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Little Devil Inside, le novità dalla presentazione dello State of Play

Abbiamo finalmente rivisto Little Devil Inside e possiamo parlare di tutte le novità che sono emerse dalla presentazione allo State of Play

SPECIALE di Giorgio Melani   —   06/11/2021
Little Devil Inside
Little Devil Inside
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Questa storia inizia nel lontano 2015, quando il team coreano Neostream Interactive presentò un primo prototipo di un action adventure davvero molto interessante, caratterizzato da uno stile unico e in grado, in breve tempo, di attirare l'attenzione di una bella fetta di pubblico, la stessa che ha accolto nuovamente con gioia la ricomparsa di Little Devil Inside, assoluto protagonista del recente State of Play. Ben sei anni fa, il gioco venne proposto in crowdfunding e dopo pochi giorni aveva raggiunto l'obiettivo su Kickstarter.

Quello era solo l'inizio di una storia evidentemente un po' travagliata: due anni dopo il gioco si ripresentò con un nuovo video, prima di ricomparire nel 2020 come elemento di spicco durante lo Showcase PlayStation di presentazione per PS5 (con tanto di richieste di rimborso su Kickstarter per l'esclusiva a PS5).

Spesso, quando un progetto indipendente attraversa una genesi così lunga e silenziosa, non è un buon segno: a più riprese Little Devil Inside è stato infatti dato per morto, fin quando non è tornato a mostrarsi qualche giorno fa allo State of Play di ottobre, fugando ogni dubbio sul suo stato di salute, pur non avendo ancora un periodo di uscita definito al di là di un vago "2022".

Quello che stupisce di Little Devil Inside, però, è la coerenza stilistica che lo ha caratterizzato dalla sua prima comparsa nel 2015 all'ultima di qualche giorno fa, segno di una direzione artistica solidissima e chiara, in grado di caratterizzare l'intera produzione dallo studio del concept fino alla realizzazione tecnica dei minimi effetti sullo schermo. Il grande mistero del gioco però - e non è cosa da poco - rimane il suo gameplay, visto che la struttura e il funzionamento sono rimasti alquanto nebulosi, ma qualcosa possiamo finalmente interpretarlo dall'ultimo video pubblicato.

Piccolo mondo antico e tenebroso

Little Devil Inside, la mappa di gioco viene visualizzata a diversi livelli di zoom
Little Devil Inside, la mappa di gioco viene visualizzata a diversi livelli di zoom

L'ambientazione mischia caratteristiche realistiche con altre decisamente fantasiose, ma tutto viene filtrato attraverso un particolare stile grafico caricaturale, che ricorda un po' il gotico romantico di Tim Burton, in grado di spaziare da sereni panorami bucolici a incubi oscuri e angoscianti. Difficile collocare precisamente gli eventi nel tempo e nello spazio, ma c'è una forte ispirazione vittoriana nelle ambientazioni, che ci fa pensare a una reinterpretazione del diciannovesimo secolo europeo, visto però in un ottica alquanto surreale. Al di là degli elementi sovrannaturali, che caratterizzano fortemente l'esperienza di gioco, influssi fantasiosi sono visibili anche nelle tecnologie, che per certi aspetti ricordano qualcosa dello steampunk, rafforzando l'impressione di trovarsi in un mondo alternativo. All'interno di questi bizzarri scenari si muove Billy, un avventuriero che gira per vari paesi alla ricerca di creature ed eventi sovrannaturali.

Incaricato da una sorta di squadra di ricerca speciale sugli eventi metafisici, guidata dai professori universitari Vincent e Oliver, il nostro eroe viaggia alla ricerca degli eventi più misteriosi, per documentare le tracce del sovrannaturale sparse in giro per il mondo in modo da portare avanti le ricerche e incrementare le conoscenze su questi fenomeni. Nonostante le ardite sfide con cui dobbiamo confrontarci, curiosamente, Little Devil Inside rifugge i toni epici ed effettua anche una sorta di satira sulla caccia ai mostri, facendo vedere anche gli aspetti più prosaici di questa attività, vista a tutti gli effetti come un lavoro da portare avanti per sbarcare il lunario. Queste emerge chiaramente dai dialoghi, ma anche dalle azioni che possiamo compiere nei momenti più tranquilli, che ci riportano a un sorta di normalità quotidiana del cacciatore di mostri.

