Metroid Dread arriverà su Nintendo Switch l'8 ottobre 2021 in contemporanea con l'uscita di Switch OLED: si tratta della pubblicazione Nintendo più prestigiosa del periodo natalizio, se non della più importante in generale. Il gioco è sviluppato dal team spagnolo MercurySteam, in collaborazione coi membri di EPD 7 (team interno Nintendo) maggiormente legati alla serie: Sakamoto è il produttore, Hosokawa il direttore del gioco. Si tratta a tutti gli effetti di una creatura ispanico nipponica.
In attesa di mettere le mani sul gioco che concluderà la storia - o meglio, stando agli sviluppatori, che concluderà questo particolare ciclo narrativo - di della cacciatrice di taglie, ricordiamo assieme alcuni storici nemici di Samus Aran e il suo particolarmente legame con alcuni di loro.
Nella nostra lista, assecondando le rivendicazioni Nintendo (nonché, ovviamente, una realtà concreta) citeremo solo parzialmente Metroid Prime e Metroid: Other M, considerati entrambi una sorta di spin-off (in termini di trama) rispetto alla saga "principale" creata da R&D1. Al contrario, quando necessario citeremo il manga prequel della serie, che è ritenuto canonico.
Metroid
Non possiamo che iniziare il nostro elenco dal nemico simbolo della saga. Super Mario prende il nome dal protagonista, The Legend of Zelda dalla principessa di Hyrule, Metroid... be', dal nemico più caratteristico. Non sono poi molti, in effetti, i giochi denominati in relazione a un antagonista: ancora meno quelli che prendono il titolo non da una singola entità, ma dalla razza stessa di un nemico. Metroid, come saprete, deriva dalla fusione tra "metro" e "android", ma la storia della parola in questo contesto ci interessa poco, visto che è un atto creativo esterno alla trama in sé e per sé.
Molto più interessante della parola macedonia tra "metro" e "android" è il significato di "metroid" nella lingua dei Chozo, l'antica civiltà che ha accolto e cresciuto Samus Aran (e ne ha forgiato la Power Suit): "il guerriero definitivo". Sebbene non fosse noto inizialmente, è stato successivamente rivelato che i metroid sono nati in laboratorio, elaborati proprio dai Chozo: un'arma per sconfiggere un nemico ancora più pericoloso (o almeno, ritenuto da loro più pericoloso), il Parassita X.
I metroid fluttuano in aria, assomigliano a delle meduse che non necessitano dell'acqua per muoversi; hanno dei denti/tenaglie vampireschi, coi quali si avvinghiano alla preda e ne risucchiano l'energia vitale. Sono estremamente forti, e hanno nel ghiaccio il loro punto debole.
Il loro pianeta di origine è SR388, e i Pirati Spaziali hanno provato ad appropriarsene per utilizzarli come un'arma biologica di sterminio di massa. I metroid come specie si sono estinti alla fine di Super Metroid, l'episodio per Super Nintendo (il terzo della saga): quelli apparsi successivamente sono clonati in laboratorio, a partire dal DNA dell'ultimo esemplare in vita. Già, quel famoso esemplare.
"The Baby", il piccolo Metroid trovato alla fine di Metroid II: Return of Samus - e alla fine del suo remake, Metroid: Samus Returns, opera proprio di MercurySteam - è colui che incrina le certezze di Samus Aran, risvegliandole un sentimento di pietà e, in parte, degli istinti materni. Questo perché, appena il piccolo metroid esce dall'uovo, Samus è l'unica entità vivente nelle vicinanze: lui la vede, e la percepisce come madre. La cacciatrice di taglie nota che è innocuo, e si rifiuta di ucciderlo. Lo porta via con sé, per farlo analizzare in laboratorio.
All'inizio di Super Metroid, il piccolo metroid vede rapito da Ridley - di cui parleremo più tardi - e portato sul pianeta Zebes. Qui, dopo diverso tempo, Samus lo incontra di nuovo: all'inizio non si riconoscono, lui è diventato gigantesco, e sta per ucciderla... finché, prima di risucchiarle l'ultima energia vitale, intravede nelle cacciatrice colei che aveva identificato come madre. Se ne va, lasciandola in vita.
Durante lo scontro finale con Cervello Madre, il metroid arriva in soccorso della sua matrigna, curandola e aiutandola nella lotta. Nonostante gli sforzi, il metroid soccombe; Samus, ancora scioccata dall'accaduto e riconoscente più che mai nei confronti della creatura, ne assorbe addirittura i poteri (a loro volta estrapolati da Cervello Madre, perché i metroid trasferiscono anche le informazioni durante l'assorbimento). Samus, grazie all'Hyper Beam appena acquisito, sconfigge il terribile nemico. L'ultimo metroid, "quel metroid", muore qui.
