Un gioco, come un buon libro, non si giudica mai dalla copertina, ma questa può comunque dirci molte cose sugli elementi costitutivi del titolo, sulla visione artistica e anche sulle modalità comunicative scelte per esprimere certi concetti. Valutare la bellezza delle copertine è una questione soggettiva, ma possiamo cercare di mettere insieme, quantomeno, quelle che potrebbero essere rimaste più impresse fra cover e illustrazioni principali dei giochi usciti nel corso del 2022. In un'epoca in cui il gioco in scatola ha sempre minor rilievo, ci troviamo necessariamente a dover valutare anche "key art" o comunque illustrazioni utilizzate come copertine all'interno degli store digitali, visto che molti di questi titoli non sono nemmeno usciti nei negozio fisici, ma il concetto è lo stesso: si tratta di valutare le immagini scelte come simboliche di ogni singola esperienza, cercando di trovare le copertine e illustrazioni con il maggiore impatto visivo tra i titoli del 2022.
The Anacrusis
Iniziamo subito con un gioco praticamente sconosciuto, nonostante sia comparso anche durante eventi di notevole importanza come l'E3 2021, peraltro con un nome di rilievo alle spalle come l'ex-Valve Chet Faliszek. Proprio dalle esperienze pregresse di quest'ultimo, il progetto The Anacrusis parte come una sorta di clone di Left 4 Dead in salsa sci-fi, ma la caratterizzazione appare come la vera protagonista del gioco.
Il design anni '60 richiama la fantascienza di serie B dell'epoca ma anche la moda più avanzata e futuribile di quegli anni, rievocando visioni pop in una sorta di retro-futurismo veramente notevole. Ben più del gioco stesso, probabilmente. Fully Illustrated è il designer che è stato coinvolto nella costruzione della brand identity di The Anacrusis e possiamo dire che abbia fatto un lavoro davvero straordinario, in grado di donare un notevole carattere a un gioco che rischiava di essere fin troppo derivativo.
GetsuFumaDen: Undying Moon
Poche cose scaldano il cuore di un videogiocatore nipponico come le serie classiche di Konami, soprattutto considerando la situazione attuale del publisher. Per questo motivo, la ricomparsa a sorpresa di GetsuFumaDen: Undying Moon è stata accolta con notevole entusiasmo, sebbene poi il gioco non abbia propriamente mantenuto le promesse di un ritorno alla gloria del vecchio action anni '80. Paradossalmente, parte del problema potrebbe essere legato anche allo stile grafico adottato, che rende l'azione un po' macchinosa e confusa, sebbene risplenda alla grande negli artwork a corredo, come possiamo vedere dalla key art riportata qui sopra. Il rimando abbastanza palese è all'ukiyo-e, la stampa artistica giapponese del Periodo Edo, emblematica della tradizione nipponica delle illustrazioni su carta e vari altri supporti. L'insistenza qui è su oni, yokai e altri demoni caratteristici, opportunamente presentati con fattezze grottesche e inquietanti.
FAR: Changing Tides
Se un gioco vuole puntare tutto sulla meraviglia dell'esplorazione e ampi orizzonti, deve partire da un'estetica che sappia costruire delle atmosfere fortemente evocative. FAR: Changing Tides inizia con il piede giusto in questi termini, grazie a un notevole studio nella rappresentazione del suo particolare mondo dominato dall'acqua e da uno strano tipo di tecnologia post-apocalittica. Senza scadere più di tanto in derivazioni da altri stilemi ormai consolidati ma rimanendo fedele all'originalità che caratterizzava già FAR: Lone Sails (forse ancora più coraggioso di questo seguito nella sua visione particolare del mondo deserto e dell'esperienza solipsistica), Changing Tides mette in scena un viaggio quasi onirico. L'immagine principale, riportata qui sopra, sintetizza bene gli elementi caratterizzanti di questa esperienza, tra mare, aspre terre emerse e uno strano veliero come compagno di viaggio.
Norco
Da buona avventura grafica fortemente incentrata su uno stile molto particolare, Norco fa presente la sua natura fin dall'immagine di copertina, la cui interpretazione non è semplice. A prima vista la composizione sembra facilmente interpretabile, ma se ci si sofferma su ogni singolo componente ci si rende conto della stranezza di fondo dell'illustrazione, che risulta perfettamente in linea con le atmosfere e la visione del mondo presenti nel gioco. Norco viene considerato un gioco dallo stile "gotico del sud", intendendo con questa definizione una particolare visione oscura legata anche alle tradizioni folkloristiche di alcuni stati del sud degli USA come la Louisiana, in questo caso ulteriormente filtrata attraverso l'ambientazione fantascientifica con elementi cyberpunk. È una visione distopica di una New Orleans ultra industrializzata, in cui la tecnologia ha ormai preso il sopravvento e corrotto anche gli elementi naturali e magici della tradizione locale.
