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Metaphor: ReFantazio e l’incredibile arte di Hieronymus Bosch

Atlus ha scelto per il design di molti dei nemici del suo ultimo grande gioco, di riadattare le creature di un maestro fiammingo del '400, Hieronymus Bosch.

SPECIALE di Riccardo Lichene   —   12/10/2024
I riferimenti a Hieronymus Bosch si nascondono anche nelle schermate dei menu di Metaphor: ReFantazio
Metaphor: ReFantazio
Metaphor: ReFantazio
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Uno dei complimenti che Metaphor: ReFantazio ha ricevuto più spesso nelle recensioni della critica (compresa la nostra) riguarda la sua direzione artistica, spesso definita sublime. Questo perché intreccia molto bene l'estetica fantasy con la malvagità e la corruzione che tengono sotto scacco il regno di Euchronia. Parte integrante di questa bellezza risiede anche nel design dei nemici che Katsura Hashino e soci hanno realizzato ispirandosi alle tele del maestro fiammingo basso medievale Hieronymus Bosch.

Il vero nome del pittore era Jeroen Anthoniszoon van Aken ed è stato conosciuto con tanti pseudonimi, a seconda del luogo che ha visitato: El Bosco in spagnolo, Gerolamo Bosco in italiano, o Bosco di Bolduc in francese. I suoi dipinti sono tra i più belli del medioevo e sono contraddistinti da creature, maligne e benigne, estremamente immaginifiche, quasi aliene, che si prestano molto bene a fare da avversari in un'avventura non solo fantasy, ma anche fantastica.

Quella di Atlus, però, non è stata solo un'ispirazione visiva alle opere del maestro. La sua filosofia pittorica è stata tradotta anche in altri elementi del gioco, primo tra tutti il rapporto tra gli abitanti di Euchronia e la religione del Santismo, utilizzata come strumento di controllo da parte delle élite.

I mostri di Bosch, i boss i Metaphor

La più evidente e monumentale citazione a Hieronymus Bosch presente in Metaphor: ReFantazio è il boss che attende i giocatori alla fine del primo grande dungeon, la Cattedrale. Con alcune piccole modifiche, questa creatura è presa direttamente dal dipinto più famoso del maestro fiammingo: il Trittico del Giardino delle Delizie conservato al Museo del Prado di Madrid. Nel pannello di destra, affianco alle iconiche orecchie armate di coltello, è ben visibile una figura dal volto umano, ma dal corpo ibrido, a metà tra uovo e albero.

Il grande boss della Cattedrale di Metaphor: ReFantazio è l'Uomo Albero di Hieronymus Bosch
Il grande boss della Cattedrale di Metaphor: ReFantazio è l'Uomo Albero di Hieronymus Bosch

Sul capo ha una passerella rotonda dove quattro figure camminano in processione e una cornamusa fatta da un cuore. All'interno dell'uovo, poi, si vedono scommettitori e bevitori in una locanda. In Metaphor, questo nemico attacca il giocatore proprio dalla cornamusa e genera nel suo ventre ulteriori nemici che bersagliano il party del giocatore. Nel dipinto è appoggiato su due barche e ha una statura monumentale che il gioco riesce a ridare in tutto il suo potere terrificante.

All'interno del trittico, il pannello da cui proviene l'Uomo Albero, così è chiamato negli schizzi preparatori, rappresenta la dannazione dell'uomo (alcuni studiosi lo considerano una figurazione dell'anticristo) che si allontana dai precetti delle scritture: lo scopo di questa creatura; infatti, è tormentare i dannati insieme a un esercito di altri esseri mostruosi.

Anche il primo Umano che si affronta nel gioco è una creatura del Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch tradotta per l'universo di Metaphor: ReFantazio
Anche il primo Umano che si affronta nel gioco è una creatura del Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch tradotta per l'universo di Metaphor: ReFantazio

Il pannello centrale di questo trittico, invece, ha tra le sue interpretazioni quella di un mondo dove il giudizio è sospeso, dove tutto è permesso e in cui il piacere (comunque condannato tramite l'iconografia) può esprimersi liberamente. In basso a destra, due figure danzanti intrecciate, ornate di rami ricchi di ciliegie (frutti che rappresentano la lussuria) sono nascoste in quello che sembra un fiore su cui è poggiato un gufo, un animale che rappresenta la presenza di una figura demoniaca.

