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L'odio - le community amano, le community uccidono

Ad ogni nuova uscita un nuovo dramma, una nuova raccolta firme, una nuova campagna di boicottaggio: l'odio è il propellente delle community?

SPECIALE di Francesco Serino   —   30/10/2023
L'odio - le community amano, le community uccidono

È possibile che ogni videogioco sia accompagnato da una nuova battaglia? Una volta le tipologie di vagina selezionabili non sono sufficienti (è successo con Cyberpunk 2077), un'altra i problemi tecnici vengono sovradimensionati all'inverosimile, un'altra ancora lo sviluppatore ha pestato un castoro nel 1995 postando la foto su Instagram. Di battaglie giuste ce ne sarebbero eccome, ma oramai il livello è da pomeriggio di Canale 5. Se non ci credete, basta vedere cosa è accaduto attorno alle due grandi uscite di ottobre: due giochi eccezionali come Cities Skylines 2 e Alan Wake 2 trattati come tronisti di casa De Filippi.

Una volta ho conosciuto una ragazza che stava vivendo il suo momento di gloria come corteggiatrice, o corteggiata non ricordo bene e nemmeno mi è mai interessato, proprio nel programma Uomini e Donne. Era giovane, bella e dannatamente confusa: il programma l'aveva trasformata in una strana creatura la cui vita era sospesa tra realtà e fantasia. Viveva come fosse in una recita, mettendoci però emozioni reali: per esempio s'arrabbiava davvero per degli avvenimenti già previsti e concordati. Provai a districarmi in quella folle matassa per trenta abbondanti minuti, preferendole ben presto un'altra pinta di birra. Sono passati non so quanti anni, forse quindici se non addirittura di più, ma questa storia mi è tornata in mente proprio in questi giorni, mentre ero intento a combattere contro il subreddit di Cities Skylines 2 e in attesa di Alan Wake 2. Il perché è presto detto.

Esperti in pigiama

Le community amano e uccidono: alla fine bastavano poche modifiche alle comunque imperscrutabili opzioni per far girare il gioco sufficientemente bene anche su configurazioni non proprio stellari
Le community amano e uccidono: alla fine bastavano poche modifiche alle comunque imperscrutabili opzioni per far girare il gioco sufficientemente bene anche su configurazioni non proprio stellari

Un mese fa erano tutti ansiosi di mettere le mani su Cities Skylines 2, il nuovo city builder di Paradox, fino a quando i primi test hanno iniziato a descrivere problemi di ottimizzazione di cui la stessa Colossal Order, la software house che sviluppa il gioco, parla pubblicamente da due settimane dall'uscita.

Il tempo per annullare eventuali preordini era più che abbondante, ma questa sincera ammissione di colpa, che voleva paradossalmente anche infondere un certo ottimismo sulle specifiche tecniche richieste, fa divampare un incendio emotivo che trasforma completamente la community. Il pacifico interloquire solito degli amanti dei city builder, non proprio l'archetipo dell'hooligan, viene così deturpato da un odio improvviso e totalmente immotivato. Un attimo prima si chiacchierava tutti felici e quello dopo tutti sono fuori di testa, talmente arrabbiati da provare a distruggere lo stesso gioco di cui stavano contando i giorni dall'uscita. C'è fortunatamente chi mantiene la calma, ma vista l'aria che tira si rifugia dietro anonimi like e dislike aspettando che la bufera passi.

Il 5% degli utenti Steam...

Le community amano e uccidono: non posso farlo girare a 120 frame su una 4080? No Maria, io esco!
Le community amano e uccidono: non posso farlo girare a 120 frame su una 4080? No Maria, io esco!

Mentre la rabbia monta, aumenta la portata dell'iperbole: il gioco ha una grafica peggiore del primo al lancio, anche con la scheda più potente è ingiocabile, come osate dire vecchio al mio PC di sette anni fa se ai miei tempi... ai tuoi tempi, mio caro veterano dalla memoria corta, ad ogni gioco Origin, Looking Glass, Bullfrog, Westwood Studios, è probabile che qualcosa dovevi aggiornarla. E se non dovevi aggiornarla, dovevi passare le prime ore a scrivere l'Ave Maria all'interno degli Autoexec.bat e Config.sys per sperare che tutto girasse correttamente. Scheda audio inclusa. I computer costavano di più e duravano molto, ma molto meno.

