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Lo strano caso di Pokémon per Switch

Ah, i fan, a volte aiutano a crescere il gioco che amano, altre rischiano di rivelarsi una gatta da pelare per gli sviluppatori. Da che parte stanno quelli dei Pokémon?

VIDEO di Francesco Serino   —   13/11/2019
Pokémon Spada
Pokémon Spada
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La domanda è lecita viste le numerose lamentale che stanno accompagnando l'uscita di Pokémon Spada e Scudo per Nintendo Switch. Ci si lamenta del Pokédex, delle nuove meccaniche legante al gigantismo magico dei nostri futuri pocket monster, e ci si lamenta di porzioni open world che dovrebbero svecchiare la serie ma che invece sono state accolte fin da subito con un certo ostracismo. Dalla parte opposta, troviamo invece chi si è divertito solo saltuariamente con questi adorabili mostriciattoli, magari ha finito uno o massimo due giochi della serie, e che non vede l'ora di tornare ad allenarli in vista di chissà quale torneo.

Sappiamo benissimo che gli appassionati che seguono da vicino quello che ancora oggi, nonostante gli anni, è chiaramente un fenomeno, hanno tutto il diritto di lamentarsi, di fare le pulci a un prodotto di cui conoscono ogni singola sfumatura tecnica, ma siamo certi che questo sia la miglior cosa per i Pokémon? E sappiamo benissimo che questi nuovi Spada e Scudo sembrano aver cambiato tutto per non cambiare in fondo niente, ma come già accaduto in passato con delle serie che si evolvono così lentamente come questa i fan tendono ad avere sempre meno ragione più il tempo passa. Succede per diversi motivi, tra cui quello più importante di tutti: sono cresciuti, non sono più quei dodicenni che sfoggiavano il Game Boy in spiaggia, o che sognavano sfogliando le riviste di partecipare ai primi tornei reali dove mettere in pratica chissà quale strategia. Mentre i Pokémon, nonostante la crescita, rimangono quello che sono da sempre: un prodotto per i più giovani in grado di ammaliare anche i più grandi. A volte è necessario passare oltre, e non cercare in ogni modo di piegare una serie per adaggiarla sulle nostre vite. A volte, insomma, ci si risveglia più grandi, non più in target. Ne parliamo in questo filmato.