A poco meno di due mesi dal CES di Las Vegas, LG torna sotto i riflettori con una presentazione riservata alla stampa dove ha illustrato più approfonditamente tutti i prodotti che arriveranno sul mercato europeo nel 2023, enfatizzando le novità di spicco che saranno equipaggiate sulle TV del colosso sudcoreano. Rispetto alla kermesse americana, in cui abbiamo potuto conoscere solo superficialmente la gamma di modelli previsti per quest'anno, adesso possiamo finalmente analizzare con più precisione i passi avanti compiuti per i pannelli, la luminosità e i sistemi operativi che troveremo negli schermi di ultima generazione.
In questa presentazione l'azienda con sede a Seoul ha fatto chiarezza su tutti i nuovi modelli, per adesso ancora privi di specifiche tecniche complete, ma che saranno rivelate nei prossimi mesi avvicinandoci alle date di uscita nei negozi e store ufficiali. In attesa di poterli provare con mano e scoprirne effettivamente tutti i dettagli, in questo articolo troverete tutte le novità inerenti la line-up 2023 dei TV OLED di LG provenienti dall'evento, scenario inoltre di stoccate e paragoni verso gli altri produttori, in particolare la più agguerrita concorrente Samsung.
Gamma al completo
Grazie a questo evento si ha la conferma di quanto presentato durante il CES di Las Vegas, senza particolari sorprese sul mantenimento di tutte le serie del 2022, ad eccezione dell'assenza della gamma A che ha rappresentato la fascia entry-level delle attuali TV LG. Per la line-up del 2023, infatti, si parte direttamente dalla serie B, che diviene ovviamente B3, con tagli da 55, 65 e 77 pollici, pannello da 120 Hz e processore Alpha7 AI Gen6. Questa serie inoltre mantiene il supporto a HDR e Dolby Vision e avrà 4 porte HDMI, due delle quali 2.1 da 48 Gbps e le restanti 2.0. La gamma più economica arriverà sul mercato ad aprile con prezzi di listino a partire da 1899€ per il 55'', 2799€ per il 65'' e 4499€ per il 77''.
La serie più attesa è senza dubbio la C3, forte del favore riscontrato per i modelli C1 e C2 che hanno ottenuto un enorme successo sul mercato e che attualmente rimangono tra i prodotti migliori per qualità e prezzo di vendita. L'LG C3 con tecnologia OLED evo dispone di un processore Alpha9 AI Gen6 e sarà disponibile nei tagli da 42 e 48 pollici, i quali avranno un'illuminazione contenuta, mentre i modelli da 55, 65, 77 e 83 pollici potranno contare sulla tecnologia Brightness Booster (che indica l'utilizzo di pannelli OLED EX). Tutti i modelli saranno provvisti di Dolby Vision fino a 120 Hz e 4 porte HDMI 2.1 da 48 Gbps. La gamma C3 debutterà tra marzo e maggio di quest'anno con prezzi di 1699€ e 1799€ per le varianti da 42 e 48 pollici, mentre i pannelli più grandi si attestano su un prezzo di 2499€ per il 55'', 3299€ per il 65'', 5299€ per il 77'' ed infine 7299€ per l'83''.
La serie G3 rappresenta ancora una volta la versione "potenziata" della C, sia nel prezzo che nelle caratteristiche del pannello, vanterà il Brightness Booster Max e sarà disponibile nei tagli da 55, 65, 77 e 83 pollici. Con la tecnologia appena citata, la serie G raggiunge un picco di luminanza HDR di poco più di 2000 nit, mentre per quanto concerne la connettività rimane la medesima della serie C, integrando anch'essa tutti i brevetti inerenti al gaming: HDR10, HLG e Dolby Vision e refresh rate fino a 120 Hz, VRR anche nei formati AMD FreeSync Pro e Nvidia G-Sync. Tutti i modelli saranno disponibili a marzo ed i rispettivi prezzi sono di 2799€ per il 55 pollici, 3999€ per il 65'', 6299€ per il taglio da 77 pollici ed infine 8699€ per quello da 83''.
Chiude la gamma la serie Z3 con tecnologia OLED evo 8K e disponibile nei tagli da 77 e 88 pollici. LG dichiara che seppure questo modello vanti pannelli WOLED con microlenti MLA, il picco di luminanza massimo raggiungibile è inferiore alla serie G, fermandosi a 1350 nit in HDR in modalità "Dinamico". Il prezzo di vendita di questi due modelli sarà di 14999€ e 29999€, il primo in arrivo a marzo mentre il secondo a maggio.
Nuove tecnologie
Come accennato nella descrizione dei modelli, una delle più evidenti migliorie apportate da LG risiede nell'aver incrementato ulteriormente e sostanzialmente la luminosità dei propri pannelli grazie alla tecnologia Brigthness Booster Max. Per quanto concerne il G3, il produttore afferma di aver raggiunto e superato i 2000 cd/m2 di luminanza di picco con modalità dinamica e con punto di bianco nativo su una finestra del 3%, e di raggiungere oltre 1400 cd/m2 in modalità calibrata, fino al 10% di copertura dello schermo. In termini pratici, il miglioramento si attesta su un 70% in più di illuminazione generale rispetto a quella ottenibile con il B3.
