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Kirby: Nightmare in Dream Land

Il simpatico “coso” rosa made in Nintendo torna sulle scene con una nuova avventura, questa volta su Game Boy Advance: riuscirà il nostalgico Kirby a fare breccia nel cuore dei sempre più esigenti giocatori moderni? Scopritelo nella nostra recensione.

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   15/10/2003
Kirby: Nightmare in Dream Land
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Kirby: Nightmare in Dream Land
Kirby: Nightmare in Dream Land

Kirby, un eroe che (ri)succhia

I titoli dedicati a Kirby non si sono mai distinti per complessità della trama, e questo Nightmare in Dream Land non fa eccezione: nella sua nuova avventura, il rotondo eroe rosa ha il compito di recuperare i sette pezzi che compongono un artefatto magico in grado di garantire pace e serenità al mondo, che sono stati dispersi dal classico cattivone di turno. Fattosi carico di questo gravoso compito, Kirby comincia dunque la sua peregrinazione attraverso i vari livelli che compongono il gioco, divisi in sette diverse ambientazioni. La semplicità dello schema di gioco del titolo HAL si manifesta da subito anche attraverso il sistema di controllo, immediatamente assimilabile nelle sue poche funzioni: sfruttando esclusivamente la croce direzionale e i tasti A e B, è possibile muovere Kirby sullo schermo, farlo saltare e fluttuare in aria e soprattutto permettergli di risucchiare i nemici. Proprio su quest’operazione si basa la gran parte del sistema di gioco di Nightmare in Dream Land: infatti, gli avversari più comuni una volta inglobati da Kirby possono essere “sputati” ed usati come proiettili, mentre quelli dotati di particolari poteri sono in grado di conferire al nostro rubicondo eroe proprio queste loro stesse abilità. E’ sufficiente dunque risucchiarli e premere la croce direzionale in giù per assumerne le caratteristiche, con tanto di metamorfosi dello sprite di Kirby, che il più delle volte manifesta l’avvenuto processo di inglobamento con simpatici copricapo. Ben 24 sono i diversi poteri che si possono “rubare” agli avversari, quasi tutti di natura offensiva: a seconda del tipo di nemico risucchiato, quindi, Kirby può ritrovarsi ad armeggiare una spada, a servirsi di un comodo laser, o ancora a sfruttare attacchi basati su fuoco, ghiaccio, tuono e così via. Un così vasto raggio di abilità potrebbe indurre a pensare che l’azione di gioco di Nightmare in Dream Land sia stata intelligentemente costruita attorno a enigmi o avversari superabili esclusivamente attraverso determinati poteri, di modo da stimolare l’utente. Niente di più sbagliato.

Kirby: Nightmare in Dream Land
Kirby: Nightmare in Dream Land

24 poteri e non sentirli

In realtà, il titolo HAL si rivela da subito di una piattezza e una facilità disarmante. I 24 poteri messi a disposizione dell’utente avrebbero potuto essere tranquillamente ridotti a un paio o poco più, data l’assoluta inutilità di alcuni e la presso che minimale differenza di efficacia di tutti gli altri. Che Kirby sia armato di un raggio laser o di una spada, poco cambia: i nemici sono in ogni caso così stucchevolmente semplici da eliminare che non si sente nemmeno il bisogno di ricorrere ad un cambiamento di potere, se non per cercare di variare per quanto possibile la letargica azione di gioco su schermo. Discorso a parte meritano i boss di fine livello, oggetto di una grossa svista a livello di game design: se si giunge ad uno di questi scontri sprovvisti di qualunque tipo di potere, effettivamente le battaglie possono risultare sufficientemente stimolanti, ma basta avere una qualsiasi abilità offensiva per avere ragione dell’avversario in una manciata di secondi. A contorno di una così leggera struttura di gioco intervengono inoltre un level design decisamente poco ispirato (orfano di tra l’altro di ogni genere di enigma) e una longevità davvero minimale: difficile che un utente medio non riesca a portare a termine Nightmare in Dream Land in una singola sessione di gioco. E a poco serve la presenza di tre diversi minigiochi (anche questi caratterizzati da un livello di difficoltà pari a zero) a ravvivare l’avventura di Kirby, così come la modalità multiplayer difficilmente si rivela in grado di allungare di molto la vita del prodotto HAL. L' unico aspetto decisamente ben riuscito di Nightmare in Dream Land è invece il comparto grafico, nel quale spiccano un ottimo uso della palette di colori e una notevole qualità e quantità delle animazioni di Kirby, alcune davvero simpatiche. Tutto il resto è noia.

Kirby: Nightmare in Dream Land
Kirby: Nightmare in Dream Land

Commento

Kirby: Nightmare in Dream Land è un prodotto estremamente semplice, rivelandosi in questo senso un fedele seguace della tradizione dei titoli dedicati al tondeggiante essere rosa. Peccato che, nonostante le buone intenzioni, proprio questo elemento del titolo HAL ne rappresenti anche il peggiore, pesantissimo difetto. Giocare a Kirby: Nightmare in Dream Land significa tornare indietro di una decina d’anni a livello di gameplay, in una struttura ludica fin troppo basilare e piatta per gli standard odierni. La scelta (ben lontana da parvenze di retrogaming) da parte degli sviluppatori di proporre una simile soluzione di gioco finisce per scontentare tutti: i giocatori di vecchia data, che si ritroveranno per le mani un titolo eccessivamente facile e breve, e l’utenza più giovane, che abituata ai più complessi prodotti attuali vedrà Kirby: Nightmare in Dream Land come un platform game privo di mordente. C’è da dire però che i bambini potrebbero andarne pazzi, così come i giocatori alle primissime armi, ed è solo a queste due categorie che ci sentiremmo di consigliare l’acquisto del titolo HAL.

    Pro:
  • Grafica pulita e colorata, con ottime animazioni
  • Grande varietà di nemici e trasformazioni
    Contro:
  • Gameplay eccessivamente basilare
  • Livello di difficoltà pressoché inesistente
  • Longevità davvero ridotta

Nato nel 1993 in casa HAL Laboratories, Kirby ha sempre rappresentato, nei titoli a lui dedicati, il lato più marcatamente “bambinesco” di Nintendo, sia a livello cosmetico, sia soprattutto per quanto riguarda il gameplay dei suddetti prodotti: ovvero, videogiochi dalle meccaniche semplici da assimilare e dal livello di difficoltà relativamente basso. E da questo punto di vista, l’ultimo arrivato Kirby: Nightmare in Dream Land, non rappresenta assolutamente una svolta nel trend. Il che potrebbe non essere necessariamente un pregio...