arriva alla seconda mappa (delle enormi aree aperte traboccanti di punti d'interesse), molto più grande della prima, tutto si complica e scontri e missioni diventano più intriganti, con le seconde che si fanno più articolate, pur richiedendo sempre di recuperare qualcosa, uccidere qualcuno e così via. Inoltre, le maggiori dimensioni dell'area rendono l'esplorazione meno lineare, dando al giocatore modo di spaziare di più e di prendere anche qualche iniziativa, per seguire un percorso più personale.

Ci sono molte sequenze di dialogo
Ci sono molte sequenze di dialogo

Le interazioni possibili in realtà non sono moltissime: si può parlare con gli altri personaggi, prendendo quest e acquistando beni, si può interagire con le varie strutture bonus (fonti di mana, pilastri per il viaggio rapido e così via) e poco altro. In questo il titolo di 1C Entertainment tradisce la sua natura da strategico tradotto in gioco di ruolo. Comunque sia le cose da fare sono davvero tante in termini quantitativi e al punto in cui abbiamo lasciato il gioco avevamo accumulato molte missioni, scoperto diversi segreti e assoldato un buon numero di truppe. Vedremo se la versione finale confermerà le ottime impressioni che ci siamo fatti o se le sgonfierà come un palloncino bucato.

King's Bounty 2 ci ha convinti, nonostante alcuni limiti strutturali che vanno verificati con la versione finale e nonostante la distanza apparente dal primo capitolo. Dotato di un lato narrativo interessante e di una buona profondità in ambito strategico, potrebbe essere una bella sorpresa per tutti quei giocatori che sono a caccia di qualcosa di diverso (o quantomeno di non battuto come altri generi). Sicuramente è da tenere d'occhio.

CERTEZZE

  • Sistema degli ideali molto interessante
  • I combattimenti sono rimasti tattici al punto giusto
  • Uno svecchiamento importante per la serie

DUBBI

  • La parte GDR va verificata
  • Stilisticamente sembra un po' generico