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MotoGP 18, la prima semifinale!

Milestone ha scelto di puntare sugli esports, trasmettendo quest'anno anche le due semifinali prima della gran finale dedicata a MotoGP. Siamo stati alla prima.

SPECIALE di Aligi Comandini   —   09/09/2018
MotoGP 18
MotoGP 18
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L'anno scorso le finali esports di MotoGP 17 ci hanno davvero sorpreso. Credevamo sarebbe stato uno spettacolo avvincente, certo, ma non così adrenalinico da poter essere equiparato a una gara reale, e invece ci siamo trovati davanti a dei ragazzi agguerritissimi e straordinariamente abili, in grado di combattere per la vittoria fino all'ultimo decimo di secondo. Molti di loro li abbiamo, prevedibilmente, trovati in pista anche quest'anno - durante la prima semifinale del torneo tenutasi nei paddock dello storico circuito di Misano - ma con un gioco completamente rinnovato a causa dell'Unreal Engine. E non sottovalutate questo cambiamento, perché ha sparigliato le carte in tavola al punto da tagliar momentaneamente fuori dai giochi il campione in carica: Trastevere_73 (ovvero Lorenzo Daretti). Oggi siamo qui per raccontarvi nel dettaglio come è andata, e preparatevi, perché se i prossimi scontri dovessero raggiungere livelli simili... beh, ci aspetta una competizione persino più folle del previsto.

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Il problema dei contatti, e la prima qualifica

Prima della gara abbiamo avuto modo di chiacchierare con quasi tutti i piloti italiani (li avremmo volentieri intervistati in toto, ma ci sono mancati i minuti per farlo). Tra le tante domande di rito, però, una ha avuto una risposta inattesa, legata proprio alle differenze dal gioco precedente Ivan Avella, AndrewZh (Andrea Saveri, tra i nuovi competitor più abili in assoluto) e persino Trastevere in persona, infatti, ci hanno precisato come MotoGP 18 rappresenti una sensibile evoluzione rispetto al predecessore per quanto riguarda responsività della moto e controllo, ma questo abbia anche portato l'esperienza a divenire più realistica, rendendo i contatti infinitamente più pericolosi. Per evitare quindi di "andare giù" in gara, durante le prove libere della sera precedente tutti i piloti hanno tentato di mettere in piedi delle strategie più o meno sicure per evitare incidenti. Alla fine sono arrivati ad una sola soluzione: pregare.

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Una strategia difensiva, dopotutto, paga ben poco in una gara di dieci giri dove la bagarre è costante. L'unica soluzione era quindi arrivare in testa durante le qualifiche, e ottenere da subito un certo distacco per evitare incidenti. Un piano che è parso perfetto fino all'inizio della semifinale vera e propria, perché sia Trastevere che Andrew sono riusciti ad ottenere le prime posizioni. Solo che poi è partita la gara principale ed è iniziato il delirio vero. Ad approfittare della partenza è difatti stato lo spagnolo Cristianmm17, già secondo classificato dell'anno scorso con il nome di Mandzukic e quindi tra gli avversari più temibili per la squadra nostrana. Ottenuta la prima posizione, Cristian Montenegro Sanchez non l'ha più mollata, mentre Trastevere è rovinosamente caduto all'inizio del giro di partenza. Un disastro, che nonostante i giri più veloci in assoluto non ha permesso a Lorenzo di risalire fino alla sesta posizione necessaria per qualificarsi (Trastevere ha girato a tratti davvero come un fulmine, guadagnando quasi 2 decimi a settore, ma la paura di cadere di nuovo e i continui sorpassi nelle retrovie gli hanno reso ugualmente impossibile tornare tra le prime posizioni). La sua assenza ha però perlomeno in minima parte favorito gli altri due italiani più veloci: Luigi48GP (Luigi Attruia, anche lui finalista dell'anno scorso), e AndrewZh appunto, poi qualificatisi alla grandissima.

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In chiusura, Ivan, IOTIFOROSSI (Davide La Morgia, che dovrebbe aver avuto un contatto con Trastevere all'inizio, ma non è chiaro) e il campione sono rimasti fuori, tre spagnoli si sono qualificati - Cristian, Eleghost555 (che ha rischiato con una pazza manovra finale di mandare all'aria tutto) e Aadrian26 (fratello del campione spagnolo) - mentre il tedesco TimothyMcGarden61 è rimasto solo a rappresentare le altre nazioni. Un risultato comunque buono per il tricolore, ma ben lontano dalla perfezione. È finita quindi per Lorenzo, Ivan e Davide? No in realtà. C'è una seconda semifinale a Madrid, come abbiamo detto, e vista la loro velocità dovrebbe risultare tutt'altro che impossibile per loro qualificarsi un'altra volta e ottenere una chance aggiuntiva per la finalissima di Valencia. Noi non possiamo che fare il tifo per questi ragazzi, e per i due giovani campioni che già si sono guadagnati un posto in finale.