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Marauders, il provato di un looter shooter tattico che guarda a Escape from Tarkov

Il provato di Marauders, un looter shooter tattico che prende ispirazione da Escape from Tarkov, ma che ha ancora tanti problemi.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   20/10/2022
Marauders
Marauders
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Siamo negli anni '90 di un universo alternativo. La Seconda Guerra Mondiale non è mai finita, Kurt Cobain non ha mai fondato i Nirvana, Briteny Spears è cresciuta come una bambina normale e l'industrializzazione della Terra ha raggiunto un limite estremo e distruttivo, tanto che molti esseri umani sono stati costretti a fuggire nello spazio, creando delle società alternative, ma sempre in conflitto tra loro. Tra i vari gruppi che si sono formati, uno dei più noti è quello dei Marauders, sostanzialmente dei pirati spaziali che viaggiano per tutta la galassia alla ricerca di bottino da saccheggiare. Il loro obiettivo è quello di recuperare risorse in raid rapidi e brutali, al fine di sopravvivere al proseguire della guerra, che vede ora contrapporsi tre fazioni (Central Empire, United Allies e Kingdom Alliance) e alla distruzione che ne è derivata. Il tutto, come leggerete nel provato di Marauders, si traduce in un ambizioso e looter shooter tattico online, ambientato in mappe diesel-punk, lanciato in Accesso Anticipato su Steam.

Le basi

Lo spazio è un luogo decisamente duro in cui vivere
Lo spazio è un luogo decisamente duro in cui vivere

Se dovessimo definire Marauders partendo da un altro gioco, lo chiameremmo un Escape from Tarkov semplificato in alcune meccaniche, soprattutto nella gestione dell'inventario. In un certo senso è una versione più diretta di quella formula, in cui ad esempio la gestione delle munizioni è ridotta all'osso, con i proiettili associati a un singolo caricatore, così come lo è quella degli oggetti curativi, molto minori per numero e più generali nei loro scopi (quindi niente kit medici distinti e cure mirate alla diverse ferite). L'idea che ci si fa sin da subito è quello di un gioco che vuole rivolgersi a un pubblico più ampio, pur senza rinunciare a una certa profondità tattica e a una difficoltà spesso estrema, che può diventare anche problematica (come vedremo). Sì, perché dal punto di vista della sfida, Marauders è davvero spietato. Non solo non ci pensa due volte a eliminare i giocatori incauti, ma non gli dà nemmeno una via di fuga, ossia una contenitore in cui stipare parte del bottino trovato (avete presente quello di Tarkov?), per mantenerlo in caso di trapasso anticipato. Quindi o tutto o niente. Troppo spesso niente.

Prima di entrare in azione, però, bisogna raggiungere i luoghi dei raid. Per farlo si ha a disposizione un'astronave. Al primo avvio è praticamente una carretta dello spazio, con dei mezzi offensivi e difensivi limitati. Non siamo dalle parti del camper di Stella Solitaria, ma poco ci manca. Sulla strada per il raid si possono incontrare diverse difficoltà, come torrette difensive o altri giocatori desiderosi di mettere fine prematuramente alla nostra avventura. Accumulando bottino diventa possibile migliorare la nave, ma nelle prime partite è meglio evitare gli scontri diretti e seguire strade sicure fino alla destinazione (quando possibile... e spesso non lo è). In questa fase appare uno dei più grossi squilibri del gioco, che possiamo riassumere in: nave grossa distrugge nave piccola. Traducendo: i giocatori con già qualche ora di gameplay alle spalle hanno un vantaggio evidente sui neofiti, che contro di loro non hanno alcuna possibilità, tanto che spesso è difficile anche raggiungere i luoghi dei raid tutti interi. Certo, c'è sempre la possibilità di abbordare le navi nemiche per tentare lo scontro diretto, ma cambia poco, visto che un giocatore che dispone di una nave attrezzata di solito è anche uno con equipaggiamento avanzato, decisamente più letale di quello di partenza.

Raggiungere i luoghi dei raid è già difficile di per sé
Raggiungere i luoghi dei raid è già difficile di per sé

Comunque sia, sopravvissuti al viaggio e scesi dalla nave, inizia la fase sparatutto, che è la sezione prevalente del gioco. Come già accennato, la difficoltà è davvero brutale: non solo i nemici sono agguerriti e fanno un gran male, ma abbiamo un limite di tempo, un limite di ossigeno e un limite di inventario. In totale si hanno venticinque minuti per entrare, depredare gli oggetti migliori o più utili che si trovano in giro e fuggire, sempre che non si muoia prima.