Tutti questi elementi sono stati fusi dagli sviluppatori di Atlus in un unico essere dalle molte braccia, alato e in grado di recuperare salute cibandosi dei suoi stessi frutti. Questo è il primo "Umano" che si incontra nel gioco, una figura che, nella mitologia di Metaphor, porta rovina e distruzione. Un'ultima creatura dell'inizio del gioco è stata presa direttamente da una tela di Hieronymus Bosch: lo strano mostro a forma di uovo con una lancia che lo attraversa.

Questo mostriciattolo a forma di uovo è uno dei primi minibus che si incontrano nel gioco ed è preso direttamente, come molti altri nemici, dai dipinti di Hieronymus Bosch
Questo mostriciattolo a forma di uovo è uno dei primi minibus che si incontrano nel gioco ed è preso direttamente, come molti altri nemici, dai dipinti di Hieronymus Bosch

Il dipinto da cui proviene è il pannello centrale del Trittico del Giudizio di Vienna del 1482. Anche qui, come nella Dannazione del Giardino delle Delizie, la creatura è parte dell'esercito di mostri mandato a punire i dannati. Il simbolismo è molto forte in questo dipinto, ancora di più che nel precedente, perché è molto chiaro il confine tra chi fa del bene e chi è un agente del male. Questa linea di separazione non è altrettanto definita nell'altra opera che, grazie alle sue zone grigie, è stata un terreno fertile di ispirazione per le creature di Metaphor che si incontrano anche più avanti nel gioco.

La filosofia del tempo di Bosch

Come il protagonista senza nome di Metaphor: ReFantazio, anche Hieronymus Bosch è vissuto in un momento che ha fatto da spartiacque alla storia. Il suo periodo di attività, infatti, è individuabile alla seconda metà del '400 e alla prima decade del '500, un momento di tumulto storico incredibile. Oltre alla caduta di imperi millenari (nel 1453 cade Costantinopoli e con lei l'Impero Romano d'Oriente), all'arrivo di Colombo nelle Americhe e all'invenzione della stampa a caratteri mobili, infatti, quelli sono anni di grandissimo tumulto nella chiesa cattolica che sono culminati con l'affissione delle 95 tesi di Martin Lutero sulla porta del castello di Wittemberg e la nascita del protestantesimo.

La Cattedrale della chiesa del santismo è un luogo importantissimo per la trama di Metaphor: ReFantazio e fa da evidente esempio dell'opulenza e della corruzione di questa istituzione
La Cattedrale della chiesa del santismo è un luogo importantissimo per la trama di Metaphor: ReFantazio e fa da evidente esempio dell'opulenza e della corruzione di questa istituzione

Hieronymus Bosch, però, non nasce e non vive vicino a quei centri culturali dove si stavano consolidando le basi dell'umanesimo e dello spostamento del centro della vita e della filosofia dalla fede alla ragione. Essendo cresciuto in un paese relativamente provinciale degli odierni Paesi Bassi, la sua visione della religione è ancora arcaica, dogmatica, punitiva e strettamente legata alle gerarchie sociali.

La stessa identica struttura ecclesiastica è presente in Metaphor: ReFantazio dove il culto del Santismo (a cui è dedicata la Cattedrale che menzionavamo prima) ha un ruolo sì spirituale, ma soprattutto politico. Senza fare spoiler, infatti, è la chiesa di questo universo ad essere la prima interessata a mantenere in essere le divisioni sociali che spaccano la società lungo le linee della razza, così come è la chiesa ad avere più interessi nel mantenere lo status quo a livello politico vista l'influenza di cui gode.

Le creature che si incontrano in Metaphor: ReFantazio, se non sono prese direttamente da un dipinto di Bosch sono un riadattamento dei molti mostri del maestro fiammingo
Le creature che si incontrano in Metaphor: ReFantazio, se non sono prese direttamente da un dipinto di Bosch sono un riadattamento dei molti mostri del maestro fiammingo

È evidente come, sia dal punto di vista visivo, sia filosofico, gli sviluppatori dello Studio Zero (la divisione interna ad Atlus che si è occupata di questa nuova proprietà intellettuale) siano andati a studiare non solo l'iconografia, ma il pensiero della società del tempo di Bosch. Dietro le sue creature da incubo, infatti, si nascondono non solo significati, ma veri e propri commentari sia alla sua società, sia ai suoi costumi.

Il maestro, essendo morto nel 1516, non ha potuto vedere di persona i cambiamenti che la sua epoca ha messo in moto. Chi si avventurerà per le vie di Grand Trad, la capitale del regno di Euchronia, invece, dopo aver abbattuto i primi due "Umani" creati da Atlus, potrà iniziare un viaggio che, giocando bene le proprie carte, potrebbe culminare in un mondo un po' più giusto per i suoi abitanti.