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L'importante non è partecipare

Gli autori di Pure tornano a correre, stavolta con un racing game arcade dal potenziale eccezionale

PROVATO di Andrea Palmisano   —   05/06/2009
Split/Second: Velocity
Split/Second: Velocity
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Uno dei giochi che maggiormente ci hanno entusiasmato durante questo E3 2009 è sicuramente Split/Second, nuovo racing game di Blackrock Studio già apprezzati l'anno scorso con Pure ed edito da Disney Interactive. Abbiamo avuto modo sia di giocare il livello presente sullo showfloor che assistere ad una presentazione a porte chiuse focalizzata attorno ad una pista differente. In entrambi i casi siamo rimasti semplicemente impressionati dalla qualità grafica raggiunta dal team inglese, capace di confezionare tramite il motore grafico proprietario una vera orgia visiva fatta di dettagli ed effetti speciali di ogni tipo.

L'importante non è partecipare

Il concept è quello di un reality show televisivo in cui una serie di piloti si sfidano all'interno di tracciati urbani per guadagnare il titolo di campione. Fino a qui niente di particolarmente originale, ma d'altra parte per un racing game non è richiesto nulla di più; il bello arriva una volta iniziato a giocare, quando ci si imbatte nel gameplay studiato dai talentuosi programmatori di Disney. Partiamo subito coi difetti: è presente un po' di aliasing e il frame rate viaggia attorno ai 30 fps, con alcuni cali nel caso delle situazioni più complesse. Malgrado siamo stati rassicurati in merito alla risoluzione di quest'ultimo problema, senza dubbio Split/Second non sarà un racing game da 60 fps; se questo sia un aspetto di fondamentale importanza o meno, sta ad ogni giocatore valutarlo.

Un gioco esplosivo

Ma di fatto che semplicemente non esiste un racing game spettacolare come Split/Second; in pratica in ogni tracciato esistono una serie di elementi sensibili che è possibile attivare nel caso in cui sia stata riempita grazie alle derapate una apposita barra denominata power play. Quando compare l'icona apposita sullo schermo, basta premere A o B per assistere ai risultati: si parte da esplosioni con cui rallentare se non eliminare i propri avversari, passando per crolli di intere strutture come una torre radar o un ponte per arrivare a veri e propri cataclismi come l'atterraggio di emergenza di un enorme aereo o l'affondamento parziale di una nave mercantile. Descrivere a parole l'impatto grafico della fatica di Blackrock è davvero difficile, e per questo vi invitiamo a guardare i nostri video per farvi chiaramente un'idea di ciò di cui parliamo. Ma la spettacolarità di Split/Second non è legata puramente ad una componente estetica; al contrario diventa funzionale nel momento in cui consente non solo di avvantaggiarsi sui propri avversari, ma anche di aprire nuove strade e scorciatoie alternative da percorrere.

L'importante non è partecipare

Pur essendo eventi scriptati, la quantità e varietà degli stessi permette di garantire l'esclusione del rischio di fare gare "tutte uguali" per quanto riguarda questo aspetto; noi stessi abbiamo affrontato due volte una gara su un singolo percorso ottenendo due svolgimenti molto diversi. Interessante la soluzione grafica di un hud posizionato in pratica sotto al paraurti della propria auto, con solo le informazioni fondamentali come posizione, numero di giri e barra power play; la scelta, ci è stato spiegato, è legata al fatto che in questo modo il giocatore non deve spostare l'attenzione dal centro dell'azione evitando così il rischio di errori involontari. Come detto in apertura, abbiamo potuto provare due piste, una ambientata in un aeroporto e una in una zona portuale; purtroppo non ci è stato detto quanti tracciati conterrà la versione finale, che comunque non arriverà sugli scaffali prima dell'inizio 2010. Ovviamente non mancherà un multiplayer online, ma anche in questo caso non ci è stato dato sapere con quanti utenti contemporaneamente. Tutto sommato quindi, Split/Second è stato uno dei più interessanti giochi presenti sullo showfloor di questo E3 2009; se Blackrock Studio sarà capace di giocare bene le proprie carte, potrebbe avere tra le mani un vero capolavoro del genere dei racing arcade.

CERTEZZE

  • Graficamente è sontuoso
  • Divertente e vario

DUBBI

  • Poche piste ne tarperebbero la longevità
  • L'equilibrio dell'online va ben valutato