Qualche problema di troppo

Lo scenario di Marauders è davvero affascinante
Lo scenario di Marauders è davvero affascinante

Un altro problema che si nota in Marauders, che si spera venga risolto con i vari aggiornamenti dell'Accesso Anticipato, è l'intelligenza artificiale dei nemici guidati dalla CPU, che spesso rispondono in modo erratico alla presenza del giocatore o sono gestiti in modo frustrante, nel senso che appaiono in punti casuali, anche molto vicino a dove ci si trova, non dando alcuna possibilità di reazione. Detto questo, le sparatorie dei raid possono rivelarsi appaganti, soprattutto dopo qualche ora di gioco, ossia quando si sono padroneggiate le varie meccaniche e si è capito come superare certi ostacoli, siano essi prigionieri in fuga o gruppi militari al soldo delle varie fazioni. Dopo i primi, infruttuosi tentativi si riesce anche a uscire vivi dai raid con del bottino in mano, per dover affrontare un altro problema: tanti giocatori, quelli con le navi più forti, hanno deciso che non è conveniente impegnarsi nei raid o, almeno, non lo è quanto aspettare gli altri giocatori fuori dagli stessi e abbatterne le navi in partenza, soprattutto quelle molto deboli, per razziare il bottino che hanno accumulato. Purtroppo rispondere non è facile, perché al momento di salpare ci sono alcuni secondi in cui si diventa praticamente dei bersagli mobili ed è impossibile anche rispondere al fuoco. Bello, vero? Se ci mettiamo anche la presenza di qualche cheater di troppo (la feccia nello spazio non manca mai), il quadro attuale di Marauders non appare proprio roseo, tanto che si fatica a trovare requie in tanta frustrazione. La sostanza è che la curva d'ingresso in gioco per i neofiti appare davvero ripidissima.

Ottenere bottino decente non è facile
Ottenere bottino decente non è facile

Questa mancanza di attenzioni verso i nuovi giocatori è evidente in tutto il gioco: i rifornimenti dai mercanti costano moltissimo e inizialmente si può acquistare solo roba praticamente inutile, pur dovendo affrontare le stesse difficoltà dei giocatori super equipaggiati. Inoltre, nel caso ci si trovi in un raid con questi ultimi, diventa praticamente impossibile ottenere del bottino decente, a meno che non si incontri qualche anima pia che ci lasci qualcosa. Oltretutto il PvP è piagato da problemi come l'impossibilità di giocare furtivamente, per il troppo rumore fatto dai movimenti, così come da una mobilità limitata (il salto è praticamente inutile), che favorisce gli scontri diretti e, ovviamente, vede di solito prevalere chi ha l'equipaggiamento migliore e gioca in gruppo.

Detto questo non ci vogliamo lamentare della difficoltà in sé, che può starci visto il genere, ma di come viene gestita in relazione ai nuovi giocatori, che andrebbero introdotti più gradualmente, senza doversi confrontare da subito con persone che magari hanno già settimane di allenamento al loro attivo. Ecco, ci vorrebbe una schermatura di qualche ora che consenta ai neofiti di raggiungere un livello adeguato alla sfida generale e che gli consenta di capire tutte le meccaniche di gioco, altrimenti il rischio è che Marauders diventi un deserto frequentato solo da pochi pirati onnipotenti, che hanno fatto terra bruciata di tutti gli altri. In fondo uno compra titoli del genere per divertirsi, non per gratificare gli altri facendo da carne da cannone.

Allo stato attuale è difficile consigliare Marauders, tranne a quelli dotati di grande pazienza o a qualcuno che conosca già dei giocatori attivi che possano aiutarlo. Ed è un peccato, perché le armi, delle versioni tecnologizzate di quelle in dotazione agli eserciti della Seconda Guerra Mondiale, sono molte (nonostante manchi qualche opzione di personalizzazione), le sparatorie sono soddisfacenti e la progressione, gestita tramite missioni e obiettivi, è abbastanza intelligente, quando però non è impedita dai problemi di cui abbiamo parlato nel corso dell'articolo. Diciamo che gli interessati dovrebbero seguirne lo sviluppo prima di acquistarlo, per veder se gli aggiornamenti della versione in Accesso Anticipato che arriveranno nei prossimi mesi sistemeranno la situazione o la peggioreranno.

CERTEZZE

  • Armi e sparatorie
  • L'ambientazione sembra riuscita

DUBBI

  • Allo stato attuale ha davvero tanti problemi