Shin-Chan: Me and the Professor on Summer Vacation
Se c'è un'immagine in grado di sintetizzare l'idea dell'estate nipponica in forma di anime, è probabilmente molto simile a questa copertina di Shin-Chan: Me and the Professor on Summer Vacation. Chiaramente deve molto alla particolare estetica della serie animata a cui si riferisce, ma il soggetto scelto determina un'atmosfera davvero splendida, dando vita a un quadretto di tranquilla vita rurale in cui ci vorremmo volentieri immergere completamente. Sì, anche considerando il dinosauro che si staglia sullo sfondo. Tra luci e colori quasi miyazakiani, Shin-Chan: Me and the Professor on Summer Vacation riprende il tema dell'estate in campagna come momento di crescita e formazione del protagonista, un tema ricorrente in diverse opere giapponesi ma diventato una vera e propria cifra stilistica per il team Millennium Kitchen, che l'ha trasformato in un vero e proprio filone. In questo caso, la presenza di Shin-Chan ovviamente ne caratterizza l'esperienza, ma permane comunque lo stile classico della serie Boku no Natsuyasumi, fondendosi perfettamente con personaggi e tematiche dell'anime.
Citizen Sleeper
Uno dei giochi più affascinanti e forse più trascurati del 2022 è Citizen Sleeper, RPG fantascientifico che mette in scena la vita di una coscienza umana in un corpo artificiale, un "dormiente". La copertina, nella sua forte saturazione cromatica, è forse meno malinconica dell'atmosfera che si respira nel gioco, dove l'idea della lotta impossibile contro le estreme derivazioni della società capitalistica resta quasi un'illusione, di fronte alla realtà distopica. Tuttavia, la rappresentazione richiama chiaramente lo stile cyberpunk delle origini, con un tratto che ricorda quello classico di Katsuhiro Otomo. La mega-struttura che si staglia di fronte al protagonista, la cui identità è difficilmente distinguibile, ci cala perfettamente nel clima di Citizen Sleeper e della sua particolare società clandestina ai margini di quella ufficiale.
Yomawari: Lost in the Dark
Yomawari è un gioco estremamente di nicchia, che ha però saputo trovare miracolosamente spazio anche in occidente, per cui abbiamo avuto la fortuna di vederne ben tre capitoli in forma comprensibile. Yomawari: Lost in the Dark è l'ultimo uscito e porta avanti lo stile già caratteristico dei primi due senza particolari variazioni, proponendo semplicemente un'altra esperienza nello stile lugubre e in qualche modo anche malinconico della serie. Punta tutto sull'atmosfera, proponendo un horror suggestivo e caricaturale, fortemente incentrato sulle tradizioni folkloristiche giapponesi. La cosa viene esaltata dallo stile anime adottato da Nippon Ichi Software, che si mantiene in equilibrio fra la carineria, la meraviglia e il macabro in un mix veramente particolare, ben sintetizzato dalla key art visibile qui sopra. Il classico vicolo che costeggia il retro delle case giapponesi diventa un sentiero magico verso incredibili misteri, al calare delle tenebre.
Victoria 3
L'entusiasmo derivato dagli avanzamenti tecnologici e sociali del XIX secolo esplode nella copertina di Victoria 3, che sembra quasi un quadro d'epoca per lo stile adottato. Nell'immagine rappresentata c'è un condensato delle caratteristiche storiche messe in scena nello strategico Paradox: la potenza della tecnologia nel treno sullo sfondo, simbolo della rivoluzione industriale, la forza delle rivendicazioni sociali da parte della popolazione, con un possibile riferimento al movimento delle suffragette e alla diffusione della stampa per la democratizzazione della conoscenza e dell'informazione. Tutto diventa un quadro dinamico che condensa, in una sola scena, il secolo di tumulti, lotte, conquiste e rivoluzioni che caratterizza l'epoca protagonista di Victoria 3. Una sorta di versione opposta del Quarto Stato: nonostante una composizione simile, qui la critica sociale cede il posto alla totale esaltazione di un'epoca (apparentemente) gloriosa come quella vittoriana.
Rollerdrome
Lo stile è una delle caratteristiche principali di Rollerdrome, come risulta evidente dalla sua particolare grafica in cel-shading anche durante il gameplay, ma il tutto raggiunge l'apice nella sua copertina. Con la combattente protagonista al centro, l'immagine è una composizione che ci si aspetterebbe di trovare su una locandina di un film action estremo in stile grindhouse, tra guerrieri folli, esplosioni e spettacolarizzazione estrema. Il tratto pulito, i contrasti netti e la strana prospettiva rendono l'illustrazione magnetica, davvero difficile da non notare anche in mezzo a molte altre. Nonostante Rollerdome non sia forse riuscito ad affermarsi più di tanto, lo stile impeccabile utilizzato da Roll7 rimane comunque un elemento caratterizzante, che lo rende facilmente distinguibile anche in mezzo a molte altre copertine nelle librerie digitali.
Turnip Boy Commits Tax Evasion
Tra le copertine caratterizzate da uno stile grafico più fumettoso e "kawaii" scegliamo quella di Turnip Boy Commits Tax Evasion, che risulta tra le più appariscenti grazie al suo tratto particolare e a un certo studio della messa in scena. Il gioco di Snoozy Kazoo è proprio imperniato su un umorismo surreale che prende il cinismo del mondo politico e burocratico reale e le trasporta all'interno di un mondo fiabesco con cui sembrano avere pochissimo a che fare, creando così un contrasto strano e ridicolo. Tuttavia, la premessa del sindaco corrotto e del ragazzo-rapa che si ritrova a doversi riscattare dall'accusa di evasione fiscale riesce a funzionare come meccanismo per mettere in scena una tipica quest fantasy. Questa strana ambientazione fra il faceto, l'epico e il kafkiano emerge in qualche modo anche dalla cover utilizzata dal team, che deve ovviamente molto alla caratterizzazione grafica su cui è incentrato il gioco.