Nei giochi successivi il suo DNA viene riutilizzato per riesumare la specie, oltre che per estrapolare alcune caratteristiche chiave dei metroid. In Metroid: Other M la figura del "bambino" è addirittura alla base della storia, non tanto come personaggio, bensì a livello emotivo. Samus Aran ricorda spesso la sua nascita e la sua morte, potremmo dire che ne è addirittura traumatizzata. Ma, come detto inizialmente, non è propriamente canonico rispetto a quello che vedremo in Metroid Dread. Gioco in cui, lo ricordiamo, i metroid sono - dovrebbero essere - estinti.
Kraid
Non possiamo certo dire che Kraid abbia generato in Samus Aran delle sensazione simili a quelle del baby metroid; tuttavia, è uno dei nemici più iconici della saga. Nel primo episodio per NES (che quest'anno celebra trentacinque anni) era necessario ucciderlo per poter concludere l'avventura. Nella sua prima apparizione, Kraid era piuttosto diverso da quella che sarebbe divenuta la sua forma tradizionale: era più basso e più tozzo. Nel remake per Game Boy Advance, Metroid: Zero Mission, lo scontro sarebbe stato totalmente rivisto, così da far somigliare maggiormente Kraid a quello ammirato in Super Metroid.
Proprio parlando di Super Metroid, è lì che Kraid trova pieno compimento: sia a livello di meccaniche, sia come aspetto. Si tratta di un boss immenso, gigantesco, al punto da occupare "due schermate": per abbatterlo è necessario, tra un salto da una piattaforma all'altra, sparargli alla bocca. In quel gioco, una volta sconfitto Kraid, si ottiene la Varia Suit: una versione potenziata dell'armatura, che protegge maggiormente dai danni e dal calore.
Kraid è un Pirata Spaziale, di alto rango, che abita - pur non essendone originario - il pianeta Zebes. Ha tre occhi e dei corni che lancia a ripetizione, sembra un rettile enorme, un incrocio tra Jabba the Hutt e un tirannosauro. La sua pelle è molto resistente, al punto che per danneggiarlo è necessario colpirlo in bocca. Il nemico è talmente iconico da comparire, come elemento danneggiante dello stage, anche in Super Smash Bros.
A livello narrativo, probabilmente la sfumatura più interessante di Kraid - che non parla - è l'assoggettamento dell'area circostante. In Metroid, la zona vicina al mostro è definita "Kraid's Lair". In Super Metroid, avvicinandosi alla sua dimora, l'area si colma di pericolosi corni, simili a quelli che Kraid porta in testa. Lo scontro è preceduto dal ritrovamento del cadavere di un soldato, presumibilmente morto da diverso tempo, essendo già divenuto un pasto per delle larve.
SA-X
Abbiamo scritto prima che la civiltà Chozo creò i metroid per proteggersi da una minaccia ancora più grande, il Parassita X. Parassita che Samus Aran incontra casualmente durante una missione secondaria su SR388, e da cui viene irrimediabilmente infettata. Solamente grazie a un antidoto, prelevato dal DNA di un metroid, la cacciatrice di taglie viene salvata.
Tuttavia, quel contatto dona al Parassita la possibilità di potenziarsi, di ottenere informazioni e crescere: abbandonando Samus Aran, riesce a replicarne perfettamente forma e poteri (ad esclusione degli occhi, che rimangono privi di pupille). In sostanza, diventa una macchina da guerra potenzialmente inarrestabile.
Tutto ciò avviene durante Metroid Fusion, gioco in cui Samus, orfana di molti poteri, è costantemente braccata dalla sua clone SA-X (sigla che dovrebbe stare per "Samus Aran X"). Non è un'entità "cattiva", ma il suo obbiettivo è quello di sopravvivere e prosperare, e lo persegue danneggiando (e nutrendosi) di ciò che di vivente le sta attorno. Attività in cui è estremamente abile, visto che può riprodursi in modo asessuato. Durante una battaglia, il Parassita abbandona la forma di SA-X, per diventare un orrendo mostro informe.
Anche stavolta il finale del gioco regala una sorpresa. Durante lo scontro con un Omega Metroid, SA-X accorre in aiuto di Samus, probabilmente vedendola come una minore minaccia di sopravvivenza; SA-X viene sconfitta, torna alla sua forma base di parassita, e in queste sembianze permette a Samus di essere assorbita. Con la nuova tuta, e i nuovi poteri, la cacciatrice riesce a sconfiggere l'Omega Metroid.
