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XIII

Siamo riusciti a mettere le mani su una versione molto avanzata di XIII, celebre FPS in cel-shading sviluppato da Ubisoft. Scopriamo insieme cosa ci aspetta in uno dei titoli di punta della stagione autunnale!

ANTEPRIMA di Alessandro Conenna   —   15/10/2003
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XIII su Xbox

XIII... Xbox, un connubio che farà parlare di sé. La demo della versione per la console verdecrociata ci ha ammaliato. Potente, indefinito, XIII sembra un sotterfugio per costringere un giocatore a volerne di più, sempre di più fino alla conclusione di una vicenda intrigante e ben ordita. L'ispirazione è tanta, come le idee di un FPS dall'approccio amaro, simile a certi film francesi adorni delle gesta di attori come Alain Delon e Jean Paul Belmondo, che tanta fortuna ebbero negli anni '70. Quelle finestre che si aprono su schermo nel mezzo dell’azione, ma senza spezzarla, mostrando i primi piani dei colpi mortali inferti ai nemici; le conversazioni rubate alle stanze ed ai telefoni, tutte sottolineate da estemporanee strisce di fumetti in animazione, non possono che stuzzicare il palato di quelli che hanno letto fumetti per anni. La versione Xbox è pulita, priva dei difetti grafici sottolineati nelle hands on della versione monolitica e il gioco, tra colori pastello e chiaroscuri netti, colpisce per personalità. Tanti saranno gli elementi da valutare nella versione finale, ma già da adesso potete star certi che ci sarà più di un motivo per giocare ansiosi uno dei progetti più interessanti di fine 2003: XIII.

Antonio "BaronKarza" Jodice

Videogiochi a fumetti

Per quanto il titolo del gioco possa non dire nulla ai più, in realtà XIII è un nome estremamente familiare agli appassionati di fumetti, essendo il titolo di una serie francese di grande successo (almeno in patria), realizzata dal belga Jean Van Hamme e reperibile anche da noi presso le librerie più fornite. Dal fumetto al videogioco, specialmente in questi tempi di evidente crisi creativa, il passo è breve, ed infatti Ubisoft non si è lasciata sfuggire l’occasione di sfruttare un franchise così succulento, trasformandolo in un First Person Shooter che ormai da mesi sta’ facendo parlare di sé su internet, grazie soprattutto ad alcune interessanti caratteristiche introdotte dalla software house francese. Innanzitutto il gameplay presenterà delle pesanti influenze dagli stealth game alla Metal Gear Solid, variegando la normale azione blastatoria con missioni appositamente inserite per stimolare il cervello più che il grilletto, in cui il giocatore dovrà ingegnarsi per passare il più possibile inosservato all’interno dei livelli. Per fare ciò gli sviluppatori hanno implementato un originale sistema di rappresentazione grafica dei rumori, in maniera del tutto simile ai balloon onomatopeici dei fumetti, grazie al quale potremo, ad esempio, seguire gli spostamenti dei nemici anche da dietro i muri o gli angoli, semplicemente seguendo la scia di “TAP TAP” che comparirà sullo schermo: da quanto abbiamo avuto modo di vedere l’effetto finale sembra funzionare davvero bene, oltre a conferire al giocatore l’impressione di trovarsi davanti ad un fumetto. Altro particolare importante è la forte interattività con gli scenari, in modo da permettere al protagonista di raccogliere elementi (come sedie, bottiglie o suppellettili) da utilizzare al posto delle armi convenzionali per stordire i nemici, laddove la missione richieda di non fare vittime o quando si è semplicemente rimasti a corto di munizioni.

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Cel-shading, questo sconosciuto

Dalla versione ancora parzialmente incompleta in nostro possesso emerge sicuramente un’impressione più che positiva per il comparto grafico del gioco, che, coerentemente alle sue radici “fumettistiche”, è realizzato ricorrendo all’ormai famosissimo (ed un po’ abusato) cel-shading, con risultati decisamente interessanti. In particolare ci sono sembrati assai convincenti i modelli dei personaggi, ben realizzati ed animati, mentre per quanto riguarda le ambientazioni è necessario sottolineare una certa ripetitività di alcune texture e l’altalenante complessità delle locazioni, seppur anche in questo caso suscitando un’impressione generale più che convincente. Da segnalare purtroppo la presenza piuttosto invadente di scalette assortite, elemento che ci auguriamo gli sviluppatori riescano ad eliminare, o se non altro ad attenuare, in occasione della distribuzione del gioco.
Ottime impressioni ha suscitato anche il comparto sonoro, impreziosito da una soundtrack stile “anni ‘70” e da un doppiaggio, completamente in italiano, che sembra in grado di non far rimpiangere le voci di attori professionisti (come David Duchovny ed Eve) utilizzate per la versione americana del titolo.
Sul fronte longevità non possiamo sbilanciarci più di tanto, tuttavia la presenza di tredici missioni per la modalità single-player e (soprattutto) l’inclusione di diverse modalità multiplayer, con tanto di possibilità di giocare in cooperativa, promettono di garantire un interesse da parte del giocatore decisamente prolungato nel tempo, senza contare che il titolo Ubisoft è, di fatto, il primo del genere ad offrire una funzione di gioco online sul monolite, il che offre un ulteriore valore aggiunto al prodotto.
Insomma, XIII si dimostra sempre di più un titolo da tenere decisamente d’occhio, in grado di portare una ventata di originalità nel genere, sempre più inflazionato, degli sparatutto in prima persona, e foriero di interessanti novità (una su tutte la modalità multiplayer online) capaci di garantire ore ed ore di sano divertimento. Aspettatevi a breve la recensione completa.

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La testa vi rimbomba, gli arti sono indolenziti, e voi non riuscite nemmeno ad immaginare perché vi troviate sdraiati su una spiaggia, con i vestiti fradici e un’avvenente bagnina che cerca disperatamente di farvi riprendere conoscenza. Non sapete chi siete, non sapete da dove venite, e l’unico indizio che avete è un tatuaggio con il numero 13 in caratteri romani, oltre a qualche confuso ricordo… Benvenuti nel mondo di XIII, ultima fatica del colosso francese Ubisoft, nonché serio pretendente alla palma di miglior FPS della stagione autunnale.