Esplorazione e sopravvivenza

Little Devil Inside in una scena in mare aperto, tra le varie situazioni e ambientazioni possibili
Little Devil Inside in una scena in mare aperto, tra le varie situazioni e ambientazioni possibili

Il trailer diffuso in occasione dello State of Play ha mostrato quasi cinque minuti di gameplay inedito, con un montaggio in grado di fare una panoramica sulle caratteristiche principali del gioco e le diverse sfaccettature che lo caratterizzano. Vediamo inizialmente Billy prendere parte a una normale missione quotidiana, con il particolare spostamento sulla mappa a più livelli: per i tratti più lunghi, il protagonista può prendere il treno che lo porta da un'area all'altra del mondo di gioco, ma una volta giunto sul luogo si aprono altre prospettive. Il protagonista può spostarsi a piedi, in auto o utilizzando delle cavalcature - nella fattispecie un asino - per coprire le varie tappe richieste nello svolgimento della quest. Da notare che questi spostamenti avvengono su diverse prospettive: c'è un'inquadratura più distanziata che consente di vedere una porzione ampia della mappa, con una stilizzazione estrema dei personaggi che comunque possono interagire con alcuni elementi di scenario anche a questo livello.

Nei pressi di personaggi o luoghi d'interesse, invece, l'inquadratura effettua un zoom fino alla situazione standard di action adventure in terza persona, consentendo in questo modo di prendere parte a dialoghi o altre situazioni che possono verificarsi in vari luoghi.

Little Devil Inside: una scena di avvicinamento a una villa misteriosa
Little Devil Inside: una scena di avvicinamento a una villa misteriosa

Giunti sull'obiettivo, si innescano eventi con componenti scriptate, ma nel cuore dell'azione il controllo del personaggio è diretto, che si tratti di combattere con la spada o effettuare altre manovre. Per dare un'idea della varietà di situazioni in cui è possibile trovarsi, nel breve montaggio vediamo il protagonista alle prese con un natante di qualche tipo in mezzo al mare, tra le nevi in alta quota e in mezzo al deserto, facendo capire che è necessario anche badare alla sopravvivenza con diversi mezzi e azioni oltre a combattere i mostri. Quest'ultima azione dovrebbe avere un notevole peso nel gameplay e coinvolgere elementi da action RPG, con controllo diretto delle azioni ma anche una certa attenzione alla cura di armi ed equipaggiamento, attraverso meccaniche ancora da scoprire.

Uno stile unico

Little Devil Inside, un'immagine del gioco in cui compare l'HUD, modellato come una sorta di interfaccia di uno smartphone
Little Devil Inside, un'immagine del gioco in cui compare l'HUD, modellato come una sorta di interfaccia di uno smartphone

Lo stile grafico e l'atmosfera che riesce a costruire sono chiaramente gli elementi più distintivi di Little Devil Inside, in un connubio notevolmente armonico con l'ambientazione scelta e il character design. La modellazione può essere considerata "low poly", ma il suo minimalismo è costruito attraverso una grande cura che non lesina effetti grafici, come il tilt-shift applicato sulla mappa. Il risultato è particolare perché mischia elementi rappresentati con un certo realismo, soprattutto nella riproduzione di superfici e materiali come possiamo vedere nelle panoramiche allargate sulla mappa, con una visione ovviamente distorta e caricaturale di personaggi, edifici, veicoli e creature. Al momento è questo quello che emerge con maggiore risalto da questo interessante titolo di Neostream Interactive, il cui gameplay rimane un mistero a distanza di tutti questi anni.

Le idee inserite sono tutte molto interessanti ma non è facile capire bene come queste si incastrino fra loro a formare un tutt'uno organico, considerando che si parla di elementi survival, adventure, combattimenti e altro.

Little Devil Inside, una scena in una stazione, con la strana tecnologia del treno in evidenza
Little Devil Inside, una scena in una stazione, con la strana tecnologia del treno in evidenza

Anche il modo in cui l'inquadratura, durante gli spostamenti sulla mappa, passa a diversi livelli di ampiezza, ognuno con un suo tipo di interazione tra i personaggi e con lo scenario, è molto affascinante ma non risulta ancora chiaro se segua delle dinamiche reimpostate e quanto effettivamente l'esplorazione sia libera nelle varie aree della mappa. Insomma, c'è davvero ancora tanto da scoprire ma anche solo quanto mostrato nei pochi minuti del nuovo video ha rappresentato sicuramente il punto di maggiore interesse dello State of Play di ottobre.