Tutti gli altri Parassiti dovrebbero essere andati distrutti alla fine di Metroid Fusion, nell'impatto tra la Stazione Spaziale e il pianeta SR388. Ciò che resta di loro, qualunque cosa sia, è all'interno della tuta di Samus. Ne sapremo di più su Metroid Dread.
Ridley
Ridley prende il nome da Ridley Scott, regista di Alien, gioco che ha fornito le coordinate guida nella creazione stessa di Metroid: non è esagerato definirlo la versione Nintendo del classico di fantascienza, da un certo punto di vista. Ridley è il nemico maggiormente stimato da molti appassionati della serie, e sicuramente il preferito dai fan, che ne hanno insistentemente richiesto la presenza in Super Smash Bros. - come personaggio giocabile - fin quando non sono stati (stranamente) accontentati da Sakurai.
Ridley è un drago con tratti antropomorfi (il busto, in particolare), dal collo lungo, con un muso simile a quello di uno pterodattilo, dotato di denti acuminati. Ha ali da pipistrello, ed è una creatura ben più grande di Samus Aran: il suo colore è tendenzialmente violaceo, dalla brillantezza più o meno accentuata in base allo stile grafico del titolo.
È apparso fin dal primo Metroid, dove - assieme a Kraid - andava ucciso obbligatoriamente per poter accedere alla fase finale dell'avventura. In Metroid II è stato inserito solamente nel remake per Nintendo 3DS, dove appariva alla fine della storia, con delle modifiche strutturali ereditate dalle sue apparizioni in Metroid Prime (comunque eliminate, durante lo scontro, dal baby metroid). in Super Metroid il suo ruolo è assolutamente centrale. È lui, durante l'incipit, a rapire il piccolo metroid: Samus lo insegue, lo rincorre, e lo scontro durante il gioco è uno dei più memorabili della serie. In questa circostanza, Ridley muore definitivamente. Un suo clone è apparso in Metroid Fusion, corrotto dal Parassita X.
Si tratta di un essere senziente, nonostante nel videogame non parli. Parla eccome, al contrario, nel manga canonico della serie: è proprio qui che viene raccontata la ragione per cui il suo legame con Samus Aran è estremamente personale. È stato proprio Ridley infatti, alla guida dei Pirati Spaziali, ad attaccare il pianeta natio della bambina: è stato lui a uccidere i genitori di Samus, e ha addirittura divorato il cuore della madre. Sì, un nemico ha divorato il cuore di un protagonista di un gioco Nintendo. Scatenandone la sete di vendetta, ovviamente.
Cervello Madre
E arriviamo al nemico per eccellenza di Metroid: Cervello Madre, meglio conosciuto, lasciatecelo scrivere almeno una volta, come Mother Brain. Si tratta di un gigantesco cervello, con delle protesi cibernetiche e robotiche, in grado di controllare alcune funzioni dell'intero pianeta Zebes. È il capo dei Pirati Spaziali (secondo alcuni il ruolo sarebbe condiviso da Ridley, che però ha un'attività diversa, più attiva e pratica), e vive all'interno di una capsula protettiva trasparente.
Cervello Madre è il boss finale del primo Metroid, e anche di Super Metroid. In quest'ultimo assume una mostruosa forma robotica umanoide, e come dimensioni è seconda solamente a Kraid. A differenza di altri nemici, quando viene distrutta non rinasce sotto forma di clone: la sua storia, al momento, si è conclusa assieme a quella del pianeta Zebes.
Dal manga siamo venuti a sapere maggiori dettagli su Cervello Madre: era un'avanzata Intelligenza Artificiale creata dalla civiltà Chozo (che in quanto a invenzioni finite male ha un buon curriculum, in effetti). Cervello Madre ha vegliato su Samus durante la sua infanzia, durante il suo addestramento presso i Chozo. Una volta incontrati i Pirati Spaziali, tuttavia, ha deciso di cambiare fazione, tradendo la civiltà che l'ha originata. Pare sia stata lei, per prima, ad avere l'idea di utilizzare i metroid come arma di distruzione di massa.
Un'ultima curiosità: Mother Brain era apparsa come principale nemico anche nel cartone animato Captain N: The Game Master ("Un videogioco per Kevin" in italiano), dove esibiva anche un volto da vecchia megera. In Metroid: Other M appare in un filmato, in veste poligonale, quando Samus ricorda lo scontro alla fine di Super Metroid. La rivedremo su Metroid Dread?