Grande attenzione è stata rivolta al processore α9 Gen6 con AI, progettato per sfruttare al meglio la tecnologia OLED, grazie al Deep Learning. Per raggiungere una resa ulteriormente ottimizzata vi è la funzione AI Picture Pro, implementata per offrire un upscaling con una risoluzione migliore dell'immagine originale.
Un'ulteriore chicca riservata alla serie G è il rivestimento antiriflesso dello schermo che offrirà una riduzione della luce riflessa fino al 25% in più rispetto al C2. La gestione dell'illuminazione però non passa solo da pannelli aggiornati ma anche attraverso il nuovo processore Alpha 9 di sesta generazione che gestisce tutti gli algoritmi che coinvolgono i miglioramenti della luminosità, ottenibili tramite intelligenza artificiale e HDR. In quest'ultimo caso, grazie all'HDR Expression Enhacer, la nuova serie G è in grado di analizzare le singole figure presenti a schermo e ottimizzarne la resa e la tridimensionalità percepita.
Il nuovo processore interviene anche sull'elaborazione audio, che da questa generazione riesce a ricreare audio a 9.1.2 canali. A questo si aggiunge AI Clear Sound che permette una calibrazione acustica in base all'ambiente in cui si trova la TV, generando così profili audio personalizzati e ottimizzati. Se invece si è soliti utilizzare una soundbar, ovviamente della stessa marca, si potrà contare sulla funzione WOW Orchestra, che semplifica l'associazione tramite le impostazioni della TV e ne regola le frequenze e le funzionalità.
I miglioramenti con questa nuova gamma si hanno anche a livello di webOS, arrivato alla versione 23, adesso più leggero e semplificato nell'interfaccia per garantire una navigazione più agevole ed intuitiva. La Home, con questo nuovo miglioramento, può essere raggruppata in schede, agevolando così lo scorrere dei contenuti e trovando immediatamente cosa vogliamo riprodurre. In più vi è la possibilità di creare veri e propri profili, così che ogni persona che utilizza la TV potrà accedere alla propria Home personalizzata.
Derby in Corea del Sud
La presentazione di LG però non si è concentrata solo sui nuovi modelli in arrivo nei prossimi mesi sul mercato, ma ha dato spazio anche ad un inusuale approfondimento sulle pecche dei pannelli della concorrenza, più precisamente quelli della storica rivale Samsung. Se finora lo scontro si è tenuto sulla distanza, a colpi di innovazioni e brevetti, nonostante la terra su cui sorgono i due colossi sia la medesima, LG ha deciso di attaccare direttamente a viso aperto con un intervento da parte di un esponente di LG Display.
Quella che doveva essere una celebrazione dei 10 anni di TV OLED da parte di LG si è trasformata in una presentazione tecnica, con tanto di dati e grafici, di quanto la nuova tecnologia MLA dei pannelli G3 presenti una superiorità ineguagliabile in confronto ai Quantum Dot OLED di Samsung. L'intervento non si è limitato dunque a decantare i pregi della tecnologia proprietaria rispetto alla concorrenza, ma ha messo sul tavolo del dibattito i principali difetti dei pannelli dell'acerrima rivale, in particolare evidenziandone la minore longevità.
Il ragionamento di LG Display fonda le sue basi su test di laboratorio che vedono un calo del 25% della luminanza nei QD-OLED dopo 500 ore di utilizzo a 750 nit, cosa che naturalmente non avviene per i pannelli di LG. A completare l'attacco vi è inoltre "un'accusa" verso Samsung di produrre maggiore luce blu, dannosa sulla vista per sessioni intensive di utilizzo dei pannelli. Quest'ultima affermazione non trova però un così disastroso riscontro dai dati riportati della stessa LG; nei grafici come prova di questa affermazione, infatti, lo scarto appare piuttosto limitato tra i due colossi.
Questa analisi da parte di LG Display lascia un po' interdetti, in quanto elencare i difetti di un particolare concorrente per mostrare una propria superiorità non rappresenta l'eleganza finora tenuta dalle compagnie coreane, le cui botte e risposte avvenivano solo con la presentazione di modelli sempre più performanti. Seppur vero che con l'introduzione del subpixel bianco da parte di LG, il carico di lavoro genera meno stress è altrettanto vero che per raggiungere un minor carico di lavoro vi è bisogno di aggiungere il suddetto subpixel.
Questa introduzione, infatti, è stata applicata per sopperire alla scarsa brillantezza dei colori primari di LG Display, un problema che QD-OLED non presenta. L'appunto che invece si è riscontrato per quanto concerne la concorrenza risiede piuttosto sulle tinte grigie che presenta la tecnologia Samsung in presenza di luce ambientale, un "problema" che riguarderà anche la gamma del 2023 a meno di revisioni durante l'anno.
Chi la spunterà? È prematuro esprimersi e non possiamo nascondere di aver decisamente apprezzato il TV OLED di Samsung dello scorso anno, come dimostra con forza la nostra recensione del modello S95B, ma d'altra parte anche LG continua a confermare il suo ruolo e l'ottimo rapporto qualità/prezzo della sua linea di TV, confermata ancora una volta con il modello dello scorso anno, il C2 che abbiamo recensito sempre su queste pagine. Quel che è certo al momento è che la lotta per la migliore TV del 2023 si è fatta decisamente più accesa.