Scaduto l'embargo anche io ho provato a rassicurare la community, del resto ci stavo giocando senza problemi nonostante le loro previsioni funeste, per tutta risposta sono stato divorato vivo. Un utente, attraverso il nick che uso, è persino risalito alla mia vera persona, avvertendo gli altri che ero solo un povero italiano con poche centinaia di like su Youtube, un creator di poco conto che Paradox ha pagato due spicci per portare un po' di ottimismo. Ho combattuto duramente, ma poi il tizio è stato naturalmente allontanato e buona parte della discussione cancellata. Tra le tante accuse insensate, quella che ritengo il vero e proprio capolavoro: "secondo una statistica solo il 5% degli utenti Steam potranno far girare Cities Skylines 2 decentemente, come si può difendere una cosa simile?". Non ricordo se fosse proprio il 5%, ma la cosa divertente è che pochi giorni dopo ho sentito la stessa identica cosa, questa volta riguardo ad Alan Wake 2 di Remedy.

È stato un brutto sogno?

Le community amano e uccidono: Alan Wake mentre si chiede quanto fa il 5% degli utenti Steam
Le community amano e uccidono: Alan Wake mentre si chiede quanto fa il 5% degli utenti Steam

Naturalmente una volta che il gioco è stato messo in vendita, e dopo 48 ore è arrivata la prima patch, tutto è tornato alla normalità. E lo stesso sta avvenendo con Alan Wake 2. Per quel che riguarda Cities Skylines 2 oramai si leggono più parole di elogio che altro, ci sono persino post e discussioni su quanto giri sorprendentemente bene su alcune configurazioni che a chiacchiere, pochi giorni prima, non avrebbero avuto speranze nemmeno con una città da trenta abitanti. Alla fine il segreto di pulcinella è che ogni gioco ha dei settaggi grafici e che è bene andarli a vedere e personalizzare secondo le esigenze. È poi necessario capire che certe opzioni sono semplicemente proiettate al futuro: servono per evitare che tra cinque anni ti venga rivenduto lo stesso prodotto a prezzo pieno con la scusa della remastered. Capisco coloro i quali provengono dal mondo delle console, non ancora avvezzi a dover scendere a compromessi; mi fanno invece impazzire quelli che a cinquant'anni, e che dai loro racconti dovrebbero avere una certa esperienza con il gaming su PC, sembra si siano dimenticati completamente quel che pativano all'epoca.

SIlverhand all'amatriciana

Le community amano e uccidono: tranquillo Johnny, la distruggeremo questa megacorp di tredici persone!
Le community amano e uccidono: tranquillo Johnny, la distruggeremo questa megacorp di tredici persone!

Drammi di poco conto che fanno un male cane all'industria, ma di più lo fanno proprio al singolo sviluppatore: in questo caso per esempio parliamo di Colossal Order e Remedy, software house che potrebbero dissolversi nel giro di un solo progetto sbagliato (e Remedy sapete quanto ci è già andata vicina nel post Quantum Break). Una patch e uno schiocco di dita e solitamente tutto rientra, ma solo se il gioco e la software house hanno retto all'urto il progetto riparte e può, se previsto, continuare a crescere. Di queste due ultime rivolte cosa rimane ora? Nulla. Come non è rimasto nulla tutte le volte che lo abbiamo visto accadere perché la cosa è ciclica e, fatevelo dire, sempre più noiosa.

In fondo proprio come una puntata di Uomini e Donne, no? Ed ecco perché quella tipa mi è tornata in mente: è lì che si vivono gli stessi drammi immaginari fatti di strazianti pianti per un bacio a stampo dato in esterna, tra sentimenti tanto veri quanto preconfezionati, inquadrati da visibilissime telecamere invisibili. Ogni occasione è buona per fare rumore, agitarsi e urlare su palcoscenici effimeri se non virtuali o inesistenti, a metà strada tra prefiche della Sicilia contadina e Johnny Silverhand all'amatriciana.

L'Arasaka di turno da radere al suolo, però, è un anonimo palazzo di quattro piani al centro di Tampere, entroterra finlandese, dove ogni giorno si recano le trenta persone che hanno realizzato Cities Skylines 2.